Approvata la riforma degli istituti tecnici e professionali. Nasce la nuova filiera formativa tecnologico-professionale con la creazione di un’unica offerta di istruzione, 4 anni di istituto tecnico più 2 di ITS Academy. Nel DDL anche la stretta sul voto in condotta, con il 6 in pagella si viene rimandati a settembre, dal 5 in giù scatta la bocciatura
Arriva il nuovo modello 4+2 per la formazione tecnico-professionale con la realizzazione di una apposita filiera collegata agli ITS Academy, i percorsi post diploma.
Si tratta della novità principale del nuovo DDL scuola approvato ieri dal Consiglio dei Ministri.
Un’unica offerta formativa per gli studenti che potranno, in via sperimentale dal prossimo anno scolastico, concludere il percorso di studi dell’istituto tecnico in 4 anni per poi proseguire con un altro biennio negli ITS Academy.
Inoltre, torna il voto in condotta alle medie, che, come nei licei, farà media e in caso di insufficienza porterà alla bocciatura.
Scuola: il Consiglio dei Ministri approva la riforma degli istituti tecnici, ecco il nuovo modello 4+2
Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 18 settembre 2023, oltre alle modifiche al codice della strada ha approvato il disegno di legge che riforma l’istruzione tecnica-professionale.
Nello specifico, il DDL prevede a partire dal prossimo anno scolastico, l’istituzione di una filiera formativa tecnologico-professionale, costituita dai percorsi sperimentali del secondo ciclo di istruzione, dai percorsi formativi degli ITS Academy, da quelli di istruzione e formazione professionale e da quelli di istruzione e formazione tecnica superiore.
In questo modo, si prevede la creazione di un’unica offerta di istruzione e formazione con diverse novità, a partire dalla possibilità di concludere il percorso di studi tecnico-professionali in quattro anni.
Come si legge nel comunicato stampa rilasciato a margine del CdM, gli studenti in possesso di un diploma professionale conseguito a seguito di un percorso di durata almeno quadriennale potranno iscriversi direttamente ai percorsi ITS Academy (cioè gli Istituti professionalizzanti post-diploma), a seguito di validazione Invalsi, secondo la formula 4+2. Gli stessi studenti, inoltre, potranno sostenere l’esame di maturità senza dover prima superare l’esame preliminare.
Ci sarà un ampliamento delle ore di laboratorio e delle discipline professionalizzanti, ma non a discapito del conseguimento delle competenze dal pinto di vista del profilo educativo, culturale e professionale dell’indirizzo di studi.
Il decreto, poi, prevede la realizzazione di campus a cui potranno aderire anche i licei, le università, gli istituti AFAM, e anche altri soggetti pubblici o privati. All’interno sono assicurati passaggi orizzontali e verticali tra i percorsi.
“Oggi l’istruzione tecnica e professionale diventa finalmente un canale di serie A, in grado di garantire agli studenti una formazione che valorizzi i talenti e le potenzialità di ognuno e sia spendibile nel mondo del lavoro, garantendo competitività al nostro sistema produttivo.”
Questo il commento del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, come si legge nel comunicato stampa del 18 settembre.
DDL scuola: torna il voto in condotta anche alle medie, con il 6 rimandati a settembre
Oltre all’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale, il nuovo DDL prevede anche la revisione della disciplina di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti, il cosiddetto voto in condotta.
A questo proposito, il voto in condotta torna anche alle medie, dopo l’abolizione nel 2017. Il testo decreta che nella scuola secondaria di primo grado la valutazione debba essere espressa in decimi.
In caso di voto in condotta insufficiente, sotto il 6, il consiglio di classe delibererà la bocciatura o la non ammissione all’esame di Stato.
Per la scuola secondaria di secondo grado, i licei, con il 6 in condotta lo studente sarà rimandato a settembre in educazione civica e dovrà svolgere un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale. Anche in questo caso, con un voto insufficiente scatta la bocciatura o la non ammissione alla maturità.
Una riforma, quella del voto in condotta, che come sottolineato dal Ministro Valditara:
“responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti.”
Inoltre, il massimo dei crediti che fanno media nel voto finale per l’esame spetterà solamente a chi prenderà 9 o 10 in condotta.
Per tutti i dettagli si attende ora la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Scuola: il Consiglio dei Ministri approva la riforma degli istituti tecnici, ecco il nuovo modello 4+2