Cosa succede se nel nucleo che percepisce l'assegno di inclusione è presente un minore in obbligo scolastico, ma l'adulto è esonerato dalla sottoscrizione del Patto di inclusione sociale? La risposta nelle FAQ del Ministero del Lavoro
Per fruire dell’Assegno di inclusione, anche i soggetti esonerati sono obbligati alla conferma ogni 90 giorni se nel nucleo familiare è presente un minorenne.
La sottoscrizione del patto di inclusione è infatti necessaria per monitorare l’adempimento dell’obbligo scolastico del minore.
I chiarimenti sugli obblighi di conferma per beneficiari nelle FAQ del Ministero del Lavoro, aggiornate al 20 maggio scorso.
Assegno di inclusione: in presenza di minore obbligo di conferma anche per i soggetti esonerati
Nessuna deroga sui controlli previsti per la fruizione dell’Assegno di inclusione se nel nucleo familiare è presente un minorenne.
È quanto chiarito dal Ministero del lavoro, nelle FAQ aggiornate al 20 maggio scorso, con la risposta a un quesito relativo agli obblighi di conferma per i beneficiari.
All’interno di una risposta si legge infatti:
“Almeno un componente adulto, infatti, è tenuto a sottoscrivere il PaIS (Patto di inclusione sociale) per assicurare il monitoraggio dell’adempimento dell’obbligo scolastico da parte dei componenti minorenni.”
La sottoscrizione del patto d’inclusione prevede l’obbligo di recarsi ogni 90 giorni presso i servizi sociali.
Tale adempimento è previsto anche per i soggetti esonerati esonerati:
- i soggetti di età superiore ai 60 anni;
- le persone con disabilità.
L’unica eccezione riguarda i casi in cui l’unico componente adulto del nucleo è inserito in percorsi di protezione o vittima di violenza.
In tal caso, sarà cura dei servizi sociali individuare, all’interno del patto, delle specifiche modalità di monitoraggio dell’obbligo scolastico senza bisogno di conferma ogni tre mesi.
Assegno di inclusione: i passaggi per fruire del beneficio
Dopo aver presentato apposita domanda, per fruire dell’assegno di inclusione è necessario effettuare l’iscrizione al SIISL, sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa e sottoscrivere un PAD, patto di attivazione digitale.
Tutti i componenti del nucleo familiare devono poi recarsi, entro i 120 giorni successivi all’attivazione, presso i servizi sociali.
Durante questo primo appuntamento viene definito il tipo di percorso per la famiglia:
- percorso attivazione lavorativa;
- percorso di inclusione sociale, che prevede la sottoscrizione del PaIS.
Per mantenere il beneficio, il componente che ha sottoscritto il patto è sempre tenuto a presentarsi alle convocazioni dei servizi ogni 3 mesi per aggiornare la propria posizione.
In caso di mancata presentazione, il beneficio economico è sospeso. Sono previste specifiche deroghe alla presentazione per la conferma ma non si applicano nel caso in cui all’interno del nucleo familiare sia presente un minorenne.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Assegno di inclusione: in presenza di minori, obbligo di conferma anche per gli esonerati