Aperta la procedura di domanda per il nuovo bonus dedicato alle attività turistiche di montagna. I contributi per progetti di sostenibilità e innovazione sono rivolti a imprese turistico-ricettive, di ristorazione, stabilimenti termali, impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale e scuole di sci della dorsale Appenninica. Le richieste vanno inviate entro la scadenza del 30 settembre
Si può fare domanda per il bonus turismo di montagna 2023 fino alla scadenza del 30 settembre.
Si tratta dell’agevolazione prevista dal Ministero del Turismo per le imprese turistico-ricettive, di ristorazione, stabilimenti termali, impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale e scuole di sci della dorsale Appenninica in possesso di specifici requisiti.
Il bonus finanzia la realizzazione di progetti con l’obiettivo di migliorare la competitività e la sostenibilità del settore turistico e di promuovere il turismo durante tutto l’anno.
Si possono ottenere fino a 3 milioni di euro per ogni progetto, le domande vanno trasmesse attraverso la procedura telematica sulla piattaforma del Ministero.
Bonus turismo di montagna 2023: al via le domande di contributo per le attività sugli Appennini
Si è aperta ieri, 16 agosto 2023, la finestra temporale per la presentazione delle domande per il nuovo bonus per il turismo di montagna.
Il Ministero del Turismo con l’avviso n. 14591 del 2 agosto ha comunicato le modalità di erogazione delle risorse di cui all’articolo 3-quinquies, del decreto milleproroghe 2023. Si tratta dei 30 milioni di euro riassegnati perché non utilizzati ai fini del credito d’imposta per investimenti in favore del settore turistico.
- Ministero del Turismo - Avviso pubblico n. 14951 del 2 agosto 2023
- Criteri e le modalità di determinazione e di assegnazione delle risorse in attuazione del decreto del Ministro del turismo del 6 luglio 2023
Il bonus è dedicato alle imprese che svolgono la propria attività nei comuni ubicati all’interno dei comprensori sciistici nelle Regioni con la dorsale appenninica e che hanno subito una riduzione dei ricavi di almeno il 30 per cento, nel periodo compreso tra il 1° novembre 2022 e il 15 gennaio 2023, rispetto ai ricavi realizzati nel periodo compreso tra il 1° novembre 2021 e il 15 gennaio 2022.
Si tratta nello specifico dei soggetti esercenti impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale, dei gestori di stabilimenti termali, delle imprese turistico-ricettive, delle imprese di ristorazione e delle scuole di sci la cui attività è individuata dai seguenti codici ATECO.
Attività | Codice ATECO |
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Esercenti impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale | 49.39.01 - Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o suburbano 52.21.9 - Altre attività connesse ai trasporti terrestri NCA |
Gestori degli stabilimenti termali | 96.04.20 - Stabilimenti termali |
Imprese turistico-ricettive | 55.10.00 - Alberghi e strutture simili 55.20.10 - Villaggi turistici 55.20.51 - Affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence 55.20.52 - Attività di alloggio connesse alle aziende agricole 55.20.30 - Rifugi di montagna 55.20.20 - Ostelli della gioventù 55.30.00 - Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte 77.21.09 - Noleggio attrezzature sportive |
Imprese di ristorazione | 56.10.11 - Ristorazione con somministrazione 56.10.20 - Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto |
Scuole di sci | 85.51.00 - Corsi sportivi e ricreativi |
I richiedenti devono essere in possesso dei requisiti indicati nel decreto del 6 luglio 2023 del Ministero del Turismo, cosiddetto Decreto Appennini.
- Ministero del Turismo - Decreto del 6 luglio 2023
- Decreto Appennini - Disposizioni applicative per l’erogazione delle risorse di cui all’art. 3-quinquies, del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14
Bonus turismo di montagna 2023: criteri e modalità di domanda
Per poter beneficiare dell’agevolazione è necessario investire in progetti volti ad incrementare la competitività e la sostenibilità del settore turistico e di promuovere il turismo durante tutto l’anno, garantendo adeguati livelli di sicurezza, tramite la realizzazione di uno o più interventi di ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione.
I progetti presentati devono riguardare, ad esempio:
- vasche o bacini di approvvigionamento idrico necessari al funzionamento degli impianti di innevamento e installazione di impianti di innevamento con sistemi innovativi ad elevata efficienza;
- dismissione degli impianti di risalita non più utilizzati od obsoleti;
- creazione di nuovi collegamenti tra impianti esistenti nell’ambito del singolo comprensorio o tra comprensori sciistici;
- progetti innovativi in ambito snow-farming al fine di garantire l’operatività turistica delle strutture nei periodi a bassa precipitazione ovvero azioni connesse alla raccolta di neve artificiale, alla realizzazione di meccanismi di copertura finalizzati a ostacolarne lo scioglimento, al trasporto e alla posa della stessa neve presso le piste e gli impianti sciistici;
- allineamento a standard e requisiti di sicurezza e di accessibilità delle strutture e degli impianti;
- miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture e degli impianti;
- progetti innovativi relativi alla gestione dei rifiuti, dell’acqua e dell’energia e progetti di sensibilizzazione ambientale presso strutture e impianti;
- installazione di fibra ottica e progetti di digitalizzazione dei processi e/o dell’offerta presso strutture e impianti;
- creazione di nuovi percorsi turistici;
- altre attività di ristrutturazione, ammodernamento e/o manutenzione.
Le domande per i contributi si possono presentare dal 16 agosto e fino alla scadenza delle ore 12.00 del 30 settembre 2023.
La richiesta, corredata dal relativo progetto, deve essere presentata dal legale rappresentante dell’impresa o da un suo delegato esclusivamente attraverso l’apposita piattaforma informatica messa a disposizione dal Ministero e alla quale si accede tramite SPID o CIE.
Il finanziamento massimo che può essere concesso per ogni progetto è fino al 100 per cento dello stesso e non può essere superiore a 3 milioni di euro, nel rispetto del divieto del doppio finanziamento e della disciplina europea in materia di aiuti di Stato.
Per tutti i dettagli si rimanda la testo integrale del decreto Appennini del 6 luglio, all’avviso pubblico n. 14591 del 2 agosto e all’avviso integrativo n. 15236 del 9 agosto 2023.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus turismo di montagna 2023: al via le domande di contributo per le attività sugli Appennini