Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri, 10 ottobre 2019, il decreto scuola dando così il via libera per l'assunzione di 24.000 docenti precari. Ecco tutto quello che c'è da sapere.
Il Consiglio dei Ministri, il 10 ottobre 2019, ha approvato il Decreto scuola consentendo così di stabilizzare circa 24.000 docenti precari.
Questa però non è l’unica novità inserita nel suddetto decreto, infatti, ci sono anche altre importanti iniziative in materia d’istruzione che riguardano in particolare l’uscita di un concorso riservato ai DSGA (i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi) facenti funzione.
Non solo, con l’approvazione del Decreto scuola, il Consiglio dei Ministri ha anche deciso di eliminare le disposizioni per la rilevazione biometrica degli accessi e degli orari di servizio per il personale ATA e di semplificare l’internalizzazione dei servizi di pulizia delle scuole.
Ma vediamo nel dettaglio quali misure sono state inserite nel Decreto Scuola, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri.
Decreto scuola: al via all’assunzione di 24.000 docenti precari
Il Decreto scuola approvato nella seduta di ieri dal Consiglio dei Ministri autorizza il MIUR a bandire un concorso straordinario abilitante per l’assunzione di almeno 24.000 docenti nella scuola secondaria statale di I e II grado per il prossimo anno scolastico (il 2020/2021).
Il decreto legge accoglie così l’accordo raggiunto nei giorni scorsi dal Ministro Fioramonti con i sindacati.
Il concorso sarà riservato a tutti gli insegnanti con un’anzianità pregressa di servizio di almeno 3 anni e di cui uno nella classe di concorso per la quale affrontano la selezione.
Per l’idoneità gli aspiranti docenti dovranno ottenere una votazione minima di sette decimi in una prova scritta computer based.
Coloro che vinceranno saranno ammessi a sostenere un anno di prova che sarà “rinforzato” con una formazione universitaria mirata per 24 crediti formativi universitari.
Decreto scuola: eliminate le rilevazioni biometriche
L’articolo 3 del Decreto scuola abroga le disposizioni per la rilevazione biometrica degli accessi e degli orari di servizio per il personale ATA (ausiliario, tecnico e amministrativo) e per i dirigenti scolastici prevista dalla legge 56 del 2019.
Il provvedimento inoltre interviene sulla possibilità di garantire agevolazioni per gli scuolabus per le famiglie meno abbienti: consente ai Comuni di erogare gratuitamente il servizio di trasporto scolastico, purché sia rispettato l’equilibrio di bilancio complessivo.
Inoltre il decreto scuola ha stabilito che i nuovi dirigenti scolastici saranno assunti con concorsi più snelli. Il Consiglio dei Ministri ha anche autorizzato l’assunzione a tempo determinato di 59 nuovi dirigenti tecnici (gli ispettori scolastici) per porre rimedio alla carenza di questi anni nelle more di un nuovo concorso per la selezione a tempo indeterminato, che sarà bandito quanto prima.
Validità delle abilitazioni scientifiche nazionali: si passa da sei a nove anni
Il decreto scuola ha aumentato da sei a nove anni il periodo di validità delle abilitazioni scientifiche nazionali.
Inoltre è stata prevista l’esenzione per gli Atenei e le istituzioni di Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) dall’obbligo di ricorrere al MEPA (Mercato elettronico della pubblica amministrazione) per l’acquisto di beni e servizi destinati alla ricerca. La disposizione consentirà maggiore qualità e risparmi di spesa.
Il Decreto scuola ha infine stabilito che gli assistenti amministrativi che per almeno 3 anni hanno svolto le funzioni di DSGA potranno partecipare a un concorso riservato.
I vincitori saranno immessi in ruolo in subordine a quelli del concorso ordinario in svolgimento.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Decreto scuola: via libera del Consiglio dei Ministri al testo Fioramonti