Pensioni, l'INPS prende tempo sull'adeguamento degli assegni sulla base della nuova IRPEF in vigore dal 1° gennaio 2024. La tassazione sarà adeguata alle novità su aliquote e scaglioni da aprile. Un focus su cosa cambia
Pensioni e IRPEF 2024, si percepiranno solo dal mese di aprile gli effetti dei nuovi scaglioni e delle nuove aliquote introdotte dal 1° gennaio.
La riforma delle regole di tassazione introdotta con l’avvio del nuovo anno non trova spazio nei primi cedolini INPS dell’anno. A confermarlo lo stesso Istituto, con la notizia pubblicata il 22 gennaio 2024.
Sul fronte operativo, l’INPS in qualità di sostituto d’imposta è chiamato ad adeguare i livelli di tassazione delle pensione sulla base delle nuove aliquote IRPEF previste per l’anno in corso.
Si passa da quattro a tre livelli di tassazione, con un beneficio medio che sarà tuttavia contenuto e ammonterà a circa 22 euro al mese.
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Pensioni, gli effetti della nuova IRPEF 2024 da aprile: come cambia la tassazione degli assegni
I pensionati che hanno ricevuto i primi cedolini dell’anno avranno notato che, sul fronte della tassazione degli assegni, nulla è cambiato.
L’INPS continua per il momento ad applicare l’imposta a titolo di ritenuta sulla base di aliquote e scaglioni IRPEF previsti fino alla fine dello scorso anno. Non una svista, ma regole che si applicheranno temporaneamente, nell’attesa di un aggiornamento delle procedure di calcolo della tassazione per l’anno in corso.
A evidenziarlo è stato lo stesso Istituto che, nell’annunciare la pubblicazione del cedolino di febbraio, con la notizia del 22 gennaio 2024 ha sottolineato come la tassazione delle pensioni sarà adeguata alle novità operative dal 1° gennaio dalla mensilità di aprile.
Bisognerà quindi attendere per toccare con mano l’impatto della riforma IRPEF 2024 sulle pensioni. Aprile sarà quindi una data cardine e nella mensilità corrisposta sarà riconosciuto anche il conguaglio riferito alle mensilità precedenti.
L’assegno si presenterà in alcuni casi lievemente più alto rispetto a quelli precedenti, effetto dell’applicazione delle nuove aliquote IRPEF.
IRPEF 2024, come cambia la tassazione delle pensioni e quanto si risparmia
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, l’aliquota IRPEF del 23 per cento si applicherà fino alla soglia di 28.000 euro di reddito, rispetto ai 15.000 euro previsti in via ordinaria.
Questa la novità prevista nell’ambito del primo modulo di riforma delle imposte sui redditi delle persone fisiche. Non cambiano invece gli scaglioni IRPEF 2024 successivi e le relative aliquote, che arrivano fino al 43 per cento per i redditi che superano i 50.000 euro.
Nel dettaglio quindi, a decorrere dal 1° gennaio 2024 l’IRPEF sarà così strutturata anche per i pensionati:
- 23 per cento per i redditi fino a 28.000 euro;
- 35 per cento per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
- 43 per cento per i redditi che superano 50.000 euro.
Dall’accorpamento delle prime due aliquote IRPEF deriverà un vantaggio, in termini di minore imposta dovuta, pari ad un massimo di 260 euro. Ovviamente, il tutto andrà calibrato tenuto conto del proprio reddito di riferimento.
Nulla cambierà per i redditi fino a 15.000 euro, già precedentemente tassati con l’aliquota del 23 per cento. Il guadagno partirà quindi dalle soglie reddituali immediatamente superiori al primo scaglione e arriva fino a circa 22 euro al mese in caso di redditi pari o superiori a 28.000 euro.
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