Andrea Di Bari ci racconta come si mettono in connessione capitali e idee
L’analisi dei dati sarà la cifra del futuro ma in alcuni casi, come il mondo della finanza, quel futuro è già presente.
Ne abbiamo parlato con Andrea Di Bari, consulente di Legalis Business Consulting.
Esperto operatore economico finanziario, residente da qualche anno a Malta ma sempre con un occhio attento alle imprese e al mercato italiano, Di Bari ha già colto le possibilità dell’Intelligenza competitiva nel mondo della finanza per creare valori e connessioni.
Come la sua esperienza l’ha condotta fino all’intelligenza competitiva e a Legalis?
“La mia esperienza come operatore economico finanziario mi ha permesso negli anni, grazie a rilevanti collaborazioni e partecipazioni, di sviluppare importanti competenze nel campo dell’intelligenza competitiva e della business intelligence e personali modelli di analisi.
Oggi sono impegnato come consulente in Legalis, una società di consulenza e di advisoring che sta cambiando pelle per trasformarsi in una boutique finanziaria a supporto di privati, fondi di investimenti, società fiduciarie e digestione dei risparmi.
Questa trasformazione sta avvenendo proprio grazie all’intelligenza competitiva di cui sono esperto e che opero con Legalis oltre alle attività finanziarie in proprio con cui supporto i miei clienti, come servizi di consulenza strategica e analisi quantitativa, advisoring e valutazione aziendale.”
Chi si rivolge a Legalis riceve un servizio cucito su misura che consente di approcciare il mondo della finanza non solo in modo generico ma avendo la possibilità di scegliere il fondo o l’investimento ottimale e, al contempo, permette ai fondi, private equity e società fiduciarie di individuare le aziende più indicate per investire in un determinato settore. Una possibilità che, come ci spiega Di Bari, anticipa i trend del futuro.
Quali sono gli scenari futuri nel mondo della finanza?
“La finanza del futuro sarà caratterizzata da due aspetti.
Il primo, quasi obbligatorio, sarà l’interconnessione con i clienti di ricerca, quindi università e scuole di alta formazione.
Il mondo verso cui ci muoviamo è sempre più tecnologico, un mondo dove le piccole e medie imprese avranno bisogno di alleanze per supportare il proprio investimento in termini tecnologici.
Il secondo aspetto sarà il contatto sempre più stretto tra finanza e piccoli imprenditori.
La prima, in precedenza dedicata ad aziende di grandi dimensioni, guarderà sempre più alle piccole aziende dove ci sono le idee o le tecnologie in attesa di essere sviluppate. Allo stesso modo anche l’imprenditore si rivolgerà sempre più alla finanza per sviluppare quelle idee e quelle tecnologie.”
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Legalis, la finanza del futuro con l’intelligenza competitiva