Cybersicurezza, AssoSoftware: “Gap da colmare anche a livello legislativo”

Francesco Rodorigo - Pubblica Amministrazione

Per favorire la sicurezza informatica non basta l'obbligo di segnalare eventuali fughe di dati, serve una cultura della cybersicurezza. A questo proposito AssoSoftware sta collaborando con il Garante della Privacy per creare un Codice di Condotta dedicato ai produttori di software

Cybersicurezza, AssoSoftware: “Gap da colmare anche a livello legislativo”

Negli ultimi anni sono aumentati i cyber attacchi ai danni di PA e aziende e secondo AssoSoftware c’è bisogno di porre la giusta attenzione alla sicurezza informatica.

Come precisato dal Presidente dell’associazione di Confindustria che riunisce i produttori italiani di software, misure come l’obbligo per le PA di segnalare eventuali fughe di dati vanno nella giusta direzione ma c’è bisogno anche di una cultura della cybersicurezza, un gap che andrebbe colmato anche a livello legislativo.

AssoSoftware ha annunciato di star lavorando, insieme al Garante della Privacy, a un Codice di Condotta dedicato ai produttori di software che sia compliant alla normativa sul GDPR e sulla sicurezza informatica.

Cybersicurezza, AssoSoftware: “Gap da colmare anche a livello legislativo”

Quella della cybersecurity, cioè della sicurezza informatica, è un tema sempre più al centro del dibattito sulla scena pubblica e politica e che sicuramente deve essere affrontato in modo corretto ed efficace.

A sottolinearlo è anche Pierfrancesco Angeleri, presidente di AssoSoftware, l’associazione di Confindustria che riunisce i produttori italiani di software.

“Negli ultimi anni sono aumentati i cyber attacchi ai danni di PA e aziende - secondo il rapporto Clusit 2024 in Italia sono in aumento, 65 per cento in più rispetto al 2022 - e benché oggi nel nostro Paese si senta spesso parlare di reti, innovazione e infrastrutture digitali, non si riesce tuttavia a porre la giusta attenzione sulla cybersecurity.”

Questo un estratto dalla memoria consegnata alle Commissioni Attività produttive e Affari Costituzionali della Camera sullo schema di Decreto Legislativo che recepisce la Direttiva NIS2, come si legge nel comunicato stampa diffuso il 23 luglio 2024.

Non è sufficiente l’obbligo di segnalare eventuali fughe di dati per le pubbliche amministrazione, continua Angeleri, serve una cultura della cybersicurezza, un gap che andrebbe colmato anche a livello legislativo.

“Bene, come affermato dal Sottosegretario Mantovano anche a seguito del caso Crowdstrike, l’obbligo delle PA di segnalare eventuali fughe di dati, tuttavia in Italia il problema nasce da una mancanza di cultura della cybersicurezza: secondo un recente sondaggio compiuto tra gli associati è risultato come le aziende clienti che effettuano - almeno una volta l’anno - un momento interno di formazione sul tema siano poche (12%), mentre la stragrande maggioranza (75%) lascia la responsabilità di effettuarla in autoformazione ai collaboratori.”

A questo proposito, ha annunciato Angeleri, AssoSoftware sta collaborando con il Garante della Privacy con l’obiettivo di realizzare un Codice di Condotta dedicato ai produttori di software per far sì che i software siano compliant alla normativa GDPR e a quella sulla Cybersicurezza già in fase di sviluppo.

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