Partite IVA, sale in via permanente l'aliquota dei contributi INPS dovuti dagli iscritti alla Gestione separata. La novità è contenuta nella bozza della Legge di Bilancio 2024 ed è finalizzata al finanziamento dell'ISCRO, la cassa integrazione per i lavoratori autonomi
Contributi INPS al rialzo per i titolari di partita IVA, ai fini del finanziamento dell’ISCRO.
La bozza della Legge di Bilancio 2024 prevede un nuovo ritocco al valore dei contributi dovuti dagli iscritti alla Gestione Separata INPS, a copertura della cassa integrazione per i lavoratori autonomi che viene resa strutturale.
Già negli scorsi anni i contributi INPS dovuti dai titolari di partita IVA erano aumentati dello 0,51 per cento proprio per finanziare l’ISCRO.
Dal prossimo anno era previsto il ritorno alla misura del 25,72 per cento applicata fino al 2020. Un alleggerimento che però viene sostituito dal nuovo balzello dello 0,35 per cento strutturale dal 1° gennaio 2024.
Partite IVA, nella Legge di Bilancio 2024 l’aumento dei contributi per finanziare l’ISCRO
La bozza della Legge di Bilancio 2024 rende strutturale l’ISCRO, la cassa integrazione per le partite IVA, modificando ed ampliando i requisiti d’accesso.
Tra le novità, si prevede che la possibilità di presentare domanda sarà riconosciuta ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata INPS titolari di reddito non superiore a 12.000 euro nell’anno precedente, rispetto alla soglia di 8.14 euro prevista per il 2023.
La conferma dell’ISCRO e l’estensione della platea dei potenziali beneficiari costerà un totale di 16 milioni di euro per il 2024, fino ad arrivare all’importo massimo di 23,4 milioni a decorrere dal 2033. Questi i valori contenuti nella bozza del disegno di Legge di Bilancio 2024, che prevede che a finanziare la misura siano gli stessi titolari di partita IVA, con un rialzo dei contributi INPS dovuti.
Non è una novità: già per il 2022 e per il 2023, ai fini del finanziamento dell’ISCRO, era stato previsto un ritocco dello 0,51 per cento dell’aliquota prevista per i professionisti iscritti alla Gestione separata.
Contributi INPS per i lavoratori autonomi al 26,07 per cento dal 1° gennaio 2024
Terminato il periodo sperimentale di erogazione dell’ISCRO, dal 1° gennaio 2024 si sarebbe tornati all’aliquota ordinaria pari al 25,72 per cento.
La conferma della cassa integrazione per le partite IVA prevista dalla Legge di Bilancio comporta la necessità di un nuovo adeguamento del valore dei contributi dovuti, che passano quindi al 26,07 per cento. E, in questo caso, il rialzo sarà strutturale, al pari di quanto previsto per la cassa integrazione dei lavoratori autonomi, e quindi non più limitato ad un periodo temporale definito.
È nel dettaglio il comma 13, articolo 31 della bozza messa a disposizione che prevede quanto segue:
“Per far fronte agli oneri derivanti dal comma 12, è disposto un aumento dell’aliquota di cui all’articolo 59, comma 16, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, per i soggetti di cui al comma 2 del presente articolo, pari a 0,35 punti percentuali dall’anno 2024. Il contributo è applicato sul reddito da lavoro autonomo di cui all’articolo 53, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, con gli stessi criteri stabiliti ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, quale risulta dalla relativa dichiarazione annuale dei redditi e dagli accertamenti definitivi.”
A subire il rialzo strutturale dei contributi INPS saranno quindi i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata, gli stessi che, nel rispetto dei requisiti d’accesso, avranno diritto all’ISCRO in caso reddito relativo all’anno precedente alla presentazione della domanda inferiore al 70 per cento della media dei due anni precedenti.
Come per la generalità delle misure previste dal disegno di legge approvato dal Governo, si evidenzia che il percorso della Legge di Bilancio 2024 è appena cominciato. Per le dovute conferme si attende quindi in primo luogo la presentazione del testo definitivo in Parlamento, e poi la fase di discussione che porterà al via libera definitivo entro la fine dell’anno.
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