Sanzioni lavoro nero e irregolare 2019: aumento dal 10 al 20 per cento degli importi dovuti dai datori di lavoro. Le novità della Legge di Bilancio spiegate dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro con la circolare n. 2/2019.
Sanzioni lavoro nero 2019: l’Ispettorato Nazionale del Lavoro fa il punto sulle nuove regole introdotte dalla Legge di Bilancio.
Il comma 445 dell’articolo 1 della legge n. 145/2018 ha disposto l’aumento delle sanzioni in materia di violazione dei diritti dei lavoratori a partire dal 1° gennaio 2019.
Con la circolare n. 2/2019 l’INL ha fornito tutte le istruzioni per l’applicazione delle maggiorazioni, pari al 20 per cento dell’importo per quanto riguarda la maxisanzione per lavoro nero, per i fenomeni di caporalato così come nei casi di violazione delle regole relative alla durata massima dell’orario di lavoro, riposo settimanale, ferie e riposo giornaliero.
Le sanzioni in materia di lavoro aumentano del 10 per cento, invece, nel caso di mancato rispetto degli obblighi in materia di sicurezza sul lavoro.
Facciamo il punto sulle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2019 in base ai chiarimenti contenuti nella circolare dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro n. 2 del 2019.
Lavoro nero, nuove sanzioni in vigore dal 1° gennaio 2019
La Legge di Bilancio 2019 ha previsto la maggiorazione degli importi delle sanzioni in materia di lavoro che incidono sulla tutela degli interessi e della dignità dei lavoratori.
Tutte le novità sono state analizzate dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro che con la circolare n. 2 del 2019 ha chiarito qual è l’importo delle sanzioni applicate per le violazioni commesse a decorrere dal 1° gennaio.
Le sanzioni per lavoro nero e irregolare aumentano del 20 per cento per le violazioni relative a:
- maxisanzione per lavoro nero (art. 3 del Decreto Legislativo n. 12/2012). L’importo a partire dal 1° gennaio 2019 sarà pari:
- ad un minimo di 1.800 euro e fino a 10.800 euro nel caso di lavoro irregolare fino a 30 giorni;
- da 3.600 e 21.600 euro nel caso di lavoro irregolare fino a 60 giorni;
- da 7.200 a 43.200 euro nel caso di lavoro irregolare per più di 60 giorni.
- art. 18 del D.L. n. 276/2003, che punisce sostanzialmente le condotte interpositorie (somministrazione, distacco e appalto di personale dipendente);
- art. 12 del D.Lgs. n. 136/2016, che punisce le violazioni degli obblighi amministrativi connessi alle procedure di distacco transnazionale;
- dai commi 3 e 4 dell’art. 18-bis, del D.Lgs. n. 66/2003, che puniscono la violazioni degli obblighi in materia di durata massima dell’orario di lavoro, riposo settimanale, ferie e riposo giornaliero.
Aumento anche delle sanzioni dovute in caso di violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. L’incremento sarà in questo caso pari al 10 per cento.
Le novità non finiscono qui: la Legge di Bilancio 2019 ha previsto che le sanzioni di cui sopra saranno raddoppiate nel caso in cui allo stesso datore di lavoro, nei tre anni precedenti, siano state applicate sanzioni amministrative o penali per i medesimi illeciti.
Aumento sanzioni lavoro nero per le violazioni commesse dal 2019: chiarimenti dell’INL
Così come chiarito nella circolare n. 2/2019 dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, l’aumento delle sanzioni per lavoro nero e irregolare si applicherà per le violazioni commesse a decorrere dall’anno in corso.
Per quanto riguarda la collocazione temporale delle violazioni, trova applicazione il principio del tempus regit actum, ovvero bisognerà tenere conto del momento in cui cessa la condotta stessa.
Ad esempio, quindi, il mantenimento di un lavoratore in nero a cavallo tra il 2018 e il 2019 sarà soggetto ai nuovi importi sanzionatori.
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha già avviato le procedure per il rilascio del nuovo codice tributo per il versamento delle sanzioni relative alle violazioni commesse dal 1° gennaio 2019.
Per ulteriori dettagli, si riporta di seguito la circolare in oggetto:
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Lavoro nero, nuove sanzioni in vigore dal 1° gennaio 2019