Detrazione spese per intermediazione immobiliare, la dichiarazione dei redditi che permette l'accesso alla detrazione è quella relativa all'anno di imposta in cui le spese sono sostenute. Alla data di presentazione del modello il rogito deve essere stipulato e registrato
Detrazione spese per intermediazione immobiliare, se le somme sono state pagate in un anno ma il rogito è stato stipulato nell’anno successivo, con quale dichiarazione dei redditi si ha diritto allo sconto IRPEF?
L’anno d’imposta di riferimento è quello in cui le spese sono state sostenute: per gli importi si ha diritto alla detrazione del 19 per cento con la dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.
Tuttavia l’acquisto dell’abitazione deve essere stato finalizzato al momento dell’invio della dichiarazione, con modello 730 o Redditi PF. Il rogito deve essere stato stipulato e registrato.
La somma deve essere inoltre pagata con mezzi di pagamento tracciabili.
Detrazione spese per intermediazione immobiliare, conta l’anno di sostenimento se il rogito è registrato
Nel pieno della stagione dichiarativa 2024 potrebbero sorgere dubbi sulla detrazione per le spese per intermediazione immobiliare.
Per tali spese, infatti, è previsto uno sconto IRPEF del 19 per cento, su un importo massimo di 1.000 euro.
Come deve fare il contribuente per avere accesso alla detrazione se le spese sono state sostenute nel 2023 ma il rogito è stato stipulato nel 2024?
Qual è la corretta dichiarazione dei redditi che permette l’accesso allo sconto e quali sono i requisiti da rispettare?
Un primo chiarimento riguarda l’anno d’imposta di riferimento, ovvero quello in cui sono state sostenute le spese per intermediazione immobiliare.
Se tali spese sono state sostenute nel 2023, la dichiarazione dei redditi di riferimento è il modello 730/2024 o il modello Redditi PF/2024.
Tuttavia, deve essere rispettato un ulteriore requisito: al momento dell’invio della dichiarazione, ovvero della data di presentazione della dichiarazione dei redditi, deve risultare stipulato e registrato il rogito notarile.
In altre parole, la compravendita immobiliare deve essere conclusa a tutti gli effetti.
Detrazione spese per intermediazione immobiliare, si deve pagare con sistemi tracciabili
La detrazione per le spese per intermediazione immobiliare, che come già chiarito è del 19 per cento con un tetto di 1.000 euro per ciascun anno d’imposta, spetta esclusivamente all’acquirente dell’immobile.
L’acquirente o gli acquirenti hanno diritto allo sconto IRPEF a patto che la spesa sia sostenuta per l’acquisto di un immobile che sia adibito ad abitazione principale.
Un ulteriore requisito riguarda la tracciabilità delle spese: gli importi devono essere corrisposti con strumenti di pagamento tracciabili.
Ad introdurlo è stata la Legge di Bilancio 2020.
La regola interessa le spese sanitarie sostenute presso medici e strutture private, così come le spese scolastiche o per l’affitto di studenti fuori sede.
Per quanto riguarda le spese in questione, la fattura rilasciata dall’intermediario immobiliare deve essere intestata al proprietario e nell’atto di compravendita dell’immobile devono essere indicati:
- l’importo pagato per l’intermediazione immobiliare;
- i dati identificativi del mediatore:
- codice fiscale o partita IVA;
- numero di iscrizione al ruolo degli agenti di affari in mediazione;
- le modalità di pagamento.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Detrazione spese agenzia immobiliare: conta l’anno di sostenimento se il rogito è registrato