Il Governo sta cercando di diminuire i costi della manovra e da quanto emerso nelle ultime ore a rimetterci sarà Quota 100: gli stanziamenti previsti saranno ridotti da 6,7 a circa 4,5 - 4,7 miliardi di euro.
La Camera nei giorni scorsi ha votato la fiducia alla Legge di Bilancio 2019 che da domani passerà all’esame del Senato.
Quota 100 e Reddito di cittadinanza, misure cardine della manovra, sono ancora in sospeso visto che, come ribadito più volte dal Governo, i suddetti provvedimenti saranno contenuti in due decreti collegati alla medesima Legge di Bilancio.
Nelle ultime ore però sono emerse importanti novità riguardanti Quota 100, ed in particolare sui costi necessari per attuare tale misura. A quanto sembra, infatti, il Governo avrebbe deciso di ridurre i fondi per la realizzazione di Quota 100 in modo tale da andare incontro alle richieste dell’Unione Europea.
Questa però non è l’unica novità che riguarda il tema delle pensioni, infatti, qualche giorno fa con la pubblicazione della circolare dell’INPS sono stati chiariti i nuovi requisiti necessari per la pensione di vecchiaia e di anzianità.
Novità pensioni 2019: taglio fondi per Quota 100
La Finanziaria presentata dal Governo ha ricevuto la fiducia della Camera e domani, 10 dicembre 2019, la manovra passerà all’esame del Senato.
Il Governo intanto continua a lavorare per trovare una soluzione che gli consenta di andare incontro alle richieste dell’Unione Europea senza apportare però modifiche strutturali alle misure cardine della Legge di Bilancio 2019: Quota 100 e Reddito di cittadinanza.
Sembrerebbe però che l’Esecutivo, per evitare la procedura d’infrazione minacciata dall’Europa, abbia deciso di diminuire i fondi previsti per Quota 100 e di passare così da una spesa complessiva di 6,7 miliardi a circa 4,5 - 4,7 miliardi di euro.
Nella cifra complessiva dei 4,5/4,7 miliardi di euro rientrerebbero anche la proroga dell’Ape Sociale e di Opzione Donna.
Bisogna considerare comunque, che nel biennio successivo, la spesa dovrebbe essere più alta e potrebbe assorbire una porzione delle risorse inutilizzate per il reddito di cittadinanza.
Novità pensioni 2019: nuovi requisiti per pensione di vecchiaia e di anzianità
In attesa di capire quando e come sarà attuata la riforma del Governo giallo-verde per superare la Legge Fornero, l’INPS qualche giorno fa ha chiarito quali saranno i nuovi requisiti per beneficiare della pensione di vecchiaia e di anzianità.
L’Istituto previdenziale ha spiegato che a partire dal 1° Gennaio 2019 ci sarà un incremento dell’età pensionabile visto l’aumento delle aspettative di vita rilevato dall’Istat.
Ecco i nuovo requisiti che a partire dal 2019 dovranno essere rispettati per uscire anticipatamente dal mondo del lavoro:
- pensione di vecchiaia: da 66 anni a 7 mesi a 67 anni per tutti. L’anzianità contributiva richiesta sarà sempre pari a 20 anni;
- pensione di vecchiaia contributiva: da 70 anni e 7 mesi a 71 anni di età. L’anzianità contributiva sarà sempre di 5 anni;
- pensione anticipata contributiva: da 63 anni e 7 mesi di età a 64 anni. L’anzianità contributiva resta pari a 20 anni;
- pensione anticipata uomini: da 42 anni e 10 mesi a 43 anni e 3 mesi;
- pensione anticipata donne: da 41 anni e 10 mesi si passerà a 42 anni e 3 mesi;
- pensione anticipata lavoratori precoci (Quota 41) passa da 41 anni a 41 anni e 5 mesi di anzianità contributiva.
I suddetti requisiti comporteranno alcuni cambiamenti per l’Ape volontaria che grazie ai nuovi requisiti non potrà essere utilizzata prima del compimento dei 63 anni e 3 mesi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Novità pensioni: diminuiscono i fondi per Quota 100