Pensioni, quota 100 non ha contribuito a creare più occupazione: a chiarirlo è stata la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro. Ecco le ultime novità.
La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, dopo un’attenta analisi ha reso noto che quota 100 non ha contribuito a favorire l’occupazione.
La misura introdotta con il DL 4/2019 non sta favorendo il turnover generazionale come era stato promesso dal Governo giallo-verde, ormai caduto dopo le vicende degli ultimi giorni.
Infatti, secondo lo studio pubblicato dalla Fondazione Nazionale dei Consulenti del Lavoro sul fronte del ricambio generazionale solo un giovane under 30 ogni tre pensionati in quota 100 entrerà stabilmente nel mondo del lavoro.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono state le parole del Sottosegretario al Lavoro Durigon, riguardo a quota 100 e quali invece la tesi sostenuta dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro.
Riforma delle pensioni e quota 100: la misura introdotta dal Governo non ha incrementato l’occupazione
L’ormai ex Sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, continua ad affermare che quota 100 insieme all’Opzione donna e all’Ape sociale sta favorendo ed incrementando l’occupazione nel nostro Paese.
Durigon ha chiarito che l’occupazione da aprile a giugno 2019 ha registrato una crescita consistente rispetto ai tre mesi precedenti (+0,5%, pari a +124 mila unità).
Inoltre, sempre a giugno, il tasso di disoccupazione, rincara Durigon, è sceso finalmente a 9,7%.
Non è però d’accordo con le parole di Durigon, la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro che ha effettuato uno studio che ha reso noto che nel suo complesso, l’operazione è in perdita, perché dove c’erano tre occupati ora ce ne è uno solo, anche se giovane.
Quota 100, quindi non sembra aver raggiunto gli obiettivi che il Governo giallo-verde, ormai in crisi, si era prefissato per superare la Legge Fornero e riformare il sistema previdenziale.
Riforma delle pensioni e quota 100: le richieste dei sindacati
I sindacati sono nuovamente tornati a parlare di riforma delle pensioni, sostenendo che il Governo deve cercare di trovare velocemente una soluzione a questa crisi per cercare di mettere in atto una vera riforma del sistema previdenziale.
Nino Baseotto, esponente della Cgil, ha dichiarato che: “la Cgil sa perfettamente che la situazione è complicata per questo è necessario determinare una svolta, un’inversione di tendenza per salvare il lavoro e il potenziale produttivo di questo Paese.”
Anche il Consigliere economico del Presidente del Consiglio, Marco Leonardi, ha espresso la sua opinione su quota 100 affermando che tale misura riguarda pochi soggetti e soprattutto quelli che una pensione buona già ce l’avevano.
Vedremo dunque nelle prossime ore quali saranno le prossime mosse in materia di riforma previdenziale.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensioni: quota 100 non favorisce l’occupazione