Macchinari innovativi, il decreto direttoriale del MISE stabilisce termini e modalità del nuovo bando: a disposizione 265 milioni di euro per investimenti in trasformazione tecnologica e digitale. Possono partecipare PMI delle Regioni del Sud: invio delle domande a partire dal 30 luglio 2020.
Macchinari innovativi, il Ministero dello Sviluppo economico pubblica il decreto del 23 giugno 2020, che stabilisce termini e le modalità di presentazione delle domande del nuovo bando.
L’obiettivo è quello di favorire gli investimenti di PMI e reti d’impresa nelle regioni del Sud: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
I fondi messi a disposizione ammontano a 265 milioni di euro, suddivisi in due diversi sportelli ciascuno dei quali avrà metà dell’importo complessivo.
Le domande relative al primo sportello saranno valutate e gestite da Invitalia e potranno essere compilate a partire dal 23 luglio 2020.
L’invio, invece, sarà possibile a partire dal 30 luglio.
Macchinari innovativi, il nuovo bando MISE per PMI e reti d’impresa del Sud
Il bando macchinari innovativi, i cui termini e le cui modalità di presentazione delle domande sono definite dal decreto direttoriale del 23 giugno 2020, mette a disposizione 265 milioni di euro, in favore delle PMI e delle reti d’impresa delle regioni del Sud.
I punteggi, le condizioni, le soglie minime di ammissibilità delle domande e le modalità di presentazione delle richieste di erogazione vengono dettagliate nel decreto direttoriale.
L’erogazione dei fondi è prevista in due sportelli, ciascuno con metà delle risorse e a distanza almeno di 6 mesi.
L’obiettivo del bando è sostenere la realizzazione di programmi di investimento per la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa o per favorire la transizione del settore manifatturiero verso l’economia circolare.
Le regioni interessate sono la Basilicata, la Calabria, la Campania, la Puglia e la Sicilia.
L’azione intende sostenere gli investimenti innovativi per aumentare il livello di efficienza e di flessibilità dell’impresa nello svolgimento dell’attività economica, attraverso l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature per realizzazione dei programmi di investimento, programmi informatici e licenze.
L’agevolazione si inserisce nel programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR.
Macchinari innovativi, il nuovo bando MISE per PMI e reti d’impresa del Sud: i destinatari
Possono presentare la domanda per il nuovo bando MISE le micro, piccole e medie imprese delle regioni indicate.
Le PMI devono rispettare i seguenti requisiti:
- essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- essere in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
- essere in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
- non avere effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
- non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- non trovarsi in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.
In base all’articolo 1, comma 821 della legge di Bilancio 2016, possono accedere alle agevolazioni anche i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell’elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico, secondo quanto previsto dalla legge 14 gennaio 2013, n. 4 (i soggetti devono essere in possesso dell’attestazione rilasciata in ottemperanza alla medesima legge).
I soggetti che realizzano programmi di investimento con obiettivi di sviluppo comune possono costituire un contratto di rete: sono previsti fino ad un massimo di sei componenti.
Macchinari innovativi, il nuovo bando MISE per PMI e reti d’impresa del Sud: le attività connesse e i finanziamenti
Le attività ammesse all’agevolazione devono rispondere a determinati requisiti.
Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ai seguenti settori:
- siderurgia;
- estrazione del carbone;
- costruzione navale;
- fabbricazione delle fibre sintetiche;
- trasporti e relative infrastrutture;
- produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.
Sono, inoltre, ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 3 del decreto ministeriale 30 ottobre 2019.
I progetti devono rispondere ai seguenti requisiti:
- prevedere spese non inferiori a 400.000 euro e non superiori a 3.000.000 euro. Nel caso di programmi presentati da reti d’impresa, la soglia minima può essere raggiunta sommando le spese connesse ai singoli programmi di investimento proposti dai soggetti aderenti alla rete: ciascun programma deve prevedere comunque spese ammissibili non inferiori a euro 200.000,00;
- essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni meno sviluppate;
- prevedere l’acquisizione di tecnologie abilitanti per la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa o soluzioni tecnologiche per rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare.
Il programma finanzia beni che devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali e immateriali, definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardano macchinari, impianti e attrezzature per la realizzazione dei programmi di investimento, programmi informatici e licenze.
Le spese ammissibili devono rispondere alle seguenti condizioni:
- essere relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi;
- essere riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati che figurano nell’attivo patrimoniale dell’impresa e mantenere la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni;
- essere riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
- essere pagate esclusivamente per consentire la piena tracciabilità delle operazioni;
- essere conformi alla normativa comunitaria sull’ammissibilità delle spese nell’ambito dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali programmazione 2014-2020;
- essere ultimate non oltre il termine di 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere, su richiesta motivata dell’impresa beneficiaria, una proroga del termine di ultimazione non superiore a 6 mesi.
Macchinari innovativi, il nuovo bando MISE per PMI e reti d’impresa del Sud: termini e modalità di presentazione della domanda
Le domande possono essere presentate esclusivamente in modalità telematica. Per accedere alla procedura informatica, è necessaria una casella PEC attiva, la Carta nazionale dei servizi e il PIN rilasciato con la stessa Carta.
Le fasi per presentare la domanda sono le seguenti:
- compilazione della domanda, a partire dalle ore 10.00 del 23 luglio 2020;
- invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 30 luglio 2020.
L’ordine di ammissione alla fase istruttoria è quello cronologico giornaliero ed ogni soggetto può presentare un’unica domanda.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Macchinari innovativi, il nuovo bando MISE per PMI e reti di impresa del Sud