Pensioni professionisti, novità cumulo gratuito contributi: sono ancora soltanto 50 gli assegni erogati, nonostante l'intesa tra INPS e Casse. Cumulo interno alle gestioni INPS più semplice e veloce.
Pensioni, cumulo dei contributi: quali novità dopo l’intesa INPS-Casse?
Il numero di domande di cumulo gratuito dei contributi supera le previsioni: per le pensioni di professionisti e non, a maggio 2018 sono state presentate poco meno di 17.000 domande di accesso ma, nonostante l’intesa raggiunta con le Casse professionali, restano ancora molti problemi e criticità da risolvere.
La novità è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2017 per consentire di unire a costo zero i contributi versati in diverse gestioni previdenziali ai fini dell’accesso sia alla pensione di vecchiaia che a quella anticipata.
Le maggiori criticità, ad oggi, riguardano i professionisti che, ad ormai più di un anno dall’introduzione del cumulo gratuito dei contributi, ancora sono in attesa di ottenere la pensione: secondo gli ultimi dati, di oltre 9 mila domande presentate sono soltanto 50 i lavoratori ai quali è stato liquidato l’assegno.
Cumulo dei contributi che viaggia a due diverse velocità per i professionisti, che nel corso della carriera lavorativa vantano contributi versati nella Cassa di riferimento e all’INPS e lavoratori che, invece, intendono beneficiare soltanto del cumulo interno per contributi versati in diverse gestioni dell’Istituto.
Pensioni, cumulo gratuito dei contributi per i professionisti: assegni in stallo
Non basta l’accordo raggiunto tra INPS e Casse professionali per risolvere i problemi che, da ormai quasi due anni, stanno rallentando il cumulo gratuito per i professionisti ai fini dell’accesso alla pensione.
Sebbene siano stati firmati 10 accordi con altrettante Casse di previdenza dei professionisti, la misura stenta a decollare e, fino ad oggi, secondo i dati riportati dal Sole24Ore, sono soltanto 50 i professionisti ai quali è stata riconosciuta la pensione.
In più, è ancora attesa sull’accordo tra INPS e altre sette Casse di previdenza, tra le quali l’Enpacl dei consulenti del lavoro e la Cnapdc dei commercialisti.
I ritardi e le difficoltà riscontrate sono i motivi per i quali il comitato “Cumulo e pensioni” ha indetto una manifestazione di denuncia al Parlamento: sono molti i professionisti che, ancor prima dell’iscrizione all’Albo di categoria hanno lavorato e versato i contributi all’INPS.
Senza il cumulo, per la ricongiunzione di periodi assicurativi versati in diverse casse previdenziali, sarebbe stato necessario pagare. La novità introdotta dal 1° gennaio 2018 per l’accesso sia alla pensione di vecchiaia che a quella anticipata rappresenta quindi un passo di civiltà ed equità sociale anche per chi nella sua vita vanta carriere discontinue.
Doppia verifica per il cumulo dei contributi a costo zero
Al netto delle considerazioni positive sulla possibilità del cumulo dei contributi per l’accesso alla pensione, restano i nodi da sciogliere tra INPS e Adepp: da chi tra gli Enti è tenuto a pagare il costo di gestione delle pratiche (è stato, per il momento, raggiunto un accordo provvisorio di 90 giorni per sbloccare le domande inviate), fino ai ritardi e alle difficoltà per le Casse previdenziali nell’accedere alla piattaforma predisposta dall’INPS.
C’è da dire che la gestione delle domande di cumulo dei contributi è tutt’altro che rapida per le Casse di previdenza e l’INPS. La procedura prevede che la domanda sia inviata all’ultimo Ente presso il quale sono stati versati i contributi (nel caso dei professionisti è quasi sempre la Cassa di categoria).
Dopo le necessarie verifiche, la domanda viene inviata dalla Cassa all’INPS (o viceversa) per ricostruire la storia contributiva del soggetto e, soltanto successivamente, ciascun Ente liquiderà la pensione sula base dei requisiti del richiedente.
Cumulo gratuito dei contributi INPS: boom di domande
Situazione diversa e meno critica per i lavoratori con contributi versati in diverse gestioni dell’INPS, con quasi 17.000 domande presentate dallo scorso anno ad oggi, numeri che superano le stime della Legge di Bilancio 2017.
Il cumulo dei contributi INPS potrà essere esercitato sia per l’accesso alla pensione di vecchiaia che a quella anticipata e si avrà diritto all’assegno a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è stata presentata domanda.
Il calcolo dell’assegno verrà effettuato pro rata, sulla base delle regole previste da ciascuna delle gestioni in cui sono stati versati i contributi.
Regole diverse e più favorevoli rispetto al precedente meccanismo della totalizzazione, ragion per cui è verosimile ipotizzare che la misura avrà un notevole successo: secondo le stime della Legge di Bilancio 2017 in dieci anni ci saranno circa 100 mila pensionamenti con cumulo dei contributi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensioni, cumulo gratuito dei contributi: boom di domande, professionisti in attesa