Nella risposta inserita nelle FAQ delle Entrate vengono fornite le istruzioni per la compensazione con F24 del credito relativo alle eccedenze del versamento dell'imposta sostitutiva della rivalutazione del TFR
L’Agenzia delle Entrate fornisce le indicazioni da seguire per l’utilizzo in compensazione tramite modello F24 del credito relativo alle eccedenze del versamento dell’imposta sostitutiva della rivalutazione del TFR.
Le istruzioni arrivano nella risposta del 9 ottobre, inserita nelle FAQ.
Nel modello F24 devono essere indicati gli appositi codici tributo e non è necessaria la presentazione del modello 770 da cui emerge il credito, né l’apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione.
TFR, le istruzioni per la compensazione: i codici tributo da inserire nel modello F24
Nella risposta del 9 ottobre, inserita nelle FAQ, l’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni da seguire per l’utilizzo in compensazione del credito derivante dalle eccedenze di versamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR.
Le indicazioni sono indirizzate ai sostituti d’imposta, i quali dovranno inserire i seguenti codici tributo:
- 1627, per chi utilizza il modello F24;
- 155E nel caso di utilizzo del modello F24 EP.
Tali codici permettono di compensare le somme in questione.
In caso di errori, l’Agenzia delle Entrate specifica quanto di seguito riportato:
In caso di errata indicazione del codice tributo, può essere richiesta la correzione tramite il servizio telematico CIVIS.
Se viene indicato un codice tributo differente da quelli indicati dall’Amministrazione finanziaria, per regolare la situazione è necessario utilizzare il servizio CIVIS.
Per l’accesso è necessaria la registrazione ai servizi telematici, attraverso l’apposita procedura indicata sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
TFR: per la compensazione non sono necessari il modello 770 e il visto di conformità
La risposta dell’Agenzia delle Entrate, inserita nelle FAQ, fornisce chiarimenti anche sugli eventuali ulteriori adempimenti per la compensazione del credito d’imposta che deriva dalle eccedenze di versamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del trattamento di fine rapporto.
Come chiarito dall’Amministrazione finanziaria, le operazioni non rappresentano compensazioni di tipo orizzontale o esterno.
Di conseguenza non sono richieste:
- la presentazione preventiva del modello 770 da cui emerge il credito;
- l’apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione.
Per la compensazione sarà quindi necessario l’utilizzo del modello F24, nel quale devono essere indicati i codici tributo specificati nella risposta dell’Agenzia delle Entrate.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: TFR: regole per la compensazione del credito dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione