Il Presidente della Cgil, Maurizio Landini, ha nuovamente espresso la sua opinione negativa su quota 100. I sindacati chiedono al Governo giallo-rosso una vera riforma delle pensioni.
Pensioni, ultime novità: quota 100, come noto, non è ben vista dai sindacati ed in particolare da Maurizio Landini, presidente della Cgil, che ha più volte ribadito che la misura inserita dal Governo giallo-verde non riforma in modo sostanziale il sistema previdenziale e favorisce solo alcune categorie di lavoratori.
È per questo motivo che, con l’insediamento del nuovo Governo, i sindacati sperano in una vera riforma del sistema pensionistico, che consenta ai tutti i contribuenti di lasciare in anticipo il mondo del lavoro senza dover raggiungere l’età pensionabile.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le aspettative dei sindacati e cosa questi si aspettano dalla nuova manovra finanziaria del 2020.
Pensioni, ultime novità: Landini contro quota 100
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, durante la riunione dell’Eurogruppo a Helsinki ha reso noto che quota 100 resterà fino a scadenza ovvero fino al 2021.
Questa notizia non ha entusiasmato i sindacati che come noto, non hanno mai sostenuto e appoggiato la misura introdotta dal Governo giallo-verde per superare la Legge Fornero.
Secondo il Presidente della Cgil, Maurizio Landini, infatti quota 100 avrebbe solo introdotto nuove discriminazioni tra i lavoratori, in quanto per le donne è molto difficile raggiungere il requisito contributivo minimo previsto, 38 anni, per l’accesso a quota 100.
Il motivo per cui il Governo giallo-rosso sembra aver deciso di portare a termine quota 100, pare essere quello di avere scarse risorse da investire nella riforma previdenziale.
Pensioni, ultime novità: le proposte della Cgil al Governo giallo-rosso
In vista della nuova manovra finanziaria del 2020, i sindacati ed in particolare la Cgil hanno proposto al nuovo Governo giallo-rosso di consentire a tutti i lavoratori di andare in pensione una volta compiuti 62 anni di età a prescindere dal requisito contributivo.
Questa è l’idea di Landini per riformare il sistema previdenziale e consentire così ai lavoratori di uscire in anticipo dal mondo del lavoro, senza dover raggiungere l’età pensionabile.
Per quanto ambiziosa sia la proposta della Cgil, sarà difficile che questa si realizzi, poiché questo vorrebbe dire consentire ai lavoratori di andare in pensione con 5 anni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge.
Non ci resta, dunque, che aspettare e vedere cosa deciderà di fare il nuovo Governo nei prossimi mesi e quali misura deciderà di inserire nella nuova manovra finanziaria per riformare il sistema previdenziale.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensioni, ultime novità: la Cgil contro quota 100, meglio pensione a 62 anni per tutti