Il Modello ISEE, fondamentale per richiedere le agevolazioni, è sempre più richiesto. Massimi storici nel monitoraggio pubblicato l'11 febbraio dal Ministero del Lavoro, ma la conferma arriva anche dai primi dati INPS del 2022. Nel corso del 2020 il 28 per cento delle famiglie ha presentato una DSU.
Il Modello ISEE, Indicatore della Situazione Economica Equivalente, rappresenta un passepartout per accedere a una serie di agevolazioni concesse o calcolate in base alla situazione economica delle famiglie. Secondo i dati di monitoraggio presentati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le richieste negli ultimi anni sono cresciute in maniera vertiginosa.
La conferma di un ampio utilizzo arriva anche dai primi dati INPS 2022 che registrano un forte aumento rispetto al 2021.
Modello ISEE, chiave d’accesso alle agevolazioni sempre più richiesta: la conferma anche nei dati 2022
Nel 2020 il 28 per cento delle famiglie italiane ha richiesto il modello ISEE: 7,5 milioni di nuclei familiari.
“Si tratta dei massimi storici osservati dall’introduzione dell’ISEE, raggiunti grazie alla significativa crescita registrata negli ultimi due anni (più 20 per cento in ciascun anno)”.
Si legge nella notizia pubblicata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali l’11 febbraio sui dati del Rapporto di monitoraggio ISEE relativo all’anno 2020.
Le cifre sono frutto dei tempi e delle necessità di accedere a misure di sostegno e agevolazioni:
- la prima spinta importante all’utilizzo del modello ISEE è arrivata nel 2019 con l’introduzione del Reddito di Cittadinanza;
- la seconda, determinante e che fa sentire ancora i suoi effetti, è rappresentata dalla pandemia e dalle misure emergenziali messe in campo per fronte ai suoi effetti.
E infatti nel 2020 risulta in aumento anche il numero delle famiglie che richiedono un ISEE corrente, che si basa su dati aggiornati e scatta una fotografia più recente.
La necessità di ottenerlo è nata proprio dal fatto che l’emergenza sanitaria ha avuto un forte impatto sulle condizioni lavorative.
Modello ISEE, chiave d’accesso alle agevolazioni sempre più richiesta: la conferma anche nei dati 2022
Lo studio del Ministero del Lavoro si ferma al 2020 ma con molta probabilità il 2021 e il 2022 non saranno da meno.
Per quanto riguarda l’anno appena cominciato, l’INPS ha già segnalato una crescita delle DSU presentate pari quasi al doppio rispetto allo stesso periodo del 2021: al 23 gennaio 2022 risultano inviate già 2.642.895 dichiarazioni sostitutive uniche.
Non stupisce che anche quest’anno si registri una crescita delle domande, dal momento che nel 2022 debutta l’assegno unico, il cui importo viene graduato in base all’ISEE familiare.
Se non viene presentato, infatti, si ottiene il valore minimo previsto dalla normativa, 50 euro.
Nel corso del primo anno di emergenza Covid, oggetto del monitoraggio del Ministero del Lavoro, è il Nord che fa balzare in alto il numero delle famiglie che richiedono un modello ISEE: i tassi di crescita superano il 25 per cento.
Ma le maggiori fragilità e necessità di accesso alle agevolazioni continuano a registrarsi nelle famiglie del Sud, dove il 65 per cento dei nuclei familiari che ottengono un ISEE resta sotto la soglia dei 10.000 euro. Al cento la soglia è ancora più bassa, arriva a 9.500 euro, ma riguarda un numero più ristretto di famiglie, il 50 per cento. In entrambi i casi si tratta di numeri significativi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Modello ISEE, chiave d’accesso alle agevolazioni sempre più richiesta: la conferma anche nei dati 2022