Contributi a fondo perduto per le imprese danneggiate dalla crisi ucraina: le PMI interessate possono presentare domanda a partire dal 10 novembre alle ore 12 tramite la piattaforma Invitalia. Tra i requisiti richiesti anche un calo di fatturato pari al 30 per cento. I dettagli nel decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 ottobre 2022.
Diventano accessibili i nuovi contributi a fondo perduto per le imprese danneggiate dalla crisi ucraina messi in campo dall’articolo 18 del Decreto Aiuti.
Le PMI che presentano i requisiti richiesti, come ad esempio un calo di fatturato del 30 per cento, possono presentare domanda di accesso ai sostegni, fino a un massimo di 400.000 euro, a partire dal 10 novembre alle ore 12 utilizzando l’apposita piattaforma Invitalia.
I dettagli sull’operatività dell’agevolazione sono contenuti nel decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 ottobre 2022.
Le risorse a disposizione ammontano a 130 milioni di euro ed è possibile richiedere l’accesso ai fondi fino alla scadenza del 30 novembre alle ore 12.
Contributi a fondo perduto per le imprese danneggiate dalla crisi ucraina: domanda dal 10 novembre
Tra le diverse forme di sostegno previste dal primo Decreto Aiuti è stata prevista anche una misura specifica per le imprese che hanno riscontrato perdite di fatturato derivanti dalla contrazione della domanda, dall’interruzione di contratti e progetti esistenti e dalla crisi nelle catene di approvvigionamento.
L’articolo 18 del DL n. 50 del 2022 ha affidato al MISE il compito di definire tutti gli aspetti operativi per accedere ai contributi a fondo perduto previsti: il provvedimento è arrivato in Gazzetta Ufficiale il 31 ottobre 2022.
La finestra temporale per la domanda si apre dal 10 novembre 2022 alle ore 12. Le imprese interessate per poter richiedere gli aiuti devono utilizzare il canale che sarà attivato sulla piattaforma Invitalia.
Per poter accedere ai contributi a fondo perduto legati agli effetti della crisi ucraina le PMI devono rispettare in maniera cumulativa i requisiti che seguono:
- aver realizzato negli ultimi due anni operazioni di vendita di beni o servizi, compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l’Ucraina, la Federazione russa e la Repubblica di Bielorussia, pari almeno al 20 per cento del fatturato aziendale totale;
- aver sostenuto un costo di acquisto medio per materie prime e semilavorati nel corso dell’ultimo trimestre antecedente al 18 maggio 2022 incrementato almeno del 30 per cento rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2019 ovvero, per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020, rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2021;
- aver subìto un calo di fatturato di almeno il 30 per cento nel corso del trimestre antecedente al 18 maggio 2022 nel confronto con il 2019;
- avere sede legale od operativa nel territorio italiano e risultare regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese;
- non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
- non essere destinatarie di sanzioni interdittive.
Dall’agevolazione sono escluse le imprese che operano nel settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca.
Contributi a fondo perduto per le imprese danneggiate dalla crisi ucraina: istruzioni sulla domanda
La procedura di domanda è riservata al rappresentante legale dell’impresa richiedente ed è accessibile tramite le seguenti credenziali:
- SPID, Identità Digitale;
- CNS, Carta Nazionale dei Servizi;
- CIE, Carta d’Identità Elettronica.
Nel decreto attuativo, però, si legge:
“Il rappresentante legale dell’impresa, previo accesso alla procedura, può conferire ad altro soggetto delegato il potere di rappresentanza per la compilazione, la sottoscrizione digitale e la presentazione dell’istanza medesima”.
Prima di procedere con la richiesta dei contributi a fondo perduto è necessario procedere con l’eventuale aggiornamento dei propri dati presso il registro delle imprese e con la verifica dei dati acquisiti.
Oltre al possesso dei requisiti, in fase di domanda le PMI devono inserire tra le altre informazioni anche le seguenti indicazioni:
- l’importo del contributo richiesto;
- l’IBAN per l’accredito delle somme;
- la dichiarazione di non aver superato il limite massimo di aiuti consentito dal quadro temporaneo UE legato alla crisi ucraina, in cui l’agevolazione rientra, considerando anche l’importo che si richiede.
La cifra massima che si può ricevere non può superare i 400.000 euro e il contributo a fondo perduto viene calcolato applicando la percentuale relativa alle dimensioni dell’impresa alla differenza tra l’ammontare medio dei ricavi relativi all’ultimo trimestre anteriore al 18 maggio 2022 e l’ammontare degli stessi ricavi riferiti al corrispondente trimestre del 2019.
Percentuale | Tipologia di impresa |
---|---|
60 per cento | soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a euro 5.000.000,00 |
40 per cento | soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a euro 5.000.000,00 e fino a euro 50.000.000,00 |
Per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020, il periodo di imposta di riferimento è quello relativo all’anno 2021.
Per conoscere il valore effettivo del contributo a fondo perduto bisognerà, in ogni caso attendere la chiusura della finestra temporale per l’invio delle domande il 30 novembre 2022 dal momento che se le richieste saranno superiori alle risorse disponibili gli aiuti saranno ridotti in maniera proporzionale.
Tutti i dettagli sui contributi a fondo perduto per le imprese danneggiate dalla crisi ucraina nel decreto ministeriale pubblicato il 31 ottobre in Gazzetta Ufficiale.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Contributi a fondo perduto per le imprese danneggiate dalla crisi ucraina: domanda dal 10 novembre