470 enti italiani sono in crisi, in particolare al Sud e nei piccoli comuni. Lo studio della Fondazione nazionale dei commercialisti nel comunicato stampa di oggi, 14 giugno
Sono 470 i comuni italiani in stato di crisi, di cui 257 in predissesto e 213 in dissesto.
Il quadro emerso dallo studio della Fondazione nazionale dei commercialisti mostra una situazione di crescente instabilità post-pandemica, in particolare al Sud e nei comuni con pochi abitanti.
Nel comunicato stampa di oggi, 14 giugno, il Consiglio nazionale dei commercialisti e degli esperti contabili commenta i dati dello studio, proponendo una revisione dell’attuale normativa.
Comuni, 470 enti in crisi: preoccupazione dei commercialisti per la situazione al Sud e nei piccoli comuni
470 comuni italiani, il 6 per cento del totale, si trovano attualmente in uno stato di crisi, una tendenza in continua crescita a seguito della pandemia.
Questo il quadro che emerge dal documento “Lo stato di crisi degli enti locali: evoluzioni e prospettive”, la ricerca condotta dalla Fondazione nazionale dei commercialisti.
Tra gli enti locali in situazione di difficoltà:
- 257 si trovano in predissesto;
- 213 in dissesto.
I dati, elaborati in base alle più recenti rilevazioni di varie fonti ed all’aprile di quest’anno, evidenziano una prevalenza di casi al Sud e nei piccoli comuni.
Tra gli enti in predissesto, il 53 per cento ha infatti una popolazione inferiore a 5.000 abitanti.
Di questi, il 28 per cento possiede una popolazione inferiore a 2.000 abitanti e si concentra per quasi il 50 per cento nell’area geografica del Mezzogiorno.
Il 46 per cento è invece raggruppato nelle classi con popolazione compresa tra i 5.000 e i 100.000 abitanti, anche in questo caso concentrato nel 44 per cento dei casi al Sud.
Soltanto il 2 per cento degli enti ha una popolazione superiore ai 100.000 abitanti, si tratta quasi esclusivamente di capoluoghi di provincia del Meridione.
Del 12 per cento dei comuni in crisi al Nord, la maggior parte si concentra in Comuni con meno di 5.000 abitanti.
- Fondazione Nazionale dei Commercialisti - “Lo stato di crisi degli enti locali: evoluzioni e prospettive”
- Il testo completo del documento di ricerca.
Comuni, CNDCEC: normativa inadeguata, necessario nuovo intervento e controlli più stringenti
Con il comunicato stampa di oggi, 14 giugno, il Consiglio Nazionale dei Commercialisti e degli Esperti Contabili si è espresso in merito alle criticità emerse dalla ricerca.
Elbano de Nuccio, il Presidente del CNDCEC, sostiene la necessità di individuare procedure operative per garantire la continuità dell’attività dell’organizzazione o dell’ente.
A fronte di un’inadeguata normativa del predissesto, si rende necessario un nuovo intervento armonico e strutturale.
A tal fine, i commercialisti avanzano delle proposte anche in vista della possibile prossima pubblicazione del disegno di legge per la revisione delle leggi sull’ordinamento degli enti locali.
Per de Nuccio:
“vanno rafforzati i controlli nei Comuni sotto i 15mila abitanti e gli strumenti per l’emersione tempestiva delle situazioni di squilibrio”.
In particolare, i professionisti propongono:
- l’introduzione di un “rating della salute finanziaria” ;
- la revisione di parametri di deficitarietà e degli istituti, attraverso l’individuazione di indicatori più stringenti;
- la previsione di un organo di revisione in forma collegiale, in base alla soglia demografica.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Comuni, 470 enti locali in crisi soprattutto al Sud: per il CNDCEC sono necessari più controlli