Quando si beneficia di prestazioni INPS pur non avendone diritto le somme devono essere restituite. Come funziona la procedura?
I cittadini e le cittadine che ricevono prestazioni INPS a sostegno del reddito senza però averne diritto sono tenuti a restituire quanto ottenuto.
L’Istituto mette a disposizione un’apposita procedura per la restituzione delle somme ricevute indebitamente, che si a titolo di NASpI, assegno di inclusione o altre prestazioni.
Come fare per visionare gli indebiti accertati dall’INPS, simulare e attivare online autonomamente un piano di recupero a rate?
Come funziona la restituzione delle prestazioni INPS a sostegno del reddito?
Come evidenziato dall’INPS, in caso di percezione indebita di prestazioni da parte di cittadini e cittadine, ovvero quando si ricevono somme che in realtà non spettano, si attiva una specifica procedura per il recupero e la restituzione di quanto dovuto.
In caso di erogazione di prestazioni non dovute, in tutto o in parte, infatti, l’Istituto ha il diritto di recuperare le somme corrisposte indebitamente.
Le fasi del procedimento amministrativo sono tre.
- verifica da parte dell’INPS della possibilità di effettuare una compensazione cosiddetta impropria;
- invio di una nota di debito al soggetto che ha percepito una prestazione INPS a sostegno del reddito non avendone diritto con la richiesta di restituzione entro 30 giorni;
- dopo 30 giorni, recupero dell’indebito.
La compensazione impropria si verifica nel caso in cui il credito da parte del percettore si riferisca ad arretrati sulla stessa prestazione.
Dopo la verifica, il soggetto interessato riceve una nota dall’INPS che riporta una serie di indicazioni:
- motivazione a base dell’indebito;
- diffida a restituire, in un’unica soluzione, la somma entro 30 giorni dal momento in cui si riceve l’avviso, nei soli casi di dolo, la cifra comprende anche gli interessi legali;
- indicazione secondo cui, in caso di inottemperanza, l’INPS provvede, in linea con la normativa in vigore, al recupero coattivo dei propri crediti avvalendosi anche dell’Agente della riscossione competente.
Trascorsi i 30 giorni senza risultati, l’INPS procede con il recupero dell’indebito. Le azioni di recupero prevedono:
- la compensazione delle somme con crediti che il debitore ha nei confronti dell’INPS;
- la trattenuta delle somme sulle prestazioni di cui il debitore è titolare;
- il pagamento delle somme con avviso di pagamento PagoPA che, su richiesta del debitore, può essere rateizzato entro 30 giorni dalla ricezione della prima notifica di indebito.
Il servizio INPS Visualizzazione indebiti
A questo proposito l’INPS da tempo mette a disposizione dei contribuenti, il servizio “Visualizzazione indebiti”, uno strumento online che consente di:
- approfondire la propria posizione indebita;
- visualizzare le informazioni sulla natura del debito;
- monitorare le informazioni sullo stato di avanzamento del recupero;
- simulare e attivare online un piano di recupero a rate con rimessa in denaro mediante avvisi di pagamento PagoPA.
Possono accedere al servizio i cittadini e le cittadine che hanno ricevuto dall’INPS somme non dovute che derivano da:
- prestazioni pensionistiche;
- prestazioni assistenziali;
- ammortizzatori sociali.
Il servizio è disponibile sul portale istituzionale, accessibile tramite autenticazione con SPID, CIE o CNS, e fornisce agli utenti l’elenco degli indebiti accertati a proprio carico. Su ogni singola pratica, fornisce le seguenti informazioni:
- natura dell’indebito;
- dettagli sulla comunicazione di notifica;
- stato di avanzamento del recupero;
- dettaglio del piano di recupero rateale attivo (qualora sia pensionato con trattenuta su pensione, oppure con rimessa in denaro mensile);
- eventuali altri recuperi effettuati, presenti solo se sono state effettuate compensazioni con crediti vantati;
- cronologia dei principali eventi intercorsi nella gestione della pratica di indebito.
È inoltre possibile simulare, variando l’importo e/o il numero delle rate potenziali, e attivare online autonomamente un piano di recupero rateale con rimessa in denaro mediante avvisi di pagamento pagoPA.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Come funziona la restituzione delle prestazioni INPS a sostegno del reddito?