Forze armate e pensioni anticipate 2017: requisiti quota 41

Diego Denora - Forze armate

Requisiti per accedere a pensione anticipata da maggio 2017 toccano lavoratori precoci, lavori usuranti o pericolosi godono di sconto di 10 mesi con Quota 41 da Legge Bilancio 2017. Nessun requisito per forze armate, leggi perché.

Forze armate e pensioni anticipate 2017: requisiti quota 41

Dal 1° maggio 2017 si potrà andare in pensione anticipata grazie alla Quota 41, cioè con 41 anni di contributi versati a prescindere dall’età anagrafica del lavoratore. Questa è la novità contenuta nella Legge di Bilancio 2017, la quale cerca di risolvere alcuni problemi della Legge Fornero relativi alle pensioni e definisce progetti e iniziative del prossimo anno. Eppure sembra che le forze armate non posseggano i requisiti necessari ad accedere alle nuove iniziative della riforma pensionistica.

Lo sconto di 10 mesi previsto dalla normativa, infatti, sarà valido sia per gli uomini che per le donne e stabilirà nuove regole per i lavoratori precoci, cioè coloro che hanno intrapreso l’attività lavorativa prima dei 19 anni, ma anche per i lavori usuranti e i lavori rischiosi o difficoltosi; per cui non sembra riferirsi ai militari.

Vediamo quali categorie e quali requisiti occorrono per beneficiare dello sconto.

Accesso alla Quota 41

Tutti i soggetti con 41 anni di contributi con inizio dell’attività lavorativa precedente al diciannovesimo anno di età e con almeno 12 mesi effettivi di lavoro, anche non continuativi, possono accedere allo sconto di 10 mesi per la pensione. Tuttavia, devono possedere anche altri requisiti, tra questi, l’anzianità contributiva cioè essere stati compresi nel cosiddetto sistema previdenziale misto al 31 dicembre 1995.

Le categorie lavorative che beneficiano della novità apportata dalla Legge di Stabilità 2017 si configurano per alcuni profili di tutela, quindi solo per alcune di esse. Vediamo quali sono:

  • disoccupati per licenziamento, dimissioni o risoluzione consensuale e che abbiano concluso la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno 3 mesi;
  • assistono da almeno 6 mesi un coniuge o un parente entro il primo grado con handicap o con dichiarata invalidità civile compresa e superiore al 74%;
  • lavoratori dipendenti che svolgono da almeno 6 anni in via continuativa un lavoro rischioso o difficoltoso e tra questi sono compresi operai manovratori di gru, del settore estrattivo, conciatori e altre categorie che saranno definite a breve con ulteriore decreto legislativo;
  • lavoratori impiegati in attività usuranti come previsto dall’art. 1, comma 1-3, Decreto Legislativo 67 del 21/04/2011, perciò impiegati di processi produttivi in serie, conducenti di veicoli non inferiori a 9 posti, lavoratori notturni di entrambe le tipologie precedenti;

Forze dell’ordine e pensione anticipata

Riguardo alle forze dell’ordine, la Quota 41 sembra non applicarsi, mancherebbero le compatibilità con i requisiti esposti: la cosiddetta Legge Fornero sembra aver colpito in modo diverso i suddetti lavoratori statali e proprio per loro sarebbero state previste misure diverse.

Anche l’APE, una modalità di prestito pensionistico, non è idonea per le forze armate, poiché occorre avere 63 anni compiuti e molti dipendenti militari hanno già maturato la pensione, data la soglia anagrafica. Stessa cosa per Ape social, cui difficilmente può corrispondere il lavoro militare. Attendiamo ulteriori sviluppi.

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