Bonus per le spese veterinarie in stand by: a rilento le agevolazioni della Legge di Bilancio

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

A quasi sei mesi dall'approvazione della Manovra il bonus per le spese veterinarie resta inaccessibile. Lo stato di avanzamento dei lavori di attuazione della Legge di Bilancio 2024 è appena al 26 per cento e le agevolazioni prendono forma a rilento

Bonus per le spese veterinarie in stand by: a rilento le agevolazioni della Legge di Bilancio

Mentre in Gazzetta Ufficiale si attende la pubblicazione del decreto attuativo della carta dedicata a te, firmato in ritardo rispetto allo scorso anno, anche altre agevolazioni messe in campo dalla Legge di Bilancio 2024 restano in stand by.

È il caso, ad esempio, del bonus per le spese veterinarie destinato ai cittadini e alle cittadine over 65 che appartengono a nuclei familiari con un ISEE fino a 16.215 euro. Le regole si attendevano entro fine marzo.

In linea generale, dopo quasi 6 mesi dall’approvazione della Manovra, lo stato di avanzamento dei lavori raggiunge il 26 per cento circa.

Bonus per le spese veterinarie in stand by: a rilento il cantiere della Legge di Bilancio

La Legge di Bilancio 2024 ha segnato un record per gli ultimi 11 anni: il minor numero di decreti attuativi necessari per rendere pienamente operative le misure che contiene.

Nonostante il primato, l’impiego di oltre 3,6 miliardi di euro è stato vincolato a un ulteriore passaggio burocratico rispetto alla norma e dopo quasi sei mesi soltanto 14 provvedimenti, su un totale iniziale di 55, sono stati adottati.

Se da un lato sono cresciute le norme pronte all’uso, dall’altro le misure che prevedono un coinvolgimento di enti e Ministeri per definire le regole dell’operatività restano a lungo ferme.

Il risultato? Esistono, nel panorama normativo, agevolazioni che di fatto non esistono per cittadini e le cittadine.

Gli over 65 che rispettano i requisiti ISEE sulla carta potrebbero ottenere il bonus per le spese veterinarie, ma dopo quasi sei mesi dalla notizia di questa possibilità non sanno ancora a quanto ammonta il sostegno economico, come e quando richiedere il contributo per la cura degli animali domestici.

I dettagli operativi, infatti, non sono stati definiti, nonostante la Legge di Bilancio 2024 abbia fissato la scadenza del 31 marzo per stabilire le regole da seguire.

Legge di Bilancio 2024: anche quest’anno agevolazioni a rilento

Al Ministero della Salute è stato affidato il compito di delineare le modalità di accesso al contributo destinato a “sostenere i proprietari di animali d’affezione nel pagamento di visite veterinarie e operazioni chirurgiche veterinarie nonché nell’acquisto di farmaci veterinari”.

In campo ci sono in totale 750.000 euro per gli anni dal 2024 al 2026, da ripartire tra le diverse regioni.

L’agevolazione è destinata ai cittadini e alle cittadine che rispettano determinati requisiti anagrafici ed economici:

  • un ISEE fino a 16.215 euro;
  • un’età superiore a 65 anni.

Siamo quasi a metà del primo anno di copertura del bonus per le spese veterinarie ma tutto resta ancora fermo.

A febbraio dello scorso anno l’Ufficio (ora Dipartimento) per il Programma di Governo ha analizzato la capacità attuativa dei diversi dicasteri e il Ministero della Salute, a cui è affidata la gestione del fondo, rientra tra quelli che non raggiungono neanche la sufficienza.

Nel 2022 solo in pochissimi casi il rapporto tra il numero dei provvedimenti firmati entro i termini di scadenza e il totale dei provvedimenti adottati supera il 60 per cento.

MinisteroCapacità attuativa entro i termini
Affari Esteri e Cooperazione Internazionale 100,0 per cento
Agricoltura, sovranità alimentare e foreste 38,5 per cento
Ambiente e sicurezza energetica 0 per cento
Cultura 58,3 per cento
Difesa 80 per cento
Economia e Finanze 57,9 per cento
Giustizia 71,4 per cento
Imprese e Made in Italy 34,8 per cento
Infrastrutture e trasporti 15,4 per cento
Interno 30,3 per cento
Istruzione e merito 58,8 per cento
Università e ricerca 39,1 per cento
Lavoro e politiche sociali 26,3 per cento
Salute 51,7 per cento
Turismo 75 per cento

Di Governo in Governo, di Manovra in Manovra la lentezza dei lavori di attuazione è una costante: ne è un esempio il bonus occhiali che ha visto passare ben due Governi prima di diventare accessibile con due anni di ritardo.

Ma se sul numero di decreti attuativi messi in cantiere l’attuale Esecutivo sembra essere sulla buona strada, sui tempi di attuazione non sembra esserci una inversione di tendenza, anzi.

Nei primi tre mesi il cantiere della Legge di Bilancio è rimasto pressoché fermo e anche le misure con uno storico già alle spalle, come la carta dedicata a te, hanno accumulato ritardo.

Nel 2023 il provvedimento attuativo della social card è stato firmato il 18 aprile, mentre quest’anno il via libera dei Ministeri competenti è arrivato tra la fine di maggio e l’inizio di giugno.

E, in ogni caso, la macchina organizzativa della carta dedicata a te, come di tutte le altre misure, non può dirsi avviata fino a che il provvedimento non sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

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