Gestione Separata: le aziende committenti pubbliche e private riceveranno dall'INPS le comunicazioni di debito relative ai pagamenti omessi dei contributi per l'anno di competenza 2020 e precedenti. Chi ha inserito dati errati nel flusso Uniemens dovrà inviare il prima possibile le correzioni all'Istituto.
Gestione Separata Committenti: l’INPS, con il messaggio n. 4637 del 23 dicembre 2021, ha annunciato di aver completato il processo di elaborazione e di invio delle comunicazioni di debito per l’anno di competenza 2020 e precedenti.
Gli avvisi, inviati ogni anno, riguardano le aziende committenti, sia pubbliche che private, che non hanno pagato i contributi ai soggetti iscritti alla Gestione Separata tramite il flusso Uniemens.
Le attività che hanno ricevuto il messaggio dell’INPS e che hanno inserito dati errati nel flusso Uniemens sui compensi corrisposti, invece, dovranno inviare con urgenza all’Istituto i flussi di correzione.
- INPS - messaggio n. 4637 del 23 dicembre 2021
- Gestione Separata Committenti. Comunicazione di debito anno di competenza 2020 e precedenti.
Gestione Separata INPS, inviate le comunicazioni di debito 2020 ai committenti
Nella circolare n. 4637, l’Istituto specifica che gli avvisi sono rivolti ai committenti pubblici e privati che “hanno denunciato tramite il flusso Uniemens il pagamento di compensi ai soggetti iscritti alla Gestione separata” relativi all’anno di competenza 2020 e precedenti.
La comunicazione di debito “è propedeutica al passaggio alle fasi successive per il recupero del credito tramite l’emissione dell’Avviso di Addebito”, ed ha valore di atto interruttivo della prescrizione. Nella situazione debitoria dell’attività rientrano i pagamenti omessi, sia in forma parziale che totale, relativi “ad ogni singolo periodo mensile”.
Gli inadempienti sono tenuti a pagare una sanzione civile, in base a quanto previsto dall’art. 116, comma 8, della legge n. 388/2000. Questa verrò calcolata sulla contribuzione omessa e sul ritardato versamento, e sarà “pari al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 5,5 punti”. L’ammenda non potrà essere superiore al 40 per cento dell’importo dei contributi non versati.
Nei casi di dichiarazione mendace, invece, la sanzione è pari al 30 per cento dei contributi in questione, e non può superare il 60 per cento di questi importi.
L’Ente invierà l’avviso tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), in formato PDF, e sarà composto da:
- testo fisso;
- prospetti sulla situazione debitoria, che comprendono i contributi da versare e le sanzioni;
- le istruzioni di pagamento, “utili per la compilazione della delega di pagamento F24”.
L’avviso può essere consultato sul sito dell’INPS, nella sezione “Cassetto previdenziale per i committenti della Gestione Separata”, alla voce “Comunicazioni”.
Gestione Separata INPS: dati sbagliati nel flusso Uniemens e comunicazioni di debito
Come già spiegato in precedenza, le aziende committenti che hanno inseriti dei dati incorretti sui compensi nel flusso Uniemens dovranno inviare il prima possibile i flussi di correzione all’INPS. In questo modo si potrà evitare l’emissione di Avvisi di Addebito errati.
L’Istituto specifica che nel caso in cui è stato inserito un’informazione sbagliata in un campo chiave, come ad esempio il mese di competenza o il tipo di rapporto lavorativo, il committente, per rimediare all’errore, dovrà “inviare prima il flusso di cancellazione della denuncia errata e poi il nuovo flusso corretto”.
Per la modifica del solo importo imponibile, l’azienda dovrà semplicemente inviare la denuncia contente la cifra esatta.
Nei casi in cui sono presenti dei delegati intermediari, la notifica presenterà i codici fiscali degli interessati. Per le attività soggette a processi di fusione o incorporamento, la comunicazione verrà ricevuta dall’azienda incorporante. Anche questi soggetti potranno consultare l’avviso sul sito dell’INPS, all’interno del “Cassetto previdenziale per i committenti della Gestione separata”.
L’Ente, nella circolare, ha specificato le modalità operative anche per le Strutture territoriali. Queste potranno verificare le comunicazioni inviate ad un singolo committente nel già citato Cassetto previdenziale sul sito dell’Inps, oppure dal pannello “Consultazione Comunic. Irregolari”.
Dal pannello di ricerca, poi, la Struttura territoriale potrà trovare le notifiche non inviate ai committenti a causa del mancato inserimento dell’indirizzo PEC, o per l’inserimento di un indirizzo sbagliato. In questo caso, la Struttura provvede ad effettuare subito il relativo invio dopo aver inserito la PEC corretta.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Gestione Separata INPS, inviate le comunicazioni di debito 2020 ai committenti