Limite contanti a 5.000 euro dal 1° gennaio 2023 e nuovo bonus POS fino a 50 euro per le spese sostenute dagli esercenti: queste alcune delle novità previste dalla bozza del decreto Aiuti quater. Il testo è atteso oggi 10 novembre in Consiglio dei Ministri.
Limite contanti a 5.000 euro e in parallelo un incentivo per i pagamenti con POS riconosciuto agli esercenti.
Il decreto Aiuti quater entra nel vivo delle misure annunciate dal Governo Meloni e dalla bozza in circolazione arriva la modifica alle regole in materia di pagamenti con denaro contante, per evitare la stretta prevista dal 1° gennaio 2023.
Non scenderà a 1.000 euro la soglia per i pagamenti cash, ma sarà più che raddoppiata rispetto a quanto previsto ad oggi: si passerà da 2.000 a 5.000 euro.
Queste le novità in attesa di conferma con l’approvazione del testo del decreto Aiuti quater, atteso al tavolo del Consiglio dei Ministri di oggi 10 novembre 2022.
Limite contanti a 5.000 euro nel 2023 e bonus POS fino a 50 euro: novità nel DL Aiuti quater
Non 10.000 euro come auspicato da alcuni ma la metà: la soglia per i pagamenti in contanti sarà portata verosimilmente a 5.000 euro dal 1° gennaio 2023, questo è almeno quanto previsto dalla bozza del decreto Aiuti quater in circolazione.
Le conferme arriveranno dopo il via libera al testo definitivo atteso in Consiglio dei Ministri oggi 10 novembre, ma le ultime notizie aiutano a fare il punto delle novità in fase di limatura.
Sul limite ai contanti si interverrà sulle soglie modificate dal decreto legge n. 124/2019, che all’articolo 18, ha previsto la riduzione della soglia da 2.000 a 1.000 euro a partire dal 1° gennaio 2023.
Ad essere modificato sarebbe quindi ancora una volta quanto disposto dall’articolo 49 del decreto legislativo n. 231/2007, cancellando la stretta prevista dal prossimo anno e portando a 5.000 euro la soglia massima per i pagamenti in contante. Una novità che si affianca alla previsione di un nuovo bonus per gli esercenti volto ad incentivare i pagamenti con POS.
Periodo temporale | Limite pagamento contanti |
---|---|
1° gennaio 2002 - 25 dicembre 2002 | 10.329,14 euro |
26 dicembre 2002 - 29 aprile 2008 | 12.500 euro |
30 aprile 2008 - 24 giugno 2008 | 4.999,99 euro |
25 giugno 2008 - 30 maggio 2010 | 12.499,99 euro |
31 maggio 2010 - 30 agosto 2011 | 4.999,99 euro |
31 agosto 2011 - 5 dicembre 2011 | 2.499,99 euro |
6 dicembre 2011 - 31 dicembre 2015 | 999,99 euro |
1° gennaio 2016 - 30 giugno 2020 | 2,999,99 euro |
1° luglio 2020 - 31 dicembre 2022 | 1.999 euro |
Dal 1° gennaio 2023 (novità DL Aiuti quater) | da 999,99 euro a 4.999,99 euro |
Bonus POS fino a 50 euro per gli esercenti: cosa prevede la bozza del decreto Aiuti quater
Al tetto più alto per i pagamenti in contanti dovrebbe affiancarsi un bonus specifico per i pagamenti con POS.
Stando a quanto previsto dalla bozza del decreto Aiuti quater, ad averne diritto sarebbero i soggetti passivi IVA obbligati alla memorizzazione e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri in relazione alle spese sostenute nel 2023.
Il bonus POS riconosciuto per l’adeguamento dei registratori di cassa telematici sarebbe pari al 100 per cento della spesa sostenuta, per un massimo di 50 euro.
Si va quindi verso l’introduzione di un nuovo credito d’imposta da utilizzare in compensazione e, dal punto di vista operativo, fruibile a partire dalla prima liquidazione periodica IVA successiva al mese di registrazione della relativa fattura.
Per le dovute conferme si resta in attesa del testo definitivo del nuovo decreto legge da parte del Consiglio dei Ministri.
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