Detrazione spese assistenza anziani e disabili nel modello 730/2021: i costi sostenuti nel corso del 2020 danno diritto a uno sconto IRPEF pari al 19 per cento. Ma ci sono anche casi in cui è possibile beneficiare di deduzioni. I requisiti e i limiti da rispettare nelle istruzioni dell'Agenzia delle Entrate.
Quando si ha diritto alla detrazione per spese di assistenza ad anziani e disabili con il modello 730/2021? Sono diversi i costi sostenuti nel corso del 2020 che danno diritto a uno sconto IRPEF del 19 per cento, rispettando alcuni requisiti e limiti di importo. Per le somme impiegate è possibile, inoltre, beneficiare anche di deduzioni.
Ci sono spese deducibili che permettono, quindi, di abbattere il valore complessivo dei redditi su cui calcolare le somme dovute.
Considerando questa distinzione, è necessario seguire le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate e compilare correttamente il modello 730/2021 in base ai costi sostenuti nel 2020. La scadenza per la trasmissione è fissata al 30 settembre 2021.
Detrazione spese assistenza anziani e disabili nel modello 730/2021
Prima di entrare nel vivo delle regole da rispettare per inserire le spese di assistenza per anziani e disabili nel modello 730/2021, è necessario distinguere le diverse agevolazioni accessibili:
- detrazione, uno sconto IRPEF pari al 19 per cento per:
- spese mediche sostenute nell’arco del 2020: dalla degenza in ospedale ai farmaci, passando per le visite specialistiche;
- spese per gli addetti all’assistenza personale per persone non autosufficienti, comprese le rette per le case di riposo, per un importo massimo di 2.100 euro per contribuenti solo se il reddito complessivo non supera i 40.000 euro;
- deduzione, che permette di sottrarre le spese al reddito complessivo per:
- spese mediche di assistenza specifica per persone con disabilità;
- contributi versati per colf e badanti, addetti ai servizi domestici e familiari.
Esistono, quindi, diverse possibilità per chi nel corso del 2020 si è fatto carico di spese per l’assistenza di anziani e disabili, ma per accedere ai singoli benefici è necessario verificare il rispetto di determinati requisiti.
Se infatti la detrazione che riguarda le spese sanitarie non è legata alle condizioni di fragilità della persona perché è destinata alla generalità dei contribuenti, quella per l’assistenza personale è legata alla condizione di non autosufficienza.
E ancora, se la deduzione dei contributi per colf e badanti non ha particolari vincoli, quella per i costi di assistenza specifica è legata alla condizione di disabilità.
Detrazione spese sanitarie per l’assistenza di anziani e disabili nel modello 730/2021
In ogni caso, entrando nel vivo delle singole agevolazioni fiscali, è necessario specificare che è possibile inserire nel modello 730/2021 le spese mediche e sanitarie solo se si supera la cosiddetta franchigia dei 129,11 euro. Oltre questo importo, infatti, si calcola il valore effettivo della detrazione.
Nella somma dei costi sostenuti nel 2020, da esporre nel quadro E, è possibile considerare una lunga lista di voci:
- prestazioni chirurgiche;
- analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni;
- prestazioni specialistiche;
- acquisto o affitto di protesi sanitarie;
- prestazioni rese da un medico generico (comprese le prestazioni rese per visite e cure di medicina omeopatica);
- ricoveri collegati a una operazione chirurgica o a degenze. In caso di ricovero di un anziano in un istituto di assistenza e ricovero, la detrazione non spetta per le spese relative alla retta di ricovero e di assistenza, ma solo per le spese mediche che devono essere indicate in maniera separata nella documentazione rilasciata dall’Istituto;
- acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta medica (anche omeopatici);
- spese relative all’acquisto o all’affitto di dispositivi medici (ad esempio apparecchio per aerosol o per la misurazione della pressione sanguigna), ma dallo scontrino o dalla fattura deve risultare il soggetto che sostiene la spesa e la descrizione del dispositivo medico che deve essere contrassegnato dalla marcatura CE;
- spese relative al trapianto di organi;
- importi dei ticket pagati, se le spese sopraelencate sono state sostenute nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.
Si possono includere nella lista delle voci da considerare anche le seguenti tipologie di spesa:
- assistenza infermieristica e riabilitativa (per es. fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia ecc.);
- prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona;
- prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
- prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale;
- prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e/o di terapia occupazionale;
- importi dei ticket pagati, se le spese sopraelencate sono state sostenute nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.
Sono detraibili le prestazioni sanitarie rese alla persona dalle figure professionali appena elencate, anche senza una specifica prescrizione da parte di un medico, a condizione che dal documento che attesta la spesa risulti la figura professionale e la prestazione resa dal professionista sanitario.
In linea generale bisogna, poi, specificare la nuova regola che si applica alle spese effettuate a partire dal 2020: i pagamenti in contanti non danno diritto allo sconto IRPEF. Ma ci sono delle eccezioni che riguardano proprio i costi per la salute:
- acquisto di medicinali;
- dispositivi medici;
- prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche;
- prestazioni sanitarie rese da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.
