Dal sostegno alla Didattica a distanza (DAD) e in presenza al bonus frontalieri passando per la sanità: ci sono strumenti del DL Rilancio e Cura Italia che restano ancora in stand by. Tra misure autoapplicative e decreti già adottati, oltre il 98% delle novità introdotte ha preso vita grazie alle risorse stanziate. Ma restano ancora più di 2 miliardi da allocare. I dati pubblicati dall'Ufficio per il Programma di Governo il 29 dicembre 2020.
I primi due provvedimenti emergenziali, DL Cura Italia di marzo e DL Rilancio di maggio, sembrano ormai un ricordo lontano. Ma a distanza di 9 mesi, non tutte le misure previste sono diventate realtà. Dagli interventi per la didattica a distanza (DAD) e in presenza al bonus frontalieri, passando per alcuni interventi sul fronte della sanità: ci sono strumenti che hanno preso forma ancora solo sulla carta.
Si tratta di una parte piccolissima, ma in ogni caso non trascurabile soprattutto per i potenziali beneficiari che restano in attesa da mesi.
A fornire i dati sui due decreti è l’Ufficio per il Programma di Governo con uno studio pubblicato il 29 dicembre 2020.
Dalla DAD al bonus frontalieri, le misure in stand by dei DL Rilancio e Cura Italia
L’impiego della maggior parte delle risorse previste dal DL Cura Italia e dal DL Rilancio è legato a norme autoapplicative, vale a dire che non rinviano a provvedimenti attuativi e che quindi non richiedono un passaggio ulteriore dopo l’approvazione.
Passaggio necessario solo nel 18% dei casi per quanto riguarda il primo provvedimento emergenziale, e nel 25% dei casi per il secondo.
Ma nelle stime dell’Ufficio per il Programma di Governo, manca ancora un tassello definitivo per dare forma concreta agli strumenti progettati per contrastare la crisi sanitaria a cui, col passare dei tempo, si affianca sempre di più un’emergenza economica.
Le risorse stanziate dai due provvedimenti, che hanno dato il via a misure cardine per la gestione degli effetti economici negativi determinati dall’emergenza, come la cassa integrazione o i bonus 600 e 1.000 euro, ammontano in totale a circa 170 miliardi di euro.
Se si considerano le misure autoapplicative e i decreti già adottati, restano da stanziare ancora 2 miliardi di euro.
La somma è piccolissima, se confrontata al totale, ma lascia in attesa da mesi e mesi i potenziali beneficiari delle misure congelate dall’approvazione dei decreti attuativi.
E, sembra quasi superfluo sottolinearlo, mai come durante un periodo di emergenza la tempestività è tutto e l’attesa rischia di vanificare le misure adottate.
Dalla DAD al bonus frontalieri, quali sono le dei DL Rilancio e Cura Italia ancora da attuare?
Dal lavoro alla scuola, passando per la sanità, la lista di decreti ancora da attuare stilata per lo studio pubblicato il 29 dicembre 2020 dimostra che su tutti i fronti ci sono risorse che restano inaccessibili.
Se per il DL Cura Italia la lista di misure di spesa collegate a provvedimenti da adottare (“decreti attuativi monitorati dall’Ufficio per il Programma di Governo che ancora non risultano adottati”, come sottolinea la nota metodologica), è breve. Si allunga per il Decreto Rilancio.
Nel primo caso mancano, infatti, tre documenti per completare il quadro delineato dal DL numero 19 del 18 marzo 2020:
- ammissione a finanziamento degli interventi regionali per la creazione di aree sanitarie anche temporanee sia all’interno che all’esterno di strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza, pubbliche e private - Covid-19 (Art.4 c. 4);
- istituizione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un Fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2020, per l’adozione di iniziative di solidarietà a favore dei familiari di medici, personale infermieristico e operatori socio-sanitari (OSS) impegnati nelle azioni di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 (Art. 22-bis);
- ulteriori misure per la funzionalità delle Forze Armate (Art. 74 ter).
