Bonus bollette più basso dal 1° aprile 2024: stop al contributo straordinario

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Si riduce l'importo del bonus bollette, che dal 1° aprile 2024 perderà la quota relativa al contributo straordinario erogato per il primo trimestre dell'anno. Cosa cambia per i beneficiari degli sconti luce e gas

Bonus bollette più basso dal 1° aprile 2024: stop al contributo straordinario

Bonus bollette in misura ridotta dal 1° aprile 2024.

I beneficiari degli sconti sulle bollette di luce e gas, a partire da aprile, dovranno fare a meno del contributo straordinario erogato per i primi tre mesi dell’anno.

È stata la Legge di Bilancio 2024 a prevedere, esclusivamente per i mesi di gennaio, febbraio e marzo, l’erogazione di un bonus extra sulle bollette della luce. Salvo proroghe, si torna ora alle regole ordinarie.

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Bonus bollette più basso dal 1° aprile 2024: stop al contributo straordinario

È stato calibrato in ragione della composizione del nucleo familiare il contributo straordinario sul bonus relativo alle bollette della luce.

Così come previsto dalla Legge di Bilancio 2024, per i primi tre mesi dell’anno il valore del bonus sociale elettrico riconosciuto ai contribuenti è salito fino ad un massimo di 113 euro circa, sommandosi al valore ordinario pari ad un massimo di 201 euro.

A definire gli importi nel dettaglio del bonus bollette per il 2024 è stata l’ARERA ed è sul portale dell’Agenzia che è possibile individuare gli importi spettanti in relazione alla situazione del nucleo familiare di riferimento.

Questa quindi la tabella del bonus ordinario sui consumi elettrici, senza tener conto del contributo straordinario:

Composizione nucleo ISEEBonus totale anno 2024 in euro
Numerosità familiare 1-2 componenti 142,74
Numerosità familiare 3-4 componenti 183,00
Numerosità familiare oltre 4 componenti 201,30

A questi importi, fino al 31 marzo 2024, si aggiunge il contributo extra:

Composizione nucleo ISEEContributo straordinario totale
Numerosità familiare 1-2 componenti 77,44
Numerosità familiare 3-4 componenti 102,83
Numerosità familiare oltre 4 componenti 113,75

Guardando quindi alle cifre riportate in tabella, per le famiglie fino a due componenti, il bonus sulle bollette della luce per i mesi di gennaio, febbraio e marzo è pari a 220 euro, valore che sale a 286 per i nuclei fino a quattro componenti e a 314 euro per le famiglie più numerose.

Così come evidenziato sul portale dell’ARERA, il contributo aggiuntivo sul bonus bollette sarà riparametrato e riconosciuto nella misura ridotta dell’80 per cento rispetto al bonus ordinario per i nuclei con meno di quattro figli con ISEE superiore a 9.530 euro e, in ogni caso, fino alla soglia di 15.000 euro.

Un’agevolazione pensata per “limitare gli aumenti dovuti alle variazioni dei prezzi”, si legge sul sito ARERA, che tuttavia verrà meno dal 1° aprile 2024, portando conseguentemente ad una riduzione delle somme spettanti in relazione ai consumi fatturati.

Nuovo taglio al bonus bollette 2024, dopo la riduzione del limite ISEE d’accesso

Il nuovo anno si è aperto con la riduzione della platea dei beneficiari del bonus bollette. La Legge di Bilancio 2024, pur avendo confermato il diritto al contributo extra in caso di ISEE fino a 15.000 euro, non ha prorogato la norma che aveva portato allo stesso importo il limite per la fruizione del bonus ordinario.

La soglia ISEE per accedere al bonus bollette 2024 è passata a 9.530 euro e 20.000 euro nel caso di nuclei familiari con più di tre figli.

Il parametro dei 15.000 euro dovrà essere considerato ai soli fini del contributo straordinario.

Per i primi tre mesi dell’anno quindi, i contribuenti titolari di attestazione superiore alla soglia di 9.530 euro ed entro il limite di 15.000 euro, in caso di nucleo con meno di tre figli, hanno potuto beneficiare di un contributo riparametrato, come evidenziato sopra.

Dal 1° aprile per queste famiglie verrà definitivamente meno il diritto ad uno sconto sui consumi elettrici, considerando la scadenza del contributo extra già messa nero su bianco.

Il tutto salvo ulteriori interventi da parte del Governo che, tuttavia, ad oggi non sembrano rientrare tra le priorità in agenda.

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