Se il comodato d'uso cessa per l'acquisto della prima casa, non si perdono il bonus ristrutturazioni e il bonus mobili. Le rate rimanenti delle detrazioni, relative alle spese sostenute per gli interventi, possono essere fruite in dichiarazione dei redditi
Nel caso di lavori di ristrutturazione effettuati su un immobile in comodato d’uso, si ha diritto alle detrazioni rimanenti in caso di acquisto della prima casa?
L’agevolazione relativa agli interventi di recupero del patrimonio edilizio può essere usufruita per tutte le rate mancanti.
Il comodatario ha infatti diritto alle agevolazioni edilizie dal momento che è detentore dell’immobile, tuttavia le conserva anche quando cessa tale detenzione.
Le stesse regole si applicano anche alle rate rimanenti del bonus mobili ed elettrodomestici.
Comodato d’uso e modello 730/2023: ok alle detrazioni per ristrutturazione anche con l’acquisto di casa
Anche chi detiene un’abitazione in comodato d’uso può beneficiare del bonus ristrutturazioni se sostiene le spese per gli interventi edilizi e rispetta i requisiti previsti per avere accesso alla detrazione del 50 per cento in 10 anni.
Tra i beneficiari del bonus ristrutturazioni 2023 ci sono infatti i seguenti soggetti:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatari o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
- soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Cosa succede quanto il comodato d’uso cessa, ad esempio per l’acquisto della prima casa? Il contribuente ha comunque diritto alle rate residue dell’agevolazione edilizia?
I quesiti sono stati posti alla redazione di FiscoOggi, La rivista online dell’Agenzia delle Entrate.
La risposta per il contribuente è affermativa: anche se lo stesso cessa di detenere l’immobile non perde il diritto alle rate rimanenti della detrazione.
Il soggetto potrà quindi portare in detrazione la rata annuale nel modello 730/2023.
Il limite della detrazione ammonta al 50 per cento delle spese sostenute, ripartito in 10 anni. Il tetto massimo della detrazione è di 96.000 euro, quindi l’agevolazione spetta su un importo massimo di 48.000 euro.
Comodato d’uso e modello 730/2023: non si perde neppure il bonus mobili ed elettrodomestici
Così come il bonus ristrutturazioni, il contribuente può portare in detrazione anche le rate rimanenti del bonus mobili.
Il bonus ristrutturazioni porta infatti con sé anche la possibilità di beneficiare di una detrazione del 50 per cento delle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Anche in questo caso dovranno essere rispettati i requisiti previsti. Sono ad esempio agevolabili solo gli acquisti di elettrodomestici con specifiche caratteristiche.
Così come per il bonus ristrutturazioni, anche il bonus mobili deve essere ripartito in una detrazione in 10 anni dello stesso importo.
Il limite massimo dell’agevolazione varia a seconda dell’anno in cui vengono effettuati gli acquisti: nel caso di spese effettuate nel corso del 2023, il tetto massimo è di 8.000 euro, come stabilito dalla Legge di Bilancio.
L’agevolazione può essere inserita nella dichiarazione dei redditi successiva all’anno di sostenimento delle spese.
Anche nel caso in cui venga acquistata la prima casa, il titolare di contratto di comodato d’uso ha diritto a fruire delle rate rimanenti del bonus mobili ed elettrodomestici, nonostante sia cessata la detenzione dell’immobile.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Comodato d’uso e modello 730/2023: ok alle detrazioni per ristrutturazione anche con l’acquisto di casa