Contributi a fondo perduto comuni in emergenza, il nuovo documento di ricerca di FNC e CNDCEC, diffuso con il comunicato stampa del 5 agosto 2020, ha come focus il comma 4 dell'articolo 25 del decreto Rilancio: l'approfondimento contiene chiarimenti e precisazioni sulla specifica disciplina.
Contributi a fondo perduto comuni in emergenza, il nuovo approfondimento della Fondazione e del Consiglio nazionale dei commercialisti si sofferma sul comma 4 dell’articolo 25 del decreto Rilancio.
Il documento diffuso con il comunicato stampa del 5 agosto 2020 analizza la misura a favore dei contribuenti con domicilio fiscale o sede operativa nel territorio di comuni colpiti da eventi calamitosi: sismi, alluvioni o altri eventi naturali avversi.
Il contributo intende supportare i soggetti più danneggiati dalle conseguenze economiche del Coronavirus.
Contributi a fondo perduto comuni in emergenza: l’analisi CNDCEC e FNC
Il nuovo approfondimento della Fondazione e del Consiglio nazionale dei commercialisti si concentra sui contributi a fondo perduto per i contribuenti con domicilio fiscale o sede operativa nel territorio di comuni colpiti da eventi calamitosi, quali sismi, alluvioni o altri eventi naturali avversi.
Il documento diffuso con il comunicato stampa del 5 agosto 2020 analizza la misura prevista dal comma 4 dell’articolo 25 del decreto Rilancio.
- FNC e CNDCEC - Documento di ricerca diffuso con il comunicato stampa del 5 agosto 2020
- Contributo a fondo perduto per i comuni in stato di emergenza.
Il contributo ha lo scopo di supportare i soggetti economici più duramente danneggiati dalle conseguenze economiche indotte dalla crisi epidemiologica da Coronavirus, mitigandone gli effetti economici negativi.
La norma è in deroga rispetto alle regole generali stabilite dal decreto per l’erogazione dei fondi in parola.
Dalla disposizione sono previste delle condizioni più favorevoli per l’erogazione dei contributi in favore dei soggetti individuati, in considerazione della pregressa situazione di difficoltà economica in cui gli stessi versavano a causa delle calamità intervenute nei territori in cui esercitavano la loro attività economica.
Contributi a fondo perduto comuni in emergenza: i temi del documento di ricerca CNDCEC e FNC
Il documento di FNC e CNDCEC fornisce chiarimenti e precisazioni sulla misura, con suggerimenti operativi per l’individuazione dei comuni interessati: dalle delibere emergenziali rilevanti ai fini dell’accesso alla disciplina derogatoria.
Il tema merita particolare attenzione visti anche gli aspetti penali legati all’indebita percezione del contributo o parte di esso.
L’approfondimento è suddiviso nei seguenti capitoli:
- Premessa;
- La deroga in favore dei soggetti localizzati in Comuni colpiti da eventi calamitosi;
- La ratio della norma;
- Lo stato di emergenza;
- Individuazione dei Comuni in stato di emergenza;
- Rilevanza dell’aspetto temporale in merito al domicilio fiscale/sede operativa nel Comune in emergenza;
- Misura del contributo;
- Gli eventi metereologici di particolare intensità del 2018;
- Lo stato di emergenza per la Regione Sicilia;
- Lo stato di emergenza per la Regione Veneto;
- Altri stati di emergenza in atto;
- Credito d’imposta locazioni per i contribuenti dei Comuni in stato d’emergenza.
Tra gli aspetti sottolineati dal documento di analisi c’è il rapporto tra il contenuto e lo stato di emergenza.
Viene richiamato l’articolo 7 del d.lgs. 2 gennaio 2018, n. 1, che distingue diverse tipologie di eventi emergenziali:
- le emergenze connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo che possono essere fronteggiate mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria;
- le emergenze connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo che per loro natura o estensione comportano l’intervento coordinato di più enti o amministrazioni e debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo, disciplinati dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano nell’esercizio della rispettiva potestà legislativa;
- le emergenze di rilievo nazionale connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo che in ragione della loro intensità o estensione debbono, con immediatezza d’intervento, essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari, da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo ai sensi dell’articolo 24 del d.lgs. n. 1/2018.
Nell’ultima parte del documento viene approfondito il credito d’imposta sulle locazioni per i contribuenti dei Comuni in stato d’emergenza.
Tra le informazioni del documento di studio vengono riepilogate le condizioni da soddisfare per averne diritto:
- che il domicilio fiscale o la sede operativa del beneficiario sia collocato nel territorio di Comuni colpiti da un evento calamitoso per il quale sia stato dichiarato lo stato di emergenza (requisito territoriale);
- che il menzionato stato di emergenza fosse ancora in atto alla data di dichiarazione dello stato di emergenza “COVID-19” ovvero al 31 gennaio 2020 (requisito amministrativo);
- che il domicilio fiscale o la sede operativa dell’istante fosse stabilito in tali luoghi, a far data dall’insorgenza dell’originario evento calamitoso (requisito temporale).
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Contributi a fondo perduto comuni in emergenza: l’analisi CNDCEC e FNC