Dal 2020 entreranno in vigore nuove regole in materia di pignoramento delle pensioni. Vediamo nel dettaglio come funziona il pignoramento e quali assegni potrebbero essere coinvolti.
Le ultime notizie sugli accertamenti per la riscossione dei debiti e sul pignoramento dei conti in arrivo nel 2020 hanno creato molto scompiglio tra i contribuenti, con particolare riferimento ai pensionati.
L’attuale versione della Legge di Bilancio 2020 in fase di discussione prevede, infatti, nuove regole per ciò che concerne il pignoramento dei conti correnti e dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Quindi visto che anche gli assegni previdenziali essere soggetti a pignoramento, è bene chiarire come funzionerà il pignoramento delle pensioni a partire dal 2020 e quali prestazioni potrebbero essere a rischio.
Pignoramento pensioni 2020: come funziona?
I pensionati che hanno un debito con persone terze, possono essere soggetti al pignoramento del loro assegno previdenziale che può avvenire:
- per intervento diretto dell’INPS (erogatore della prestazione);
- o sul conto del debitore.
Grazie alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2020, potrebbe essere più veloce ora procedere al pignoramento delle pensioni.
Questo perché l’articolo 96 della manovra ha introdotto la “Riforma della riscossione degli enti locali”, norma non ancora in vigore, ma che potrebbe diventarlo una volta che la Legge di Bilancio 2020 verrà approvata definitivamente.
Con questa nuova riforma i pensionati che hanno un debito con gli enti locali, non appena riceveranno la richiesta di pagamento delle tasse dovranno farlo in tempi rapidi, onde evitare il pignoramento esecutivo.
Per esempio i pensionati in debito sulle tasse per la casa e su quelle scolastiche, qualora dovesse essere approvata la legge, subiranno una procedura di pignoramento.
Pignoramento pensioni 2020: quali assegni sono a rischio?
Le pensioni che possono essere soggette alla procedura di pignoramento sono quelle che hanno natura assistenziale, ed in particolare:
- l’assegno sociale;
- la pensione di invalidità totale;
- l’indennità di accompagnamento.
Bisogna specificare però che l’Agenzia delle Entrate - Riscossione potrà pignorare solo una certa percentuale dalle pensioni.
Secondo quanto stabilito dalla legge sono pignorabili tutte le pensioni che superano l’importo dell’assegno sociale + il 50% dello stesso importo.
Potranno, quindi, essere pignorati gli importi della pensione che superano i 691,11 euro netti.
Sotto questa cifra, invece, non si potrà procedere con la procedura di pignoramento.
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