Bonus affitto 2020, come funziona? In base a diversi requisiti, in primo luogo di natura economica, è possibile beneficiare di diverse tipologie di contributo a sostegno delle spese per la casa. Dai bandi dei Comuni alle detrazioni Irpef, passando per le agevolazioni del reddito di cittadinanza.
Bonus affitto 2020, come funziona? Esistono diverse tipologie di contributo a sostegno delle spese per la casa: per accedervi in linea generale è necessario essere titolari di un contratto di locazione e rispondere a specifici requisiti, in primo luogo, di natura economica.
Il bonus affitto 2020 che i Comuni, tramite bando, concedono ai cittadini al di sotto di determinate soglie ISEE è sicuramente la principale agevolazione considerare.
Dal 2019, inoltre, nel sistema ha fatto il suo ingresso il reddito di cittadinanza: una parte dell’assegno che si concede ai beneficiari è dedicato specificamente ai costi di locazione, a cui si aggiungono i bonus per il pagamento delle bollette di luce, acqua e gas.
In linea generale, i contribuenti hanno anche un’altra possibilità per ammortizzare i costi dell’affitto: in base alla propria situazione reddituale è possibile accedere alle detrazioni irpef.
Bonus affitto 2020, come funziona il contributo dei Comuni? I requisiti da rispettare
La legge numero 431 del 9 dicembre 1998, all’articolo 11, ha istituito il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione: ogni anno la Legge di Bilancio stabilisce a quanto ammonta la dotazione, che viene ripartita prima tra le Regioni e poi ancora tra i Comuni e permette di garantire ai cittadini un bonus affitto.
Per il 2020 le risorse a disposizione sono pari a 50 milioni di euro.
Chi vive in una casa in affitto ed è interessato ad accedere al contributo concesso dai enti locali deve rispondere al bando pubblicato dal Comune in cui ha la residenza.
L’avviso pubblico viene messo a disposizione dei cittadini nell’arco dell’anno, perlopiù a partire dalla primavera: ogni territorio ha i suoi tempi e le sue regole, anche se nella sostanza i bandi seguono una linea comune.
In linea generale, per ottenere il bonus affitto 2020 erogato dai comuni i cittadini devono presentare i seguenti requisiti:
- avere la cittadinanza italiana o di uno Stato UE, o anche essere in possesso di regolare titolo di soggiorno;
- residenza anagrafica nel comune che pubblica il bando e nell’immobile per il quale si richiede il contributo per il sostegno alla locazione;
- essere titolari di contratto di locazione ad uso abitativo regolarmente registrato, ad esclusione dei contratti stipulati per gli immobili di lusso;
- essere in regola con il pagamento del canone di locazione;
- rispettare la soglia ISEE, 14.000 euro a Roma e 16500 euro a Firenze, considerare il valore di incidenza dell’affitto e gli altri requisiti reddituali stabiliti dal comune;
- non beneficiare di altri sostegni finalizzati al pagamento del canone di locazione da parte della Regione di riferimento, enti locali, associazioni, fondazioni o altri organismi.
Inoltre tutti i componenti del nucleo familiare devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
- non essere titolari di diritti di proprietà, usufrutto, uso ed abitazione su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare nell’ambito territoriale di riferimento, la regola si applica a tutti i componenti familiari;
- non essere assegnatari di alloggi e di edilizia agevolata convenzionata.
Ogni ente richiede ai cittadini una documentazione dettagliata come prova dei requisiti dichiarati.
Da Bari a Torino, passando per Roma, per il 2019 il contributo ammontava intorno ai 3.000 euro all’anno. Per conoscere il valore del beneficio,i requisiti e le modalità di accesso al bonus affitto 2020 più nello specifico è necessario far riferimento alle regole indicate nell’avviso pubblico del comune di residenza.
Ogni ente territoriale, inoltre, può prevedere specifiche agevolazioni per alcune categorie di cittadini.
Bonus affitto 2020 e le agevolazioni per luce, acqua e gas: il reddito di cittadinanza a sostegno delle spese per la casa
Anche andando oltre il territorio di residenza, ci sono strumenti di sostegno per le spese della casa: il reddito di cittadinanza è uno di questi.
I beneficiari percepiscono un assegno mensile che è il risultato di due voci:
- un’integrazione al reddito, fino a 500 euro per i nuclei familiari composti da una sola persona;
- un contributo per l’affitto, fino a un massimo di 280 euro per i nuclei familiari composti da una sola persona. Valori che vanno riparametrati sulla basa della scala di equivalenza.
Al contributo per l’affitto devono aggiungersi, poi, i bonus sociali: agevolazioni sui costi di luce, gas e acqua.
Le regole da applicare sono le seguenti:
- se la soglia ISEE è superiore a 8.265 euro, hanno diritto ad accedere al bonus elettrico e gas;
- entro la soglia ISEE di 8.265 euro, possono richiedere anche il bonus per la fornitura idrica.
Bonus affitto 2020, le detrazioni Irpef: i requisiti da rispettare
Ma il bonus affitto 2020 ha anche un’altra veste: i titolari di contratti di locazione relativi all’abitazione principale possono fruire del rimborso Irpef, nel rispetto di specifici limiti d’importo e in relazione a particolari condizioni.
Con la dichiarazione dei redditi è possibile beneficiare della detrazione Irpef relativamente all’affitto dell’abitazione principale, con limiti d’importo differenziati in base al reddito dichiarato.
Il vantaggi maggiori sono per i giovani in affitto fino a 30 anni e per lavoratori e studenti fuori sede.
Di seguito una sintesi dei soggetti che possono beneficiare delle detrazioni Irpef, dei limiti di reddito e del valore del rimborso.
Tipologia | Requisiti di redditi | Valore del rimborso |
---|---|---|
Detrazione affitto abitazione principale | reddito complessivo fino a 15.493,71 | 300 euro |
Detrazione affitto abitazione principale | reddito complessivo tra 15.493,71 e 30.987,41 euro | 150 euro |
Giovani di età tra i 20 e i 30 anni | reddito complessivo fino a 15.493,71 euro | 991,60 euro |
Alloggi locati con cedolare secca | reddito complessivo fino a 15.493,71 | 495,80 euro |
Alloggi locati con cedolare secca | reddito complessivo tra 15.493,71 e 30.987,41 euro | 247,90 euro |
Lavoratori dipendenti fuori sede | reddito complessivo fino a 15.493,71 | 991,60 euro |
Lavoratori dipendenti fuori sede | reddito complessivo tra 15.493,71 e 30.987,41 euro | 495,80 euro |
Gli studenti universitari fuori sede titolari di contratto di locazione hanno diritto a richiedere la detrazione pari al 19% dell’importo sostenuto nel limite totale di 2.633 euro. L’agevolazione, inoltre, è concessa a patto che è l’università presso cui lo studente è iscritto disti almeno 100 Km dal comune di residenza.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus affitto 2020: come funziona il contributo e quali sono i requisiti