Rinnovi e conferme dei bonus per il 2023, stabilizzazione di alcune misure e semplificazione delle modalità di fruizione dei benefici. Sono questi i punti salienti del documento del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei consulenti per il lavoro presentato nel corso dell'audizione in Senato
Aumento degli importi dei bonus carburante non tassabili. Rifinanziamento delle agevolazioni casa under 36 per i prossimi anni. Conferma dell’innalzamento del limite di esenzione dei fringe benefit anche per il 2023.
E ancora, l’estensione a tutto il territorio nazionale del sisma bonus e la semplificazione dell’ecobonus con l’individuazione di un’unica percentuale di detrazione.
Sono solo alcune delle proposte contenute nella relazione presentata dal Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro nel corso dell’audizione svoltasi nel pomeriggio di martedì - 24 gennaio 2023 - presso la Sesta Commissione Finanze e Tesoro del Senato.
Il focus dei consulenti del lavoro si è concentrato principalmente sull’ampio e articolato sistema dei crediti d’imposta e dei bonus fiscali, proponendo azioni migliorative volte ad ampliare gli effetti positivi su imprese e famiglie e a semplificare le procedure di fruizione.
È stata proposta la proroga di strumenti ritenuti propedeutici ai processi d’innovazione e sviluppo delle imprese come, ad esempio, il credito d’imposta Formazione 4.0, per il quale è stata richiesta la stabilizzazione della misura.
Chiesto anche il rinnovo di un’altra misura per il periodo d’imposta 2023, ovvero, quella che riguarda l’aumento del limite di esenzione dei “fringe benefit”.
Fringe Benfit, bonus carburante, agevolazioni per l’acquisto della prima casa: tutti gli incentivi da potenziare e rinnovare nel 2023
Sotto la lente d’ingrandimento dei consulenti del lavoro finiscono i bonus fiscali destinati alle famiglie e alle imprese. All’attenzione della Commissione Finanze e Tesoro del Senato una serie di proposte che puntano a semplificare la fruizione delle agevolazioni e ad ampliare e/o riproporre anche per il 2023 alcune misure specifiche.
Tra i bonus analizzati dai consulenti ci sono:
- Bonus carburante: bonus erogato dai datori di lavoro privati ai propri dipendenti a fronte dell’aumento della spesa per i carburanti;
- Agevolazioni casa under 36: agevolazioni fiscali per acquisto prima casa, tra cui l’esenzione pagamento imposta di registro, ipotecaria e catastale e il riconoscimento di un credito d’imposta pari all’IVA corrisposta al venditore;
- Fringe Benefit: rimborsi erogati ai lavoratori dipendenti per il pagamento delle utenze domestiche relative all’acqua, all’energia elettrica e al gas;
- Credito d’imposta per la mobilità sostenibile.
Per il bonus carburante viene valutata favorevolmente l’estensione della misura per tutto il 2023 e, nel caso in cui la crisi dei prezzi delle materie prime energetiche dovesse prolungarsi ulteriormente, nel documento si propone anche d’innalzare il limite massimo non tassabile dei buoni riconosciuti ai dipendenti.
Stessa ratio anche per la proposta di estendere l’innalzamento del limite di esenzione dei fringe benefit anche per l’anno d’imposta 2023, confermando il limite di 3 mila euro (soglia di non concorrenza alla formazione del reddito di lavoro).
Viene proposto anche il rifinanziamento per gli anni a venire delle agevolazioni sull’acquisto della prima casa da parte dei giovani con meno di 36 anni.
Si propone, infine, di prevedere nuovi stanziamenti di risorse per riproporre e potenziare i bonus per l’acquisto di mezzi di mobilità sostenibile.
Sisma bonus ed ecobonus, le modifiche suggerite dai consulenti del lavoro
Per altre misure legate alle agevolazioni edilizie, come il Sisma bonus e l’Ecobonus sono state avanzate proposte di miglioramento e semplificazione.
Per quanto concerne il sisma bonus, si propone l’estensione della misura a tutto il territorio nazionale, indipendentemente dalla classificazione delle aree di rischio, così da ampliare la possibile platea di beneficiari così da prevedere per ogni edificio ubicato sul territorio nazionale la possibilità di accedere all’agevolazione.
Per l’ecobonus si auspica, invece, una semplificazione dei vari bonus edilizi relativi al risparmio energetico con la creazione di un’unica detrazione al 75 per cento su una spesa massima per immobile e per annualità di 100 mila euro.
La proposta: rendere strutturali i crediti d’imposta per le aziende che investono nella formazione e nello sviluppo
Tra le agevolazioni individuate come strategiche per lo sviluppo del Paese e che come tali andrebbero rinnovate e trasformate in misure stabili, ci sono il Credito d’imposta Formazione 4.0 e il Credito d’imposta Ricerca e Sviluppo
La prima misura è rivolta alle aziende che intendono investire nella formazione e nell’aggiornamento del personale dipendente. Scopo della misura, scaduta nel 2022, era quello di sostenere le imprese nel processo di transizione tecnologica e digitale.
Per l’altra misura, invece, si sottolinea come la previsione di aliquote differenti in periodi d’imposta diversi renda complessa l’applicazione della misura e che, quindi, sia necessario un più ampio intervento di unificazione e semplificazione. Si sottolinea anche la necessità di rendere strutturali tali agevolazioni.
Nella tabella le proposte avanzate per ciascuna misura
Misura | Applicazione | Agevolazione | Proposte |
---|---|---|---|
Formazione 4.0 Beneficiari: titolari redditi d’impresa |
Formazione del personale dipendente | Credito d’imposta | Rendere stabile l’agevolazione. |
Credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica Beneficiari: imprese residenti in Italia |
Investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica | Credito d’imposta | Rendere strutturale e uniformare la durata delle agevolazioni. Uniformare il limite massimo degli investimenti per includere le imprese più grandi. |
Di seguito il documento del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus fiscali, fringe benefit e agevolazioni edilizie: la ricetta dei consulenti del lavoro