Assegno unico, è obbligatorio presentare il modello ISEE per beneficiarne? Un focus sulle regole previste dal sistema attuale sul fronte di domanda e importo spettante
Assegno unico, è obbligatorio presentare il modello ISEE per poterne beneficiare?
Specifichiamo fin da subito che non è obbligatorio presentare l’ISEE per ricevere l’assegno unico.
Attenzione però: presentare e aggiornare ogni anno il modello ISEE è fondamentale ai fini del calcolo del corretto importo mensile erogato dall’INPS.
Assegno unico, l’ISEE è obbligatorio? Regole e istruzioni
Uno dei dubbi più frequenti per le famiglie che presentano domanda di assegno unico riguarda le regole relative alla presentazione del modello ISEE.
Come abbiamo già specificato in apertura, fare o rinnovare l’ISEE non è obbligatorio per ricevere l’assegno unico, tuttavia la mancanza di tale valore incide sul calcolo dell’importo.
L’assegno unico universale è un sostegno economico destinato alle famiglie con figli a carico fino al ventunesimo anno di età.
L’importo erogato viene stabilito in base al valore ISEE di ciascun nucleo.
In particolare, per il 2024 è prevista un’agevolazione pari a un massimo di 199,40 euro per figlio minore in caso di ISEE fino a 17.090, valore che scende all’importo minimo di 57 euro per figlio in assenza di ISEE o con valore pari o superiore a 45.574,96 euro.
Oltre all’indicatore di situazione economica equivalente, influiscono sul calcolo del valore della prestazione anche il numero di figli a carico, la loro età e le eventuali maggiorazioni riconosciute.
Il sistema attuale prevede quindi che per la corretta valutazione della somma spettante e la sua successiva erogazione, una volta scaduto il modello ISEE a fine anno questo venga aggiornato da ogni famiglia entro il 28 febbraio.
In questo modo, già a partire dal mese successivo, è possibile ricevere l’assegno unico con l’importo aggiornato.
In caso non si riuscisse a presentare la DSU per tempo, è possibile attestare l’ISEE entro il 30 giugno per ricevere tutti gli arretrati delle mensilità precedenti.
Come precedentemente spiegato, la prestazione è in ogni caso garantita anche ai nuclei familiari che non presentano l’ISEE che tuttavia, diversamente dagli altri, ricevono l’importo minimo di 57 euro a figlio.
Assegno unico: ISEE obbligatorio in vista della Manovra 2025
Negli ultimi giorni l’assegno unico è al centro della discussione, nell’ambito delle misure attese con la Manovra 2025.
Per contrastare la denatalità e supportare le famiglie che ne hanno più bisogno, infatti, il Governo sta pensando di apportare importanti modifiche all’agevolazione.
Per quel che riguarda l’assegno unico e universale, è entrata in campo l’ipotesi di modificare anche le regole relative al riconoscimento della prestazioni e una delle ipotesi principali consiste nell’obbligatorietà del modello ISEE per beneficiarne.
Dal punto di vista pratico, dal 2025 in assenza di ISEE potrebbe quindi far venir meno il diritto all’assegno unico anche nel suo importo minimo di 57 euro mensili.
Di conseguenza, per beneficiare dell’agevolazione diventerebbe obbligatorio presentare ed aggiornare il modello ISEE ogni anno.
L’attuazione di tale modifica nella Manovra 2025 permetterebbe di incrementare gli aiuti ai nuclei familiari che lo necessitano, innalzando il tetto della mensilità garantita.
Si tratta in ogni caso di una modifica sulla quale la discussione è ancora in corso ed è solo alle battute iniziali.
Secondo i dati INPS pubblicati il 17 settembre 2024, nei primi sette mesi dell’anno sono stati erogati alle famiglie assegni per 11,5 miliardi di euro. Il numero di figli per cui viene erogato l’assegno unico in assenza di ISEE è pari a 1,9 milioni, una platea importante che impone quindi di valutare con cura ogni intervento di restrizione o limitazione.
Per il momento non ci sono quindi certezze e per saperne di più bisognerà attendere la Manovra 2025.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Assegno unico, l’ISEE è obbligatorio?