Esame di Stato avvocato 2024: istruzioni, requisiti e modalità di svolgimento

Francesco Rodorigo - Avvocati

Come si diventa avvocati nel 2024? La guida all’esame di Stato per i praticanti e le ultime novità sullo svolgimento delle prove

Esame di Stato avvocato 2024: istruzioni, requisiti e modalità di svolgimento

Per diventare avvocati non è sufficiente conseguire una laurea in giurisprudenza.

Per poter esercitare la professione è necessario essere iscritti all’albo professionale dopo aver superato con successo l’esame di Stato.

In questa guida le istruzioni da seguire per poter accedere alle prove d’esame e le novità in vigore nel 2024.

Esame di Stato avvocato: laurea e praticantato

Prima di focalizzare l’attenzione sull’esame di Stato è necessario premettere che il superamento delle prove è solamente uno dei passaggi da seguire per poter esercitare la professione.

Gli aspiranti avvocati, infatti, per prima cosa devono frequentare corsi universitari, di durata non inferiore a 4 anni, ed ottenere la laurea in giurisprudenza.

Ma non è tutto. Per poter arrivare a sostenere l’esame è necessario aver effettuato con successo un periodo di praticantato, detto pratica forense, che ha una durata di 18 mesi e nel rispetto dei criteri indicati nei commi da 40 a 45 della legge n. 247 del 2012 che disciplina l’ordinamento della professione forense.

Solo dopo aver concluso il periodo di pratica forense sarà possibile accedere all’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato. Al superamento delle prove sarà possibile inviare la domanda di iscrizione all’albo al Consiglio dell’Ordine di riferimento.

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Esame di Stato avvocato: la disciplina emergenziale e le novità per il 2024

La normativa che disciplina lo svolgimento dell’esame di Stato per diventare avvocato è stata oggetto di diverse modifiche negli ultimi anni, a causa della pandemia da Covid che ha portato all’introduzione di una disciplina emergenziale, che per alcuni aspetti è tuttora in vigore.

Le disposizioni relative all’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato sono contenute nella già citata legge n. 247 del 2012.

Nel 2021, però, il decreto legge n. 31 ha introdotto una nuova disciplina che ha previsto lo svolgimento di due prove orali, anziché tre prove scritte e una orale.

Questa modalità di svolgimento è stato confermata di anno in anno fino al 2023, quando l’articolo 4-quater del DL n. 51/2023, nel prorogare la disciplina speciale, ha previsto lo svolgimento di una prova scritta e di una orale.

Arrivando al 2024, il decreto Milleproroghe (articolo 11, comma 6-quinquies del DL n. 215/2023) ha confermato anche per l’anno in corso la disciplina emergenziale nelle modalità individuate dall’articolo 4-quater del DL n. 51/2023.

Inoltre, sempre il decreto Milleproroghe 2024 (articolo 11, comma 6-quater) ha previsto l’ulteriore differimento al 2025 dell’entrata in vigore delle disposizioni previste all’articolo 49 della legge n. 247 del 2012 per cui le prove scritte possono essere svolte solamente con l’ausilio di codici senza commenti o annotazioni.

Dal 2025, quindi, in assenza di ulteriori rinvii si tornerà alle tre prove scritte e alla prova orale.

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Esame di Stato avvocato 2024: la domanda di ammissione

A definire i tempi per la presentazione delle domande di ammissione all’esame di Stato, così come le date in cui saranno svolte le prove, è un apposito decreto del Ministero della Giustizia che solitamente viene emanato intorno al mese di agosto.

Per poter partecipare alle prove d’esame è necessario, quindi, inviare un’apposita domanda per via telematica, seguendo le modalità indicate nel bando.

Per la sessione 2023, l’invio della domanda da parte dei candidati è avvenuto tramite il sito del Ministero della Giustizia, sezione “Strumenti/Concorsi, esami, assunzioni”, dove previo accesso tramite SPID, CIE o CNS hanno dovuto inserire tutti i dati richiesti.

In fase di domanda gli aspiranti avvocati devono procedere al pagamento della tassa di iscrizione e devono indicare il Consiglio dell’Ordine degli avvocati, tra quelli compresi nel distretto della Corte di appello a cui è diretta la domanda, che ha certificato, o certificherà, lo svolgimento della pratica forense.

Sempre in fase di domanda è possibile esprimere l’opzione per le materie di esame a scelta.

I candidati con disabilità, poi, devono indicare l’ausilio necessario, l’eventuale necessità di tempi aggiuntivi e produrre la relativa documentazione sanitaria.

Possono presentare la domanda di ammissione all’esame di abilitazione esclusivamente coloro che abbiano completato, o che intendono farlo, la pratica forense entro il giorno indicato nel bando del Ministero.

La richiesta va inviata entro il termine di scadenza del bando. Si intende trasmessa quando il sistema genera la ricevuta con il codice identificativo e il codice a barre, che è messa a disposizione del candidato nella propria area riservata. In assenza di ricevuta la domanda si considera come non inviata.

Per la sessione 2023 i candidati hanno avuto tempo fino all’11 novembre per inviare la domanda. La prova scritta si è svolta il 12 dicembre.

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Esame di Stato avvocato 2024: come si svolgono le prove

Le disposizioni relative allo svolgimento delle prove d’esame, come detto sono quelle previste dall’articolo 4-quater del decreto legge n. 51/2023, che come detto, sono state confermate anche per l’anno in corso dal decreto Milleproroghe 2024.

Anche per la sessione 2024, quindi, l’esame di Stato per l’esercizio della professione di avvocato si articola in una prova scritta e in una prova orale.

La prova scritta si basa sui temi formulati dal Ministero della Giustizia e consiste nella redazione di un atto giudiziario, per verificare le conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale, su un quesito proposto in materia scelta dal candidato tra:

  • diritto;
  • diritto penale;
  • diritto amministrativo.

La prova scritta è valutata da ogni componente della sottocommissione d’esame che può assegnare fino a 10 punti di merito. Sono ammessi alla prova orale i candidati che ottengono almeno 18 punti. I candidati avranno 7 ore di tempo a disposizione per l’elaborato.

La prova orale, invece, si articola in tre fasi:

  • esame e discussione di una questione pratico-applicativa, nella forma della soluzione di un caso, che postuli conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale, in materia scelta preventivamente dal candidato tra:
    • diritto civile;
    • diritto penale;
    • diritto amministrativo.
  • discussione di brevi questioni che dimostrino le capacità argomentative e di analisi giuridica del candidato relative a tre materie, di cui una di diritto processuale, scelte preventivamente dal candidato tra le seguenti:
    • diritto civile
    • diritto penale
    • diritto amministrativo
    • diritto processuale civile
    • diritto processuale penale.
  • dimostrazione di conoscenza dell’ordinamento forense e dei diritti e doveri dell’avvocato.

La durata complessiva della prova orale è di circa un’ora e mezza. Sono giudicati idonei i candidati che nella prova orale ottengono un punteggio complessivo di almeno 105 punti e un punteggio non inferiore a 18 punti in ciascuna delle materie.

La prova scritta e la prova orale, come detto, si svolgono secondo le modalità stabilite con apposito decreto del Ministero della Giustizia. Si attende la pubblicazione del bando per la sessione 2024.

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