Al 30 giugno 2024 sono 2,5 milioni i disoccupati presi in carico nell'ambito del programma GOL. Per la maggior parte la partecipazione è legata alla fruizione di un sostegno al reddito
I beneficiari delle misure previste nell’ambito del Programma Gol sono più di 2,5 milioni.
Donne e giovani rappresentano quote importanti del totale dei soggetti presi in carico, i quali per più della metà sono composti da persone in cerca di occupazione soggette a condizionalità, cioè tenuti ad accettare offerte di lavoro o percorsi di politica attiva per non perdere benefici economici.
I dati sono quelli del Monitoraggio GOL fornite dal Ministero del Lavoro e aggiornati al 30 giugno 2024.
Per quanto riguarda nello specifico i percettori dell’assegno di inclusione sono diversi i termini da rispettare, in relazione alla presa in carico presso i servizi sociali e i centri per l’impiego, per non perdere il beneficio.
Programma Gol: 2,5 milioni i disoccupati presi in carico al 30 giugno
Il Ministero del Lavoro ha pubblicato i dati, aggiornati al 30 giugno 2024, relativi al Monitoraggio del Programma GOL, il Programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori.
Sono più di 2,5 milioni i lavoratori e le lavoratrici disoccupate prese in carico nell’ambito del programma, più della metà inserite nel percorso 1, quello dedicato al reinserimento lavorativo.
Il resto si distribuisce tra i percorsi di upskilling (aggiornamento) e il di reskilling (riqualificazione), mentre una piccola parte è indirizzata al percorso di lavoro e inclusione.
Per quanto riguarda le caratteristiche delle persone prese in carico, la componente femminile occupa il 55,5 per cento del totale, mentre il 28,7 per cento è composto da giovani e il 17,2 per cento da adulti con più di 55 anni.
Il Ministero evidenzia, a livello nazionale, un aumento della capacità di coinvolgimento degli utenti nelle attività di politica attiva del lavoro.
Nei confronti del 61,4 per cento delle persone coinvolte, infatti, è stata erogata almeno un’attività oltre all’assessment e al Patto di servizio.
Assegno di inclusione: i termini per la presentazione presso i servizi sociali
Se da un lato il 41,1 per cento delle persone coinvolte nel Programma GOL rientra nelle diverse categorie di disoccupati non soggetti a condizionalità, la maggior parte dei beneficiari delle misure di politica attiva è rappresentata prioritariamente da persone in cerca di occupazione per le quali il diritto a ricevere un ammortizzatore sociale o un sostegno al reddito è condizionato dalla disponibilità ad accettare offerte di lavoro o percorsi di politica attiva, pena la decadenza dal beneficio.
Si tratta in particolare dei disoccupati che hanno fatto domanda di NASpI o DIS-COLL (53,2 per cento) ma anche dei beneficiari delle nuove misure di inclusione sociale e lavorativa: l’assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro. Al 30 giugno sono circa 120.000.
Per quanto riguarda in particolare l’assegno di inclusione, di ricorda che la normativa prevede l’obbligo per i beneficiari di presentarsi presso i servizi sociali per la definizione dei bisogni e la sottoscrizione del PAD, il patto di attivazione digitale entro 120 giorni dalla data di accoglimento della domanda (con o senza esplicita convocazione).
In caso di mancato incontro:
- se c’è stata una convocazione da parte dei servizi sociali e non c’è un giustificato motivo per la mancata presentazione, il nucleo decade dal beneficio.
- se non c’è stata convocazione, il beneficio verrà sospeso a tutto il nucleo dal mese successivo alla scadenza dei 120 giorni.
I componenti del nucleo familiare che risultano attivabili al lavoro, inoltre, hanno 60 giorni di tempo per sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato (PSP) con i centri per l’impiego. In caso di mancata presentazione ai CPI entro tale termine, il beneficio viene sospeso.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Programma Gol: 2,5 milioni i disoccupati presi in carico al 30 giugno