CCNL Sanità 2019-2021, firmato il rinnovo per dirigenti medici, veterinari, sanitari e delle professioni sanitarie. Tra le novità l'aumento della retribuzione pari a 288 euro al mese, la regolamentazione dello smart working e non solo. Il testo del nuovo contratto e un focus delle modifiche previste
CCNL Sanità 2019-2021, firmato il testo definitivo del rinnovo.
La firma tra ARAN e sindacati è arrivata il 23 gennaio 2024 e la novità rientra nell’ambito della complessa stagione di rinnovi contrattuali previsti per i dipendenti pubblici.
Il rinnovo del contratto interessa nel caso specifico dirigenti medici, veterinari, sanitari e delle professioni sanitarie. Si tratta di un totale di circa 134.600 operatori del settore, per i quali una delle novità principali contenute nel testo del CCNL è rappresentata dall’aumento della retribuzione pari a 288 euro al mese.
Due le novità assolute sul fronte del trattamento economico che caratterizzano il contratto: l’indennità di specificità sanitaria e quella di pronto soccorso.
Nel testo del CCNL viene inoltre regolamentato lo smart working e arrivano nuove tutele anche sul fronte dell’orario settimanale di lavoro.
CCNL Sanità 2019-2021, dall’aumento di 288 euro allo smart working: le novità nel testo
È stata “complessa” la trattativa per il rinnovo del CCNL Sanità relativo al triennio 2019-2021.
Questo quanto evidenziato dall’ARAN con il comunicato stampa che annuncia la firma del nuovo contratto che si applicherà a dirigenti medici, veterinari, sanitari e delle professioni sanitarie, e che arriva dopo la notizia di pochi giorni prima dell’intesa raggiunto sul fronte della stagione di rinnovi attesa da quest’anno.
Quello dei rinnovi dei contratti statali è quindi un cantiere in corso di definizione, per il quale arrivano i primi punti fermi per i dirigenti dell’area sanitaria.
Il testo del CCNL Sanità 2019-2021 contiene numerose novità per medici e non solo. Quella che ha avuto il maggior eco è sicuramente l’aumento della retribuzione, pari a circa 288 euro al mese, corrispondente al 4,5 per cento, al quale si aggiungono le risorse previse da ulteriori disposizioni di legge.
Non si tratta dell’unica modifica che impatterà sulle buste paga.
Due le novità assolute sul fronte del trattamento economico previste dal contratto e poste in evidenza dall’ARAN:
- la nuova indennità di specificità sanitaria: per i profili diversi da quello medico e veterinario, finalizzata al progressivo allineamento alla indennità già in godimento per medici e veterinari;
- la nuova indennità di pronto soccorso: per tutti i dirigenti che operano presso i servizi di pronto soccorso al fine di riconoscere il maggior disagio provato dal personale operante in tali servizi.
Aumentano inoltre gli importi dell’indennità di specificità medico veterinaria, così come la retribuzione fissa di posizione, l’indennità di direzione di struttura complessa, la clausola di garanzia e l’indennità UPG.
Il CCNL Sanità firmato il 23 gennaio 2024 non interviene però solo sul fronte economico, ma anche su ulteriori aspetti che riguardano più in generale le condizioni di lavoro.
Trova spazio una regolamentazione specifica dello smart working, con la possibilità di prevedere un’organizzazione del lavoro mista:
“alternando giornate di lavoro in parte all’interno dei locali dell’Azienda o Ente e giornate di lavoro all’esterno di questi, senza una postazione fissa e predefinita, entro i limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale”
Di seguito si allega il testo del CCNL Sanità 2019-2021 in formato pdf:
- CCNL Sanità 2019-2021: il testo del contratto definitivo firmato da sindacati e ARAN
- Scarica il testo del contratto di dirigenti medici, veterinari, sanitari e delle professioni sanitarie dell’Area dirigenziale della Sanità
CCNL Sanità, le novità sull’orario di lavoro e sulle tutele per i dirigenti medici
Diverse le modifiche introdotte sul fronte contrattuale, anche tenuto conto delle novità normative intercorse negli anni.
Così come riportato dall’ARAN, nel testo del CCNL Sanità 2019-2021:
“è stata riformulata in modo completo la parte che riguarda le relazioni sindacali, ponendo particolare attenzione sulla tematica dell’informazione, sia preventiva che consuntiva, nonché sulle materie di confronto (aziendale e regionale); sono state modificate le regole e i limiti su pronta disponibilità e guardia finalizzando tali modifiche a garantire migliori condizioni di lavoro; sono state poi attuate modifiche normative concernenti misure sulla salute e sicurezza del lavoro.”
Aumentano le tutele per i dirigenti e, tra le modifiche, spicca l’introduzione del diritto al riconoscimento delle ore in più lavorate e l’obbligo di recupero. Nell’ambito dell’orario di lavoro quindi viene regolamentato l’impegno che eccede le 38 ore settimanali, considerando anche quelle dedicate a formazione e aggiornamento professionale.
Si interviene inoltre sulla valorizzazione della carriera e per i dirigenti con almeno 5 anni di anzianità viene reso più esigibile il diritto all’incarico per tutti i dirigenti, con tempi certi e procedure semplificate.
A cambiare anche il periodo di prova e le regole in caso di sostituzione per assenza, impedimento, malattia o cessazione.
Anche per i dirigenti della sanità debutta inoltre una specifica disciplina per il lavoro agile e da remoto e, così come stabilito dal CCNL, sarà l’Azienda o l’Ente a individuare le attività che potranno essere svolte in smart working.
Esclusi in ogni caso i lavori in turno e quelli per i quali è necessario l’uso di strumenti o documenti che non possono essere “remotizzabili”, ovvero le attività ispettive, di polizia giudiziaria ovvero le attività che per l’erogazione della prestazione necessitano della presenza fisica del dirigente.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: CCNL Sanità 2019-2021, dall’aumento di 288 euro allo smart working: le novità nel testo