- Ufficio per il Programma di Governo - Monitoraggio Decreto Cura Italia
- Stanziamenti previsti nel DL n. 18 del 2020, convertito con Legge n. 27 del 24 aprile 2020 Decreto Cura Italia ‐ aggiornamento al 28 12 2020
Le voci che necessitano di un secondo passaggio per l’utilizzo effettivo delle risorse stanziate con il Decreto Rilancio sono diverse:
- Autorizzazione alla spesa nel limite di 2 milioni, per l’anno 2020, in favore del personale delle Centrali Uniche di Risposta del Numero Unico Europeo, impiegato nelle attività di contrasto all’emergenza epidemiologica da COVID 19 (Art. 2, c. 6 bis);
- Incremento del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione (Art. 29);
- Istituzione di un apposito fondo per il riconoscimento di un credito d’imposta pari al 50 per cento dei costi di costituzione o trasformazione in società benefit, sostenuti fino al 31 dicembre 2020, nel rispetto della disciplina europea sugli aiuti di stato (Art. 38ter);
- Misure di sostegno alle micro, piccole e medie imprese titolari del servizio di distribuzione di carburanti nelle autostrade per il periodo di emergenza da COVID-19 (Art. 40);
- Istituzione, del Fondo per il trasferimento tecnologico, finalizzato alla promozione di iniziative e investimenti utili alla valorizzazione e all’utilizzo dei risultati della ricerca (Art. 42);
- Rifinanziamento fondo per l’acquisto di autoveicoli a basse emissioni di Co2 g/km - credito d’imposta (Art. 44);
- Autorizzazione della spesa di 20 milioni di euro per il 2020 per la realizzazione di un’infrastruttura di ricerca di interesse nazionale denominata Centro nazionale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel campo della mobilità e dell’automotive con sede a Torino (Art. 49);
- Condizioni, modalità e limiti delle forme di regolarizzazione dei lavoratori, italiani e stranieri, impiegati in agricoltura ovvero nella cura della persona, nonché nel lavoro domestico, allo scopo di garantire livelli adeguati di tutela della salute, in conseguenza della situazione di emergenza, e di favorire l’emersione di rapporti di lavoro irregolari; previsione di un regime sanzionatorio per la violazione delle norme (e delle finalità) che disciplinano le forme di regolarizzazione (Art. 103);
- Stanziamento di risorse in favore dei lavoratori frontalieri residenti in Italia, che svolgono la propria attività nei Paesi confinanti o limitrofi ovvero in quelli extra-UE (Art. 103 bis);
- Incremento del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, finalizzato a contenere i gravi effetti economici derivanti dal COVID-19 sulle donne in condizione di maggiore vulnerabilità e a favorire, attraverso l’indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà (Art. 105 bis);
- Slittamento di un anno della notifica ai contribuenti di tutti gli atti impositivi in scadenza al 31 dicembre 2020, al fine di favorire la ripresa delle attività economiche e sociali (Art. 157, c. 1);
- Possibilità per alcuni studenti iscritti presso università e istituzioni di alta formazione di beneficiare, per l’anno 2020, nel rispetto del limite di spesa di 10 milioni di euro per il medesimo anno 2020, la concessione gratuita di viaggi ferroviari per la durata di un mese a scelta e l’ingresso gratuito nei musei, monumenti, gallerie e aree archeologiche situati nel territorio nazionale e nelle mostre didattiche che si svolgono in essi (Art. 182, cc. 1-bis e 1-ter);
- Istituzione di un fondo nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attivita’ culturali e per il turismo per assicurare l’indennizzo dei consumatori titolari di voucher, non utilizzati alla scadenza di validità, e non rimborsati a causa della insolvenza o del fallimento dell’operatore turistico o del vettore;
- Istituzione di un fondo per assicurare il funzionamento dei musei e dei luoghi della cultura statali, afferenti al settore museale, tenuto conto delle mancate entrate da (vendita di biglietti d’ingresso) conseguenti all’adozione delle misure di contenimento del Covid-19 (Art. 183. c. 3);
- Istituzione, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di un Fondo, con una dotazione di 130 milioni di euro per l’anno 2020, per la compensazione dei danni subiti dagli operatori nazionali del settore aereo (Art.198);
- Misure destinate a compensare, anche parzialmente, le Autorità di sistema portuale dei mancati introiti, in particolare derivanti dai diritti di porto, dovuti al calo del traffico dei passeggeri e dei crocieristi per effetto dei provvedimenti legislativi assunti a tutela della salute pubblica;
- Disposizioni per lo smaltimento dei dispositivi di protezione individuale (Art. 229 bis, c. 2);
- Ulteriori interventi finanziari al fine di concedere contributi in favore dei cittadini residenti nei comuni della gronda della laguna di Venezia - che abbiano compiuto diciotto anni - per consentire loro la sostituzione di motori entro o fuoribordo a due tempi con motori entro o fuoribordo elettrici;
- Istituzione di un Fondo volto ad evitare la ripetizione di somme già erogate ai dirigenti scolastici in conseguenza dell’ultrattività riconosciuta ai contratti collettivi regionali relativi all’a.s. 2016/2017 e non più ripetibili (Art. 230 bis, c. 3);
- Interventi per la sicurezza e protezione nelle istituzioni scolastiche statali per l’anno scolastico 2020/2021 volti a potenziare la didattica anche a distanza, ad adattare gli spazi e le dotazioni allo svolgimento dell’attività didattica in condizioni di sicurezza includendo interventi di piccola manutenzione, di pulizia straordinaria e sanificazione (Art.231, c.1 e 2).
- Ufficio per il Programma di Governo - Monitoraggio Decreto Rilancio
- Stanziamenti previsti nel DL n. 34 del 2020, convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020 - Decreto Rilancio ‐ aggiornamento al 28 12 2020.
Nella lunga lista di decreti non ancora adottati il riferimento al 2020, che si è appena concluso, ricorre più volte. Se è vero che 2 miliardi di euro rispetto a 170 miliardi totali sono una somma piccolissima, la lunga attesa rischia di annientare completamente una cifra che, in termini assoluti, è tutt’altro che irrisoria.
Solo per fare un esempio, il bonus frontalieri è una forma di sostegno introdotta in sede di conversione in legge del DL Rilancio per i lavoratori residenti in Italia, che svolgono la propria attività fuori dai confini nazionali e che hanno involontariamente interrotto il rapporto di lavoro.
Nasce per nasce per sopperire all’impossibilità di accedere a Naspi, DisColl e indennità 600 euro destinate a diverse categorie di lavoratori.
Il testo non indica nel dettaglio né l’importo del bonus frontalieri, né i criteri per il riconoscimento del beneficio rimandando a un decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali da adottare entro metà agosto 2020 le regole operative.
A distanza di quattro mesi, lo strumento delineato resta un sostegno solo sulla carta, e anche quando prenderà forma per i beneficiari non avrà sicuramente l’impatto sperato.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Dalla DAD al bonus frontalieri, le misure in stand by dei DL Rilancio e Cura Italia