Studenti universitari, tutte le agevolazioni dalle tasse alle spese per l’affitto

Anna Maria D’Andrea - Tasse scolastiche

In vista dell’avvio del nuovo anno accademico, quali sono le agevolazioni riconosciute agli studenti universitari? Dall’esonero dal versamento delle tasse alle misure a sostegno delle spese per l’affitto, una disamina delle principali misure in campo per il diritto allo studio

Studenti universitari, tutte le agevolazioni dalle tasse alle spese per l'affitto

Gli studenti universitari hanno diritto a specifiche agevolazioni, introdotte nel corso degli anni ai fini del diritto allo studio.

I mesi estivi rappresentano da sempre il periodo in cui è necessario finalizzare la scelta del percorso universitario da seguire dopo la maturità.

Una scelta che si lega alle future ambizioni lavorative dei più giovani, ma che comporta anche la necessità di sostenere dei costi non indifferenti, soprattutto se si pensa agli studenti fuori sede che, oltre alle somme da versare per l’iscrizione all’università, devono farsi carico delle spese per l’affitto.

La normativa in materia di diritto allo studio universitario, così come quella fiscale, prevede specifiche agevolazioni per gli studenti, da quelle che esonerano in tutto o in parte dal versamento delle tasse fino ad arrivare al rimborso parziale degli affitti.

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Studenti universitari, esonero dalle tasse totale o parziale: a chi spetta

Una delle prime agevolazioni sulle quali vale la pena soffermarsi riguarda le tasse universitarie.

Il decreto MUR n. 1014 del 3 agosto 2021 ha fissato i valori di reddito per determinare chi ha diritto all’esenzione totale o parziale dal versamento delle tasse di iscrizione e frequenza.

La normativa nazionale prevede una no tax area, ossia una soglia di esonero totale delle tasse universitarie, per gli studenti che appartengono a nuclei familiari con ISEE fino a 22.000 euro.

L’esenzione spetta in misura parziale fino alla soglia di 30.000 euro ed è strutturata sempre tenendo come parametro di riferimento l’ISEE del nucleo familiare.

In particolare, l’esenzione parziale dal contributo annuale è così strutturata:

  • ISEE da 22.000 a 24.000 euro: 80 per cento;
  • ISEE da 24.000 a 26.000: 50 per cento;
  • ISEE da 26.000 a 28.000: 25 per cento;
  • ISEE da 28.000 a 30.000: 10 per cento.

Per un quadro più puntuale delle agevolazioni spettanti si consiglia in ogni caso di far riferimento a quanto previsto dal proprio Ateneo. Le singole università possono infatti prevedere soglie più alte per l’accesso all’esonero totale o per l’esenzione parziale, sempre graduando i benefici in base alla situazione economica dello studente.

Come recentemente chiarito dal Dipartimento per la Disabilità, ulteriori interventi di esonero sono previsti per gli studenti con invalidità superiore al 66 per cento, senza la necessità di rispettare particolari condizioni sul fronte dell’ISEE familiare.

Dal punto di vista operativo, l’esonero viene applicato previa presentazione dell’ISEE universitario e sui tempi da rispettare è bene rivolgersi alla segreteria dell’università prescelta.

Studenti universitari fuori sede, rimborso dell’affitto fino a 500 euro

Anche il Fisco sostiene chi sceglie di studiare, con la possibilità di portare in detrazione l’affitto pagato per frequentare un’università lontana dalla propria abitazione.

Gli studenti universitari fuori sede hanno infatti diritto al rimborso di una quota dell’affitto corrisposto, pari al 19 per cento. Condizione per beneficiarne è la frequenza di un corso di laurea in un’università distante almeno 100 chilometri rispetto al Comune di residenza e, in ogni caso, in una Provincia diversa.

I fuori sede beneficiano della detrazione fiscale del 19 per cento sia in caso di iscrizione ad università pubbliche che private e, ovviamente, qualora intestatari di un contratto di affitto regolarmente registrato.

