Bonus mobili ed elettrodomestici anche nel 2019, proroga in arrivo con la Manovra. Ecco come funziona, requisiti e spese ammesse in detrazione fiscale del 50%.
Proroga al 2019 per il bonus mobili ed elettrodomestici: la detrazione fiscale del 50% dall’Irpef delle spese sostenute dovrebbe entrare nel pacchetto delle novità della Legge di Bilancio.
L’orientamento attuale del Governo pare esser quello di estendere anche al 2019 la possibilità di portare in detrazione fiscale le spese per i lavori in casa: bonus ristrutturazioni, ecobonus, bonus verde e bonus mobili sono attualmente le agevolazioni confermate.
Sul bonus mobili, che oltre agli arredi consente di portare in detrazione fiscale dall’Irpef anche il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di elettrodomestici nuovi, per il momento non si segnalano particolari novità.
Quello che in molti si chiedono è se dal prossimo 1° gennaio 2019 sarà ripristinato anche il bonus per le giovani coppie e se sarà possibile richiederlo anche senza aver effettuato ristrutturazioni.
Bisognerà attendere la definizione del testo della Legge di Bilancio 2019 per ulteriori novità. Per il momento l’ipotesi è che la detrazione non subirà modifiche, lasciando inalterati i requisiti relativi alle spese ammesse e all’importo massimo da portare in detrazione fiscale.
Bonus mobili ed elettrodomestici 2019 verso la proroga: come funziona?
Il testo della Legge di Bilancio 2019, contenente tra le altre novità anche la proroga del bonus mobili e del bonus elettrodomestici del 50%, dovrà essere presentato in Parlamento ed approvato entro la fine dell’anno. Il disegno di legge è stato approvato dal Governo lo scorso 15 ottobre e tra le agevolazioni prorogate rientrano i vari bonus per la casa.
Quindi, tra le agevolazioni confermate non vi sarebbe soltanto il bonus mobili ma anche il bonus verde, la detrazione per le ristrutturazioni edilizie e l’ecobonus, detrazione quest’ultima per la quale potrebbero essere apportate alcune novità di rilievo.
Il bonus mobili ed elettrodomestici consiste in una detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute e tra i requisiti per poterlo richiedere vi è l’aver effettuato lavori di ristrutturazione ammessi al relativo bonus fiscale.
È questo l’aspetto principale da sottolineare quando ci si chiede come funziona il bonus mobili, sempre qualora per il 2019 non vengano approvate modifiche di rilievo.
Al momento non è chiaro se sarà consentito per le giovani coppie che acquistano casa richiedere il bonus mobili senza ristrutturazioni, ripescando l’agevolazione scaduta nel 2016 e non prorogata per gli anni 2017 e 2018.
In attesa di conoscere quali misure saranno effettivamente inserite nella Legge di Bilancio 2019, vediamo di seguito quali sono le spese che rientrano nella detrazione, l’importo massimo agevolabile e quali i requisiti per beneficiare del bonus mobili ed elettrodomestici.
Bonus mobili 2019: requisiti e spese ammesse
Il bonus Irpef del 50% per chi acquista mobili o elettrodomestici spetta esclusivamente a seguito di lavori di ristrutturazione in appartamento o in parti comuni di edifici condominiali e, sulla base delle regole attualmente vigenti, la data di inizio dei lavori di ristrutturazione deve precedere quella dell’acquisto dei mobili o degli elettrodomestici.
Quindi, tra i requisiti richiesti per beneficiare del bonus mobili vi è l’aver effettuato lavori di ristrutturazione edilizia o manutenzione dell’immobile.
Nel rispetto delle regole di cui sopra, lo sconto fiscale spetta sia per l’acquisto di mobili nuovi che per l’acquisto di elettrodomestici di classe non inferiore alla A+; la detrazione è ammessa anche per l’acquisto di forni di classe A. Il limite di spesa complessivo è attualmente pari a 10.000 euro ed è da considerarsi complessivo sia di arredi che di elettrodomestici.
Una lista esemplificativa delle spese che danno diritto a beneficiare della detrazione del bonus mobili è stata fornita dall’Agenzia delle Entrate e di seguito riportiamo alcuni utili esempi:
- mobili e arredi: ad esempio letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione;
- elettrodomestici di di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni): ad esempio frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Come si richiede
Come tutte le detrazioni fiscali, anche il bonus mobili dovrà essere richiesto in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi con il modello 730 o con il modello Redditi PF.
Oltre ai requisiti indicati nell’articolo, è bene ricordare che per beneficiare del bonus mobili è fondamentale eseguire i pagamenti nelle modalità indicate dall’Agenzia delle Entrate.
La detrazione sugli acquisti di mobili è riconosciuta per pagamenti con bonifico, carta di debito o carta di credito. Non danno diritto alle detrazioni gli acquisti pagati con assegni, contanti e altri mezzi di pagamento.
I documenti che certificano l’avvenuta spesa dovranno essere conservati con cura dal contribuente ed esibiti in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus mobili ed elettrodomestici 2019 verso la proroga: come funziona?