Da uno studio approfondito dei dati relativi a quota 100, risulta che i settori più colpiti dalla misura introdotta dal Governo giallo-verde siano quelli concernenti i lavoratori dipendenti e la gestione pubblica.
I settori più colpiti da quota 100 sono quelli che riguardano i lavoratori dipendenti e la gestione pubblica.
Seguono poi gli artigiani e i commercianti ed i lavoratori iscritti ai fondi speciali; risultano invece molto basse le domande pervenute all’INPS da parte degli iscritti alla gestione separata.
Tantissime anche le domande pervenute dal comparto scuola, anche se molte di queste dovranno ancora essere verificate ed approvate dall’INPS.
Si ricorda che quota 100, è stata introdotta dal Governo giallo-verde per consentire ai lavoratori che hanno compiuto 62 anni di età e che hanno versato almeno 38 anni di contributi di andare in pensione anticipata.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono stati i settori più colpiti da quota 100 e per quante domande pervenute dal comparto scuola è già stato accertato il diritto alla pensione.
Pensioni, ultime novità: i settori più colpiti da quota 100
Il Sole 24 Ore ha pubblicato uno studio grazie al quale è stato possibile identificare quali sono stati i settori più colpiti da quota 100.
Al primo posto troviamo i lavoratori iscritti alla gestione lavoratori dipendenti (51.644) e subito dopo quelli iscritti alla gestione pubblica (46.099).
Seguono poi gli artigiani (12.408), i commercianti (11.965) e i lavoratori iscritti ai fondi speciali (7.036). Sono poche, invece, le domande pervenute all’INPS per ciò che concerne gli iscritti alla gestione separata.
Per ciò che concerne il settore privato, invece, nelle banche per ora, sono stati siglati 3 accordi che prevedono 1.680 uscite con quota 100.
Si ricorda che a partire da Agosto 2019 i dipendenti pubblici che, al 31 dicembre 2018, hanno raggiunto i requisiti per beneficiare di quota 100 potranno andare in pensione anticipatamente.
Pensioni, ultime novità: 27.000 le domande pervenute dal comparto scuola
Sono tantissime anche le domande per quota 100 pervenute dal comparto scuola, l’INPS ha infatti ricevuto circa 27.000 istanze al 3 giugno 2019.
Molte di queste però non sono state ancora vagliate dall’Istituto previdenziale e non si sa quindi ancora quale sarà il numero esatto di docenti che a settembre andrà in pensione anticipata.
Quel che è certo è che sono circa 7.544 le domande per le quali è già stato accertato il diritto alla pensione da parte dell’INPS.
Quetse 7.544 domande sono così suddivise:
- 5.875 Docenti
- 1458 ATA
- 123 DS
- 56 Irc
- 32 educatori
I suddetti posti verranno utilizzati per la mobilità, anche se i sindacati hanno chiesto al Miur di utilizzare una parte degli stessi per le immissioni in ruolo dell’anno scolastico 2019/20, ma il Miur ancora non ha dato una risposta.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensioni, ultime novità: ecco i settori più colpiti da quota 100