È la rappresentazione dei beni intangibili una delle peculiarità del bilancio delle società di calcio: dal loro valore di caricamento fino all'ammortamento nel corso degli anni, soffermiamoci sulla rappresentazione dei calciatori tra le immobilizzazioni immateriali
Nella serata della sfida stellare tra Jude Bellngham e Lamine Yamal, che ci faranno certamente divertire nella finale di Euro 2024 tra Inghilterra e Spagna, proviamo a pensare un attimo quanto valgono questi calciatori nel mercato delle stelle del calcio mondiale. Sicuramente tanto, tantissimo...
Negli ultimi anni effettivamente si sente sempre più spesso parlare del bilancio delle società di calcio e sono sempre di più gli appassionati di sport interessati a capire come funzionano e quali sono gli elementi che condizionano le scelte economiche delle diverse squadre.
Il bilancio delle società di calcio si caratterizza per l’elevato valore assunto dai beni intangibili, ovvero i calciatori o meglio: sul valore dei diritti derivanti dalle loro prestazioni.
I cartellini dei giocatori di proprietà rappresentano, infatti, una delle voci preponderanti dello Stato Patrimoniale, documento obbligatorio che le società sono tenute ad approvare ogni anno insieme al conto economico, al rendiconto finanziario e alla nota integrativa.
Nei bilanci delle squadre di calcio, il valore dei calciatori viene indicato nel prospetto di attività e passività della società nello Stato Patrimoniale ed è ricompreso tra le immobilizzazioni immateriali ad utilità pluriennale.
Addentriamoci di seguito nella materia per capire quali sono gli elementi alla base della formazione del bilancio di una società calcistica e per analizzare come viene determinato il valore di un calciatore all’interno dello Stato Patrimoniale.
Il bilancio delle società di calcio: il valore dei calciatori tra le rappresentazioni intangibili
Partiamo dalla classificazione dei calciatori all’interno del bilancio d’esercizio delle squadre di calcio.
Come abbiamo accennato nell’introduzione, i calciatori sono considerati a livello contabile delle immobilizzazioni immateriali della società, il cui valore viene indicato tra le attività o passività dello Stato Patrimoniale.
Guardando alla definizione fornita dal Codice Civile all’articolo 2424 bis, si evince quindi che il calciatore, in quanto immobilizzazione, è un elemento facente parte del patrimonio della società destinato ad essere utilizzato durevolmente.
Le immobilizzazioni immateriali sono una particolare categoria di tali tipologie di beni patrimoniali, ed in merito alla loro indicazione all’interno del bilancio d’esercizio si applicano le indicazioni contenute nell’OIC 24 o nello IAS38.
Il principio contabile nazionale OIC 24 individua come immobilizzazioni immateriali quelle che presentano i seguenti requisiti:
- assenza di tangibilità;
- sostenimento effettivo di costi;
- utilità pluriennale.
Lo IAS 38 considera invece i seguenti requisiti per l’iscrizione delle immobilizzazioni immateriali:
- intangibilità;
- deve trattarsi di risorse controllate dall’azienda;
- risultato di operazioni svolte in passato;
- dalle quali sono attesi futuri benefici economici;
- tali benefici sono misurabili attendibilmente.
In ambedue i casi, si tratta di requisiti caratterizzanti del valore dei calciatori, che rientrano quindi a pieno titolo tra le rappresentazioni intangibili ed immateriali della società.
Il bilancio delle squadre di calcio: il valore dei calciatori nello Stato Patrimoniale
In quanto immobilizzazioni immateriali, i calciatori dovranno essere indicati nel bilancio delle squadre di calcio all’interno della lettera B) dello schema di Stato Patrimoniale.
Nello specifico, nell’attivo dello Stato Patrimoniale sarà indicata la voce “diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori”.
Si tratta di una posta attiva del patrimonio a carattere pluriennale in quanto il valore della prestazione del calciatore porterà ad un vantaggio per la società duraturo nel tempo.
Certo, il valore dei calciatori è molto variabile nel tempo, sia in funzione delle prestazioni che di eventi esterni (si pensi ad eventuali conseguenze negative derivanti da un infortunio oppure da un calo di rendimento generale rispetto al rendimento medio precedente che aveva determinato il valore di acquisto del calciatore considerato).
A livello contabile, l’ammortamento del costo del calciatore all’interno del patrimonio della società sarà dilatato nel tempo, considerandone per l’appunto l’utilizzo pluriennale.
Secondo quanto disposto dall’articolo 2426 del Codice Civile, sarà possibile ammortizzare il costo in ogni esercizio, a partire da quello di tesseramento, in quote costanti per l’intera durata del contratto.
Facciamo quindi un esempio per capire come cambia il valore di un calciatore negli anni considerando la quota annuale di ammortamento.
La squadra X ha siglato un contratto di 5 anni, dal 2024 al 2029, con il giocatore Y acquistato per un importo pari a 10 milioni di euro. Per calcolare l’ammortamento annuale, bisognerà dividere l’importo sostenuto per il cartellino per gli anni di contratto.
Nel primo anno l’ammortamento sarà quindi di 2 milioni di euro, 4 milioni nel secondo anno, 6 nel terzo e via discorrendo.
Il valore del bene assunto al netto dell’ammortamento previsto sarà quindi calcolato in bilancio in relazione agli anni di utilizzo dello stesso.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Il bilancio delle società di calcio: il valore dei calciatori tra gli “intangibili”