In caso di disabilità riconosciuta si ha diritto allo sconto IRPEF anche per le spese riguardanti i mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione e al sollevamento e per sussidi tecnici e informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e le possibilità di integrazione delle persone con disabilità.
Detrazione spese assistenza anziani e disabili nel modello 730/2021: requisiti, limiti, importi
Quella per le spese mediche è un’agevolazione ampia. Più specifica è, invece, la detrazione accessibile tramite modello 730/2021 per le spese che riguardano gli addetti all’assistenza personale per persone non autosufficienti.
Prima di tutto, come chiarisce l’Agenzia delle Entrate, se ne ha diritto per i costi che seguono:
- casa di cura o di riposo;
- cooperativa di servizi;
- agenzia interinale.
La detrazione non spetta per:
- le spese sostenute per i lavoratori domestici (colf) che hanno un inquadramento contrattuale diverso dagli addetti all’assistenza personale;
- i contributi previdenziali a cui si applica, invece, la deduzione.
Requisito fondamentale per beneficiare dello sconto IRPEF del 19 per cento è la condizione di non autosufficienza della persona interessata.
I soggetti non autosufficienti sono coloro che hanno bisogno di sorveglianza continua o che non sono in grado di gestire in autonomia atti di vita quotidiana:
- assumere alimenti;
- espletare le funzioni fisiologiche;
- provvedere all’igiene personale;
- deambulare;
- indossare gli indumenti.
Nella circolare numero 7 del 25 giugno 2021, l’Agenzia delle Entrate specifica:
“Lo stato di non autosufficienza deve derivare da una patologia e deve risultare da certificazione medica, non può essere quindi riferito ai bambini quando la non autosufficienza non si ricollega all’esistenza di patologie”.
In presenza dei requisiti richiesti, in ogni caso la detrazione per le spese di assistenza per anziani e disabili nel modello 730/2021 spetta entro precisi limiti:
- fino a un importo massimo di 2.100 euro per contribuente;
- a patto che il reddito complessivo non superi i 40.000 euro.
Vige, infine, anche per questa tipologia di spese l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti.
Modello 730/2021: non solo detrazione per le spese di assistenza anziani e disabili, ma anche deduzioni
Oltre alla detrazione delle spese sostenute per l’assistenza di persone non autosufficienti, si può beneficiare tramite il modello 730/2021 anche della deduzione dal reddito imponibile dei contributi previdenziali e assistenziali obbligatori versati per gli addetti ai servizi domestici e familiari (per esempio, colf, baby-sitter e assistenti delle persone anziane) nel limite dei 1.549,37 euro.
L’Agenzia delle Entrate specifica:
“Rientrano nell’ambito applicativo dell’agevolazione anche i contributi previdenziali sostenuti per una badante assunta tramite un’agenzia interinale e rimborsati all’agenzia medesima, se quest’ultima rilascia una certificazione attestante gli importi pagati, gli estremi anagrafici e il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento (utilizzatore) e del lavoratore”.
Per beneficiare dell’agevolazione, bisogna avere cura di conservare i documenti che seguono.
Spese di assistenza per anziani e disabili nel modello 730/2021: la deduzione per persone con disabilità
Sempre in tema di deduzione, anche inserendo le spese mediche e di assistenza specifica per le persone con disabilità nel modello 730/2021 è possibile ridurre il valore complessivo del reddito.
Per accedere a questa agevolazione è necessario che la disabilità sia riconosciuta dalla Commissione medica, istituita ai sensi dell’articolo 4 della Legge numero 104 del 1992, o da altre commissioni mediche pubbliche che hanno l’incarico di certificare l’invalidità civile, di lavoro o di guerra.
Il riferimento per indicare i costi sostenuti è la Sezione II - Spese e oneri per i quali spetta la deduzione dal reddito complessivo e in particolare il rigo E25.
La deduzione è prevista nel caso in cui a beneficiare delle cure siano persone che hanno una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva che causa difficoltà di apprendimento, relazione o integrazione lavorativa e determina un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
Le spese indicate nel rigo E25 possono essere dedotte se sostenute per i seguenti familiari, anche se non risultano fiscalmente a carico:
- coniuge;
- generi e nuore;
- figli, compresi quelli adottivi;
- suoceri e suocere;
- discendenti dei figli;
- fratelli e sorelle (anche unilaterali);
- genitori (compresi quelli adottivi);
- nonni e nonne.
Risultano deducibili le spese mediche generiche (farmaci o medicinali, prestazioni mediche generiche, ecc.), ma anche quelle di assistenza specifica, comprese quelle rese da personale paramedico abilitato o da personale autorizzato ad effettuare prestazioni sanitarie specialistiche.
Di seguito un riepilogo di documenti da conservare per le diverse tipologie di spese.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Detrazione spese per assistenza di anziani e disabili nel modello 730/2021: requisiti, limiti, importi