I giornalisti liberi professionisti, che hanno svolto attività giornalistica in forma autonoma nell'anno in corso, devono versare i contributi minimi 2023 entro la scadenza del 31 luglio prossimo. L'importo ordinario è di 395,67 euro
L’INPGI ha reso noto gli importi relativi ai contributi minimi 2023 per i liberi professionisti. Dovranno versare le somme i giornalisti che abbiano svolto o abbiano in corso attività giornalistica in forma autonoma nel corso dell’anno.
Nella circolare numero 2 del 30 gennaio scorso sono riportate le somme da versare entro la scadenza del 31 luglio prossimo.
Il contributo minimo ordinario è di 395,67 euro, mentre quello ridotto per giornalisti con meno di 5 anni di anzianità professionale ammonta è 210,29 euro.
Per i giornalisti titolari di trattamento pensionistico diretto, infine, la somma da versare è di 268,63 euro.
Giornalisti INPGI: i contributi minimi 2023 per i liberi professionisti
Con la circolare numero 2 del 30 gennaio scorso l’INPGI ha reso noti gli importi per il versamento dei contributi minimi 2023.
Le somme dovranno essere corrisposte da coloro i quali abbiano svolto o abbiano in corso attività giornalistica in forma autonoma, nell’anno di riferimento.
Entro la scadenza del 31 luglio prossimo, i soggetti in questione dovranno provvedere ai versamenti delle somme riportate nella seguente tabella riassuntiva, dopo la variazione dell’indice di variazione dei prezzi al consumo da parte dell’ISTAT tra l’anno 2021 ed il 2022 (nella misura dell’8,1 per cento).
TIPO CONTRIBUTO | Contributo minimo ordinario | Contributo minimo ridotto (per i giornalisti con meno di 5 anni di anzianità professionale) | Contributo minimo ridotto (per i giornalisti titolari di trattamento pensionistico diretto) |
---|---|---|---|
Reddito minimo di riferimento | 2.317,30 euro | 1.158,65 euro | 2.317,30 euro |
Contributo Soggettivo (12 per cento) | 278,08 euro | 139,04 euro | 139,04 euro |
Contributo Integrativo (4 per cento) | 92,69 euro | 46,35 euro | 92,69 euro |
Contributo di maternità | 24,90 euro | 24,90 euro | 24,90 euro |
Totale contributo minimo 2023 | 395,67 euro | 210,29 euro | 268,63 euro |
Nella circolare si precisa che sono state confermate, anche per il 2023, le aliquote del 12 e del 14 per cento.
Le differenti aliquote dipendono dal reddito complessivo. Nel documento di prassi si legge, infatti, quanto di seguito riportato:
“Il contributo soggettivo a carico dei giornalisti che svolgono attività autonoma giornalistica (libero-professionale, come attività “occasionale”, come partecipazione in società semplici o in associazioni tra professionisti, mediante cessione di diritto d’autore) è confermato – per l’anno 2023 - nella misura del 12 per cento del reddito netto imponibile. Per le quote di reddito professionale netto eccedenti i 24.000 euro, il contributo soggettivo è elevato al 14 per cento”
Dovrà inoltre essere corrisposto un contributo integrativo del 4 per cento del reddito lordo. Tale contributo è quello che deve versare il committente, per il quale il giornalista ha diritto di rivalsa.
Giornalisti INPGI: quando versare i contributi volontari
Oltre ai contributi minimi potrà essere versata anche una quota di contribuzione volontaria, pari al contributo soggettivo maggiorato del contributo integrativo.
Il contributo è rivalutato annualmente sulla base dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e gli impiegati, calcolato dall’ISTAT.
Nel caso di titolari di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, l’importo del contributo volontario viene calcolato sommando le seguenti voci:
- l’importo medio dei contributi versati nell’anno precedente alla domanda;
- l’aliquota IVS di finanziamento vigente per i soggetti privi di tutela previdenziale, attualmente pari al 26 per cento.
La copertura assicurativa per l’intero anno si acquisisce se i versamenti sono, nel complesso, non inferiori al valore ottenuto applicando l’aliquota IVS al minimale di reddito pari a 17.504,00 euro.
Per il 2023, per i parasubordinati (co.co.co.) gli importi minimi dovuti sono pari a 379,25 euro mensili.
I liberi professionisti, lavoratori con partita IVA, a ritenuta d’acconto o a cessione di diritti (iscritti alla gestione separata dell’INPGI) possono versare un contributo volontario pari all’importo del contributo soggettivo e integrativo, che è stato versato nell’ultimo anno.
Per ottenere 12 mesi di anzianità nell’anno, però, è necessario che il contributo soggettivo volontario sia almeno pari a 2.100,48 euro annui.
Se non viene raggiunto tale importo, nel caso in cui non si procedesse con alcuna integrazione, i contributi mensili saranno accreditati in proporzione all’importo del contributo che è stato effettivamente versato.
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