Si è tenuto oggi, 7 ottobre 2019, l'incontro tra i sindacati e il Governo per discutere le proposte del Governo sul tema delle pensioni. Ecco tutto quello che c'è da sapere.
Oggi, 7 ottobre 2019, si terrà l’incontro tra i sindacati ed il Governo giallo-rosso per discutere di Quota 100 e delle altre misure che saranno inserite in manovra per riformare il sistema previdenziale.
I sindacati chiederanno al Governo una svolta a partire da un intervento sul cuneo fiscale e a nuovi interventi per superare la legge Fornero, visto che la sola quota 100 non può bastare.
ll Segretario della Cgil, Maurizio Landini, chiederà inoltre un taglio netto delle tasse sul lavoro dipendente e sui pensionati.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le richieste dei sindacati e quale proposta ha avanzato il PD per superare Quota 100.
Pensioni, ultime news: incontro tra sindacati e Governo per la riforma previdenziale
Si è tenuto oggi, 7 ottobre 2019, l’incontro tra il Governo e le sigle sindacali di CGIL CISL e UIL.
Maurizio Lanidini, Segretario della Cgil, prima dell’incontro ha chiarito che i sindacati auspicano in un taglio netto delle tasse sul lavoro dipendente e sui pensionati.
Questo perché aumentare il netto in busta paga per i lavoratori e i pensionati vorrebbe dire ridare fiducia, alimentare nuovamente i consumi e far ripartire l’economia.
Inoltre per Landini, bisognerebbe trovare soluzioni efficaci per superare la Legge Fornero, diverse da Quota 100, che secondo il Segretario della Cgil non ha apportato alcuna modifica sostanziale al sistema previdenziale.
Della stessa opinione è Ivan Pedretti che ritiene che di cuneo fiscale si parla solo in relazione ai lavoratori dipendenti, quando i pensionati già oggi pagano più tasse dei lavoratori.
Pensioni, ultime news: possibile una sostituzione di quota 100 con quota 92?
Il Partito Democratico sembra aver trovato una soluzione diversa da Quota 100 per riformare il sistema previdenziale.
In pratica il PD vorrebbe che venisse approvata Quota 92 che consentirebbe ai contribuenti di andare in pensione una volta compiuti 62 anni di età e avendo versato almeno 30 anni di contributi, invece dei 38 di quota 100.
Questa misura si dovrebbe rivolgere ai disoccupati, ai disabili, a chi assiste parenti non autosufficienti, a quanti sono impegnati in attività usuranti o gravose. Una specie di Ape sociale rivolto ad una platea di beneficiari più ampia.
Non ci resta che aspettare e vedere quali proposte in tema previdenziale, il Governo deciderà di inserire nella nuova Legge di Bilancio 2020.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensioni ultime novità: incontro oggi, 7 ottobre, tra i sindacati e il Governo