Modello Isee, i CAF minacciano il blocco del servizio a partire dal mese di ottobre 2017. Senza ulteriori fondi statali e a pagarne le conseguenze saranno i cittadini che dovranno presentare domanda di reddito di inclusione.
Modello Isee a rischio, a partire da ottobre 2017 non sarà più possibile richiederlo al CAF. Senza ulteriori fondi i problemi maggiori interesseranno i cittadini e in primo luogo coloro che vorranno presentare domanda di reddito di inclusione.
L’annuncio arriva dalla Consulta dei CAF, che ormai da tempo lamenta come le risorse stanziate dal Governo e dall’Inps siano insufficienti a garantire il servizio di consulenza gratuita a chi deve presentare il modello Isee.
Il blocco del servizio Isee presso i CAF potrebbe avvenire già dal mese di ottobre 2017, quando si raggiungeranno le 5,1 milioni di DSU trasmesse all’Inps e dopo le quali i Centri di Assistenza Fiscale hanno intenzione di comunicare la risoluzione della convenzione con l’Inps.
Senza l’assistenza gratuita dei CAF richiedere il modello Isee sarà molto più complicato: lo si può fare già da ora in modalità totalmente gratuita online o, in alternativa, sarà necessario rivolgersi ad un professionista.
Certo è che il tira e molla tra CAF e Inps rischia di danneggiare i contribuenti che, per beneficiare delle agevolazioni sociali, sono tenuti a presentare il modello Isee, dichiarazione obbligatoria anche per accedere al REI, il reddito di inclusione per il quale si potrà presentare domanda a partire dal 1° gennaio 2018.
Isee, CAF: blocco del servizio da ottobre. Domande REI a rischio
I CAF potrebbero presto non offrire più assistenza gratuita ai cittadini che richiederanno il modello Isee 2017: un problema che va avanti da maggio, dovuto alle poche risorse messe a disposizione dal Governo per la stipula della convenzione con l’Inps.
Si tratta di 82 milioni di euro che l’Inps ha stanziato per la copertura del servizio Isee ma che, stando a quanto denunciato dalla Consulta dei CAF, sarebbe del tutto insufficiente a coprire le richieste di DSU necessarie ai cittadini per l’accesso a molte delle prestazioni sociali agevolate.
Agevolazioni scolastiche, contributi per il sostegno alla prima infanzia e per la famiglia: a partire da ottobre 2017 l’impossibilità di richiedere l’Isee al CAF metterebbe a rischio tutta una serie di domande di contributi statali erogati in base al reddito.
Il blocco del servizio di assistenza e consulenza nella compilazione della DSU ai fini Isee 2017 avverrà con il superamento delle 5,1 milioni di dichiarazioni trasmesse all’Inps, ovvero dopo che sarà superata la soglia di Isee coperti dai fondi stanziati dall’Inps. I CAF incroceranno le braccia e cancelleranno la convenzione con l’Istituto.
La Consulta dei CAF, per evitare i numerosi rischi e problemi che potrebbe comportare la sospensione del servizio Isee per i cittadini, ha richiesto un incontro al Ministro del Lavoro Poletti.
A rischio le numerose agevolazioni e prestazioni sociali che dovranno esser richieste a partire dal gennaio 2018, tra cui appunto il reddito di inclusione, REI.
Reddito di inclusione, domande a rischio caos senza servizio Isee al CAF
I primi effetti negativi dello stop alla convenzione CAF e Inps per la compilazione della DSU necessaria ai fini Isee verrebbero a concretizzarsi nel mese di dicembre, quando in molti si affretteranno per presentare domanda di reddito di inclusione.
Le richieste di REI, per le quali è richiesta la presentazione di modello Isee non superiore ai 6.000 euro all’anno, potrebbero essere le prime a essere intaccate dalla protesta dei CAF, che senza un rialzo dei compensi non hanno intenzione di garantire la prosecuzione del servizio.
Se il rischio denunciato dalla Consulta dei CAF dovesse concretizzarsi, il blocco del servizio Isee partirà da ottobre; non solo. Un gesto di questo genere che rischia di paralizzare molte delle domande di accesso alle prestazioni sociali agevolate, potrebbe portare all’approvazione della riforma Isee proposta da Poletti.
La compilazione della DSU potrebbe essere affidata direttamente all’Inps: una novità che da un lato, come riportato dal Fatto Quotidiano, consentirebbe allo Stato di risparmiare circa 12 milioni di euro all’anno, ma che d’altro canto comporterebbe la necessità di nuove assunzioni all’Inps.
Per il momento, tuttavia, si tratta soltanto di ipotesi allo studio: l’unica certezza è che questa volta i CAF fanno sul serio e che senza ulteriori interventi da parte del Governo presto non sarà più possibile compilare la DSU necessaria ai fini Isee gratuitamente presso i Centri di Assistenza Fiscale.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Isee, CAF: blocco del servizio da ottobre. Domande REI a rischio