Avvisi Lipe in arrivo per il secondo trimestre 2024

Francesco Oliva - Comunicazioni IVA e spesometro

L'Agenzia delle Entrate sta inviando gli avvisi relative alle LIPE del secondo trimestre, attenzione però alle date di verifica dei versamenti

Avvisi Lipe in arrivo per il secondo trimestre 2024

L’Agenzia delle Entrate sta inviando gli avvisi telematici relativi alle comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA, le cd Lipe, relative al secondo trimestre 2024.

Si tratta cioè di avvisi relativi alle comunicazioni delle liquidazioni IVA dei mesi di aprile, maggio e giugno di quest’anno per i contribuenti IVA mensili, oppure relativi al secondo trimestre nel suo complesso per i contribuenti IVA trimestrali.

Nello specifico, l’Agenzia delle Entrate informa i contribuenti titolari di partita IVA, dichiarando di aver riscontrato una possibile anomalia nel versamento dell’IVA dovuta in base alla comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA relativa al II trimestre 2024. In particolare, a fronte di un’imposta complessivamente dovuta pari a a quanto indicato nel rigo VP14 col. 1, per il medesimo periodo risultano effettuati versamenti con il modello F24 di importo inferiore.

Se, effettivamente, i versamenti non sono stati eseguiti, è possibile regolarizzare le violazioni avvalendosi del ravvedimento operoso (art. 13 del d.lgs. n. 472 del 1997), pagando l’imposta dovuta, i relativi interessi legali e la sanzione per tardivo versamento (art. 13 del d.lgs. n. 471 del 1997), in misura ridotta.

Se si provvederà tempestivamente, prosegue l’Agenzia nella Sua comunicazione, si eviterà di pagare le maggiori sanzioni che saranno applicate a seguito del controllo automatizzato effettuato ai sensi dell’art. 54-bis del d.P.R. n. 633 del 1972.

L’amministrazione finanziaria invita quindi i contribuenti:

  • a verificare i versamenti effettuati;
  • a utilizzare il servizio CIVIS, disponibile nella sezione “Servizi” del sito www.agenziaentrate.gov.it qualora i pagamenti eventualmente mancanti siano stati eseguiti indicando un codice tributo e/o un anno di riferimento errati.

Attenzione però ad un aspetto fondamentale: in questi avvisi telematici l’Agenzia delle Entrate considera solo i versamenti eseguiti fino al 1° ottobre 2024.

Di conseguenza:

Qualora il contribuente titolare di partita iva abbia correttamente versato l’importo dell’IVA con ravvedimento eseguito tra il 2 ottobre scorso e la data di ricezione dell’avviso, tale versamento non sarà considerato in questa comunicazione e, quindi, l’avviso medesimo sarà da considerarsi privo di effetti

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