Patente a crediti per la sicurezza nei cantieri: si lavora al decreto, ipotesi 100 punti base

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Continuano i lavori per la stesura del decreto attuativo della patente a crediti per la sicurezza sul lavoro. La base di partenza dei punti potrebbe salire da 30 fino a 100, critiche dai sindacati

Patente a crediti per la sicurezza nei cantieri: si lavora al decreto, ipotesi 100 punti base

La patente a crediti per la sicurezza sul lavoro potrebbe partire da una base di 100 punti anziché 30, come previsto inizialmente.

Ieri il Ministero del Lavoro ha presentato alle parti sociali una prima bozza del decreto di attuazione della misura, che dovrebbe partire dal 1° ottobre, inizialmente solo per i cantieri.

Il provvedimento dovrà infatti regolamentare le modalità di presentazione della domanda per il conseguimento della patente, i contenuti informativi e altri aspetti come il recupero dei crediti decurtati.

Critici i sindacati, in particolar modo per quanto riguarda un possibile base di partenza che può arrivare fino a 100 punti e che rischierebbe di far perdere efficacia alla misura.

Patente a crediti per la sicurezza nei cantieri: si lavora al decreto, ipotesi 100 punti base

La patente a crediti per la sicurezza sul lavoro, in particolare nei cantieri, sarà operativa dal 1° ottobre e si continua a lavorare sul percorso di attuazione.

Si tratta della novità prevista dal decreto PNRR bis, il n. 19/2024, che consiste in un sistema di qualificazione a crediti per chi opera nei cantieri.

Questa patente avrà un punteggio base iniziale, inizialmente stimato in 30 punti, e le imprese o i professionisti potranno lavorare se ne possiedono a sufficienza. Ogni infortunio o irregolarità, infatti, ha il suo valore (tabella all’allegato 2-bis al decreto) che sarà eventualmente decurtato dal totale dei punti a disposizione.

Come previsto dalla normativa, dovrà essere un apposito decreto del Ministero del Lavoro a definire le modalità di domanda per il conseguimento della patente, i contenuti informativi, i presupposti e il procedimento per l’adozione del provvedimento cautelare di sospensione dello strumento e di attribuzione dei crediti, oltre che le modalità per il recupero dei crediti decurtati.

Ieri, 10 luglio, nel corso dell’incontro con le parti sociali, il Ministero ha illustrato una prima bozza del decreto attuativo della misura destinata a imprese e professionisti che operano nei cantieri, anche se è stata ribadita la possibilità di estendere la patente a crediti ad altri settori, dopo un primo periodo positivo di applicazione in edilizia.

Un provvedimento che ha suscitato alcune perplessità, in primo luogo per via del possibile innalzamento del limite di punti base, che dai 30 inizialmente previsti potrebbe arrivare anche a 100, molti di più, mentre il livello minimo per lavorare resterebbe fisso a 15.

Questo finirebbe per significare che anche con incidenti gravi o mortali si potrebbero mantenere comunque abbastanza punti per lavorare senza gravi conseguenze.

Sicurezza sul lavoro: dubbi sulla patente a crediti

Come evidenziato dai sindacati, in particolare dalla UIL, il riconoscimento di 100 punti alle imprese difficilmente porterebbe alla sospensione della patente per lavorare a causa della decurtazione dei crediti, anche se dovessero verificarsi diversi incidenti mortali.

“Dovendo poi aspettare i tempi di una giustizia lenta, peraltro con i rischi che conosciamo rispetto alla prescrizione, la prima decurtazione dei crediti o la prima sospensione della patente la vedremo chissà quando.”

Ha precisato Ivana Veronese, segretaria confederale della UIL.

Secondo Alessandro Genovesi, Segretario generale Cgil Fillea, si tratta di un’occasione persa. La vera sfida, sottolinea, resta:

“la qualificazione delle imprese all’ingresso, prima di entrare in cantiere, magari riformando lo stesso sistema delle certificazioni SOA e rendendole obbligatorie anche per gli appalti privati.”

Alcune delle richieste dei sindacati sono state accolte, evidenziano Cgil Fillea, CISL e UIL, ma i dubbi sull’applicazione e sull’efficacia della misura restano.

Il decreto sarà emanato nei prossimi giorni e vedremo se ci saranno altri interventi di modifica che tengano conto delle osservazioni presentate dalle parti sociali. Da ottobre si potrà quindi cominciare a capire la portata e l’efficacia della novità.

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