Dal punto di vista operativo, la detrazione andrà richiesta in dichiarazione dei redditi da parte dello studente o dai genitori che sostengono per suo conto le spese per l’affitto.

Se infatti a pagare l’affitto non è lo studente ma un familiare di cui è fiscalmente a carico (genitore o altri soggetti individuati dall’art. 12, comma 2 del TUIR), saranno questi a dover indicare la spesa nel modello 730.

Esistono però dei limiti sul fronte dell’importo rimborsabile: il limite massimo dell’affitto sul quale si calcolerà lo sconto fiscale del 19 per cento è di 2.633 euro. In pratica, il valore massimo della detrazione spettante sarà pari a circa 500 euro.

Studenti universitari, dalle borse di studio delle Regioni ulteriori agevolazioni

Nella disamina delle misure a tutela del diritto allo studio universitario è necessario evidenziare anche la possibilità di accedere alle borse di studio erogate dalle Regioni.

Presentando domanda secondo tempi e regole previste dai diversi Enti di diritto allo studio, in caso di esito idoneo sarà riconosciuto in automatico l’esonero totale dalle tasse universitarie.

Gli studenti fuori sede possono inoltre richiedere anche un posto letto in una residenza universitaria, a tariffe ridotte.

Anche in questo caso il primo parametro considerato ai fini dell’erogazione della borsa di studio è quello reddituale del nucleo familiare: faranno fede i valori ISEE e ISPE, che dovranno risultare inferiori alle soglie previste dal bando di concorso.

Come indicato nel decreto n. 318 del Ministero dell’Università, per l’anno accademico 2024/2025, i valori da considerare sono i seguenti:

  • limite massimo ISEE: 27.726,79 euro;
  • limite massimo ISPE: 60.275,66 euro.

Sul fronte degli importi delle borse di studio, nella tabella di seguito riportata sono contenuti i valori spettanti per l’anno accademico in fase di avvio, messi a confonto rispetto a quanto previsto per la scorsa annualità.

StudentiValore 2023Valore 2024
studenti fuori sede 6.656,52 euro 7.015,97 euro
studenti pendolari 3.889,99 euro 4.100,05 euro
studenti in sede 2.682,77 euro 2.827,64 euro

Per l’anno accademico 2024/2025, dunque, crescono anche i valori minimi delle borse di studio riconosciute a studenti e studentesse universitarie.

Modello ISEE universitario per l’accesso alle misure di diritto allo studio

Per l’accesso alle prestazioni di diritto allo studio è necessario presentare il modello ISEE universitario.

Con la presentazione della DSU ai fini ISEE lo studente è inquadrato nella specifica fascia prevista dalla propria università ai fini del pagamento delle tasse, ma non solo. L’attestazione è necessaria per l’accesso alle prestazioni di diritto allo studio, tra cui borse di studio e alloggi universitari.

Esiste pertanto una specifica attestazione, ossia il modello ISEE universitario, per il quale sono previste regole particolari in merito all’individuazione del nucleo familiare di riferimento dello studente.

In questo caso, le istruzioni INPS specificano infatti che si considera parte del nucleo familiare di provenienza anche lo studente con residenza anagrafica diversa, si pensi ai fuori sede, e in questo caso ai fini del calcolo ISEE saranno quindi considerati i redditi e i patrimoni di tutti i componenti del nucleo dei genitori.

Al netto di questa regola specifica, non cambiano le indicazioni di riferimento per la richiesta del modello ISEE universitario, per il quale sarà possibile rivolgersi ad un CAF, ad un professionista, o in alternativa si può procedere autonomamente online accedendo al sito dell’INPS.

Ai fini della compilazione della DSU, il documento sul quale è calcolato il valore ISEE, è necessario essere in possesso dei dati relativi al nucleo familiare, ai patrimoni e ai redditi percepiti che, per quel che riguarda l’attestazione 2024, dovranno essere relativi al periodo d’imposta 2022.

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