Rottamazione cartelle Equitalia 2017: entro domani 7 dicembre bisognerà pagare sia la terza rata che le rate scadute a luglio e settembre 2017. Ecco modalità di pagamento e istruzioni.
Rottamazione cartelle Equitalia: scadenza in vista per i contribuenti che hanno presentato domanda di adesione entro il 21 aprile 2017.
Entro domani, giovedì 7 dicembre 2017, bisognerà pagare sia la terza rata che le rate scadute a luglio e settembre 2017. Una scadenza che, come documentato negli scorsi giorni, è stata oggetto di proroga grazie alle novità introdotte con il Decreto Legge fiscale 148/2017.
Cosa succede a chi non paga? Sebbene con il DL fiscale 2017 sia stata concessa la possibilità di riammissione nel caso di mancato pagamento delle rate di luglio e settembre, la scadenza di domani 7 dicembre 2017 sarà “vincolante”.
Nel caso di mancato pagamento entro la scadenza si decade dalla rottamazione e l’Agenzia delle Entrate Riscossione procederà con il recupero delle somme, senza possibilità di rateazione.
Rottamazione cartelle 2017, terza rata in scadenza giovedì 7 dicembre
La scadenza di domani, giovedì 7 dicembre 2017, riguarderà i contribuenti tenuti a pagare la terza rata della rottamazione delle cartelle ma anche coloro che intendono essere riammessi alla definizione agevolata dei ruoli.
Una novità già trattata negli scorsi giorni ma che oggi, a poche ore dal termine per il pagamento, è bene ricordare: chi aveva presentato domanda di rottamazione delle cartelle Equitalia e non era riuscito a pagare la prima o la seconda rata (quella di luglio e di settembre 2017) potrà regolarizzare la propria posizione pagando l’importo complessivo entro domani.
Quindi, nel caso di mancato pagamento di nessuna delle rate, è data la possibilità di versare in un’unica soluzione ed entro la scadenza di domani sia l’importo dovuto a luglio che a settembre, compresa la terza rata qualora prevista.
Come cambia il calendario dei pagamenti
Anche l’Agenzia delle Entrate Riscossione ricorda che la scadenza per il pagamento delle rate della rottamazione è stata prorogata al 7 dicembre 2017.
Nell’avviso pubblicato sul sito ufficiale viene fatto il riepilogo delle modifiche al calendario dei pagamenti.
Il decreto legge n. 148/2017, convertito con modificazioni dalla Legge n. 172/2017, prevede alcune importanti modifiche al calendario dei pagamenti relativi alla Definizione agevolata 2016.
Innanzitutto, la norma stabilisce che il 7 dicembre 2017 è il termine ultimo per:
- pagare la rata scaduta il 30 novembre, se prevista dal proprio piano di Definizione agevolata;
- regolarizzare la propria situazione, nel caso di mancato o incompleto pagamento delle prime due rate in scadenza a luglio e settembre 2017, versando gli importi dovuti senza ulteriori addebiti.
Inoltre, la Legge n. 172/2017:
- riammette ai benefici previsti dalla Definizione agevolata, senza ulteriori adempimenti, anche chi ha pagato in ritardo le rate in scadenza a luglio e settembre, che potrà quindi proseguire con i pagamenti previsti dal proprio piano;
- posticipa al 31 luglio 2018 la scadenza dell’eventuale quarta rata, inizialmente prevista ad aprile 2018.
- Resta invece invariato il termine per il pagamento della quinta rata in scadenza, ove dovuta, al 30 settembre 2018.
Come pagare le rate della rottamazione cartelle Equitalia
I pagamenti delle rate in scadenza il 7 dicembre 2017 dovranno essere effettuati utilizzando il bollettino RAV riferito alla rata in scadenza ricevuto insieme alla “Comunicazione delle somme dovute”.
Per chi non ha pagato le prime due rate sarà quindi necessario utilizzare i vecchi bollettini.
Il bollettino che riporta l’indicazione della rata in scadenza al 30 aprile 2018, può essere pagato entro il 31 luglio 2018, come previsto dalla Legge n. 172/2017 di conversione del DL fiscale.
Cosa succede a chi non paga
Nel caso di mancato pagamento ovvero di versamento soltanto di una parte dell’importo delle rate, i contribuenti decadono dalla rottamazione delle cartelle Equitalia.
Questo vuol dire che l’Agenzia delle Entrate Riscossione procederà con il recupero delle somme, compresi interessi di mora e sanzioni scontati dalla rottamazione. Le somme già pagate saranno considerate a titolo di acconto e l’importo dovuto non potrà essere rateizzato.
L’AdER ripristinerà quindi il debito a carico del contribuente e potrà riprendere le azioni cautelari ed esecutive previste.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Rottamazione cartelle 2017, terza rata in scadenza: cosa succede a chi non paga?