Flat tax mance 2024: come funziona la tassazione del 5 per cento

Alle mance lasciate dai clienti, sia in contanti che tramite POS, è possibile applicare la specifica flat tax prevista dalla Legge di Bilancio dello scorso anno.

In presenza di specifici requisiti, la tassazione si riduce al 5 per cento per i lavoratori e le lavoratrici delle strutture ricettive e della ristorazione.

È possibile beneficiare dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali entro il limite di reddito di 50.000 euro e fino alla soglia del 25 per cento delle somme complessivamente percepite.

Flat tax mance 2024: i requisiti per applicare la tassazione sostitutiva

Le mance che ricevono, in contanti o tramite pagamento elettronico, coloro che operano nel settore privato delle strutture ricettive e degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande scontano una tassazione ridotta.

La Legge di Bilancio 2023, all’articolo 1 commi da 58 a 62, ha introdotto una specifica flat tax che si applica in via automatica.

Anche le somme riconosciute volontariamente dai clienti, come chiarisce la circolare numero 26 del 2023, fanno parte dei redditi di lavoro dipendente, ma il sostituto d’imposta è chiamato ad applicare una tassazione fissa al 5 per cento al posto dell’IRPEF canonica e delle relative addizionali.

È questa la strada che il datore di lavoro deve seguire per le mance, a patto che i lavoratori e le lavoratrici interessate non richiedono esplicitamente, con una rinuncia scritta, l’applicazione della tassazione ordinaria.

Per poter beneficiare della detassazione, in ogni caso, il lavoratore o la lavoratrice deve rispondere a specifici requisiti:

• essere titolare di un rapporto di lavoro nel settore privato in uno specifico comparto economico;
• aver percepito nell’anno precedente redditi di lavoro dipendente non superiori a 50.000 euro, anche se derivanti da più rapporti di lavoro: in questo caso deve essere il contribuente ad attestare per iscritto le somme ricevute;
• non comunicare al datore di lavoro di voler rinunciare al nuovo regime agevolato.

Secondo lo studio del quotidiano Il Sole 24 Ore riportato dal Ministero del Turismo a inizio agosto, in media nel 2023 le mance detassate hanno avuto un valore pari a 943 euro annui. Ma resta ancora esiguo il numero di coloro che hanno beneficiato della flat tax specifica: circa 60.000 lavoratori che equivalgono al 3,3 per cento degli addetti nei servizi di alloggio e ristorazione.

Flat tax mance 2024: come funziona la tassazione del 5 per cento?

Pur essendo il regime naturale di tassazione delle mance, la flat tax si applica solo entro il 25 per cento del reddito percepito nell’anno per le relative prestazioni di lavoro.

La percentuale deve essere calcolata considerando tutti i redditi di lavoro dipendente dell’anno per le prestazioni di lavoro rese nel settore turistico-alberghiero e della ristorazione, comprese le stesse mance, anche quando derivano da rapporti di lavoro avuti con datori di lavoro diversi.

In caso di superamento del limite non si perde del tutto l’agevolazione, ma solo la parte eccedente il limite deve essere assoggettata a tassazione ordinaria.

Infine, bisogna ricordare che la dichiarazione dei redditi rappresenta in ogni caso la giusta occasione per aggiustare il tiro ed eventualmente rinunciare alla detassazione delle mance o beneficiare della flat tax.

Il lavoratore o la lavoratrice “può assoggettare a tassazione ordinaria le somme in questione se il datore di lavoro ha applicato l’imposta sostitutiva o, viceversa, avvalersi dell’imposta sostitutiva se, pur sussistendone le condizioni, il datore di lavoro non vi abbia già provveduto”.

Agenzia delle Entrate - Circolare numero 26 del 29 agosto 2023

Chiarimenti interpretativi sulla tassazione delle mance dei dipendenti di strutture ricettive e di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e sul trattamento integrativo speciale previsto per i lavoratori del settore turistico, ricettivo e termale.