Scadenze fiscali 2018 e semplificazione: sono questi i due punti affrontati durante il tavolo di confronto tra Agenzia delle Entrate e professionisti. L'obiettivo è evitare caos e nuove proroghe.
Scadenze fiscali 2018 e semplificazione: sono stati questi due dei temi del primo incontro tra Agenzia delle Entrate e categorie dei professionisti.
Grandi assenti i commercialisti, che hanno disertato l’appuntamento al tavolo delle semplificazioni fiscali dell’Agenzia delle Entrate. Una decisione che, al momento, non è stata accompagnata da motivazioni ufficiali ma che potrebbe esser dovuta alla partecipazione dei tributaristi.
Uno scontro dovuto alla presentazione di diverse proposte emendative al DL fiscale tributaristi.
Se tali proposte, attualmente, risultano non esser state approvate o ritirate, non si placa la protesta dei commercialisti.
L’assenza al tavolo delle semplificazioni fiscali è tuttavia - a parere di chi scrive - una grave mancanza dei rappresentanti della categoria, primi tra i professionisti ad essere coinvolti dal caos di scadenze fiscali e proroghe degli ultimi tempi.
E, nonostante l’assenza dei commercialisti, nel primo incontro con l’Agenzia delle Entrate sono stati delineati i primi passi necessari per ridefinire il calendario delle scadenze fiscali, forse già dal 2018.
Al centro del confronto, che ha visto partecipare consulenti del lavoro, tributaristi, Sogei e associazioni in rappresentanza delle imprese, anche lo spesometro 2018 e la fattura elettronica obbligatoria tra privati.
L’obiettivo principale è prevenire la necessità di proroghe in extremis e l’accavallarsi di scadenze fiscali.
Ecco i punti principali del primo tavolo sulla semplificazione con l’Agenzia delle Entrate.
Scadenze fiscali 2018, il piano delle Entrate per evitare nuove proroghe
Al tavolo delle semplificazioni tenutosi a Roma, presso la sede dell’Agenzia delle Entrate, il tema centrale è stato quello delle scadenze fiscali, tenuto conto anche delle novità che entreranno in vigore nel 2018 e in base a quanto previsto dal Decreto Legge fiscale 148/2017.
Se l’obiettivo è la semplificazione fiscale, quello che i professionisti e le imprese più necessitano in questo periodo è di un calendario di scadenze e adempimenti fiscali spalmato in maniera più uniforme nell’anno.
Del resto è stato lo stesso Ruffini a dichiarare che l’Italia, con le sue 210 scadenze fiscali all’anno e le 240 ore che le imprese impiegano per pagare le imposte, ha bisogno di un piano di semplificazione non solo normativa ma anche di linguaggio.
Una serie di problematiche che, mai come nell’ultimo anno, sono balzate agli occhi di contribuenti e intermediari: nuovi adempimenti e scadenze fiscali, il caos proroghe - a volte rese ufficiali a scadenza ormai passata - e numerosi problemi tecnici e procedurali.
Insomma, se il 2017 sarà ricordato come l’anno nero del Fisco italiano, Ruffini, professionisti e imprese sono al lavoro per evitare che la storia si ripeti.
I punti principali dell’incontro sulla semplificazione fiscale sono stati diffusi in un comunicato stampa dell’INT, l’Istituto Nazionale Tributaristi. Al centro il nuovo calendario delle scadenze fiscali 2018, con l’obiettivo di evitare proroghe e accavallamenti di date e adempimenti.
Scadenze fiscali 2018, al via la semplificazione. Spesometro annuale
Il tema delle scadenze fiscali è stato centrale. Agenzia delle Entrate e professionisti seduti al tavolo delle semplificazioni hanno sottolineato la necessità di:
“stabilire un calendario regolare e fermo, che non sia oggetto di continue proroghe, attraverso un ripensamento delle scadenze da “spalmare” su tutto l’anno solare, evitando così una concentrazione di adempimenti nell’ultimo trimestre dell’anno e se possibile (auspicio dell’ADE) pensando ad una anticipazione piuttosto che sempre ad una posticipazione di alcune scadenze.”
Questo è quanto si legge dal comunicato stampa dei Tributaristi, ma non solo.
Al centro delle misure di semplificazione fiscale vi è lo spesometro, anche alla luce delle novità previste dal DL fiscale 148/2017 che lo renderanno semestrale o annuale, con un’importante e necessaria diminuzione dei dati obbligatori da inviare.
Tra le urgenze emerse durante il confronto sulle scadenze fiscali 2018, i professionisti hanno sottolineato l’importanza di un software di controllo preventivo, utile per evitare di commettere errori che, ad oggi, vengono evidenziati soltanto nella ricevuta di invio.
Fatturazione elettronica B2B, le osservazioni di AssoSoftware
L’opinione condivisa tra Agenzia delle Entrate e professionisti è che l’introduzione del sistema di fatturazione elettronica obbligatoria tra privati sarà un passo importante per la semplificazione dell’attuale sistema fiscale e del calendario degli adempimenti.
Tra le richieste condivise vi è la cancellazione di una serie di adempimenti che, con l’introduzione dell’obbligo di fattura elettronica anche tra privati, diventerebbero superflui: comunicazioni Iva trimestrali e spesometro in primis.
Per AssoSoftware è necessario slegare l’invio delle fatture elettroniche dal sistema SDI, anche a fronte delle problematiche legate al suo utilizzo.
A tal proposito si ricorda che l’obbligo di fattura elettronica B2B entrerà in vigore a partire dal 2019.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Scadenze fiscali 2018, il piano delle Entrate per evitare nuove proroghe