Dalla riforma fiscale arrivano anche novità sul pagamento dell'imposto di registro e di bollo e sull'accesso alle banche dati del Catasto: con la circolare numero 2 del 2025, l'Agenzia delle Entrate fa una carrellata sul nuovo panorama normativo

Tra gli obiettivi fissati dalla legge delega per la riforma fiscale rientra il progetto di razionalizzazione della disciplina che regola l’imposta di registro e di bollo ma anche le imposte ipotecarie e catastali.
Le modifiche da apportare, ad esempio ai meccanismi di pagamento, sono contenute nel decreto legislativo n. 139 del 2024.
Con la circolare numero 2 del 2025, l’Agenzia delle Entrate passa a rassegna le diverse novità tracciando il quadro di regole rinnovato dai lavori di revisione del sistema tributario, anche alla luce degli interventi sul sistema sanzionatorio.
Il documento di circa 30 pagine rappresenta una bussola per orientarsi nel nuovo panorama ed è articolato come segue:
- 1. Principali novità in materia di imposta di registro;
- 2. Novità in tema di imposte ipotecaria e catastale;
- 3. Principali novità in materia di imposta di bollo e di imposta sostitutiva sulle operazioni relative ai finanziamenti a medio e lungo termine;
- 4. Modifiche in materia di tasse per i servizi ipotecari e catastali e relative ai tributi speciali;
- 5. Novità in materia di accesso telematico alle banche dati ipotecaria e catastale;
- 6. Novità in materia di aggiornamento delle intestazioni catastali;
- 7. Disposizioni finali e abrogazioni;
- 8. Modifiche al sistema sanzionatorio.
Le novità sull’imposta di registro nella circolare numero 2 delle Entrate
Le novità della riforma fiscale determinano un vero e proprio cambio di passo per l’imposta di registro: la revisione dell’articolo 41 del Dpr n. 131/1986 stabilisce, in linea generale, la necessità di procedere con l’autoliquidazione dell’imposta.
Mentre nella precedente formulazione la liquidazione veniva effettuata dall’Ufficio. Fanno eccezione gli atti giudiziari (articolo 37 del TUR) e gli atti per i quali è prevista la registrazione a debito (articolo 59 e seguenti sempre del TUR).
Se in seguito ai controlli emerge la necessità di versare un importo maggiore, l’Ufficio procede alla notifica di un avviso di liquidazione con l’invito a pagare la parte di tributo non versata, la sanzione del 25 per cento, gli interessi di mora.
Le novità riguardano anche i trasferimenti di azienda: “viene infatti ammessa espressamente, a determinate condizioni, la separata applicazione delle aliquote relative ai trasferimenti a titolo oneroso dei diversi tipi di beni che compongono l’azienda, al posto dell’aliquota unica”, si legge nel comunicato stampa diffuso dall’Agenzia delle Entrate.
Le novità della riforma fiscale sull’imposta di bollo: i chiarimenti delle Entrate
Anche sull’imposta di bollo con la riforma fiscale arrivano una serie di novità: prende vita la possibilità di correggere errori oppure omissioni con una dichiarazione integrativa. Stessa strada diventa percorribile anche per l’imposta sostitutiva sulle operazioni relative ai finanziamenti a medio e lungo termine.
Eventuali rettifiche potranno riguardare le dichiarazioni già presentate per le quali, al 1° gennaio 2025, non siano ancora scaduti i termini per l’attività accertativa.
Inoltre vengono introdotte semplificazioni sulle modalità di pagamento:
per gli atti da registrare in termine fisso, è possibile versare le somme dovute tramite modello F24 entro la scadenza per la registrazione anziché al momento della formazione dell’atto.
Via libera al contrassegno telematico per i documenti analogici presentati per la registrazione in originale all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate.
Arrivano novità dalla riforma fiscale anche per i servizi ipotecari e catastali
Sul fronte dei servizi ipotecari e catastali, si amplia il raggio di azione dell’utilizzo gratuito e viene meno la maggiorazione del 50 per cento per l’accesso in via diretta (“fuori convenzione”) ai servizi di consultazione telematica.
Nessun tributo o altro onere è dovuto, infine, per gli aggiornamenti delle intestazioni catastali in caso di decesso di persone titolari di usufrutto, uso o abitazione, che sono effettuati d’ufficio dall’Agenzia delle Entrate.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Dall’imposta di registro al bollo: l’Agenzia delle Entrate illustra le novità della riforma