Bonus compostaggio al 100 per cento: l’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 6 giugno 2024 definisce il valore dei crediti d’imposta fruibili. Poche le richieste presentate in relazione alle spese sostenute lo scorso anno
Bonus compostaggio, risorse stanziate superiori alle domande inviate.
Il valore del credito d’imposta effettivamente fruibile per le domande presentate dal 22 aprile al 31 maggio 2024 è pari al 100 per cento di quanto richiesto.
A definirlo l’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 6 giugno 2024 che chiude il cerchio dei passaggi necessari per la definizione dei beneficiari del credito d’imposta per gli impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari del Sud.
Bonus compostaggio in misura piena: poche le richieste d’accesso al credito d’imposta
Poco pubblicizzato e a platea ridotta, il bonus per gli impianti di compostaggio viaggia in controtendenza rispetto ad altre agevolazioni sottoposte a monitoraggio ai fini del rispetto del tetto massimo di spesa.
Non vi saranno rimodulazioni al valore del credito d’imposta fruibile da parte dei gestori di centri agroalimentari che hanno sostenuto spese per impianti di compostaggio, idonei a smaltire almeno il 70 per cento dei rifiuti organici prodotti.
Il credito d’imposta resta pari al 70 per cento delle spese sostenute, secondo quanto previsto dall’articolo 1, comma 831 della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (Legge di Bilancio 2022).
I dati sull’importo complessivo dei crediti richiesti arrivano dall’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento pubblicato il 6 giugno 2024. In totale le richieste trasmesse dal 22 aprile al 31 maggio 2024, in relazione alle spese sostenute nel 2023, sono pari a 149.650 euro a fronte di uno stanziamento complessivo pari a 1 milione di euro.
Il meccanismo previsto dalla Legge di Bilancio 2022 è lo stesso adottato per altre categorie di crediti d’imposta, quali ad esempio il bonus acqua potabile: il valore effettivo del credito richiesto è stabilito dal Fisco una volta chiuso lo sportello per l’invio delle comunicazioni d’accesso.
Se il valore dei crediti richiesti supera lo stanziamento previsto, l’Agenzia delle Entrate è chiamata a rimodulare il bonus effettivamente fruibile da parte di ciascun beneficiario. Cosa che non accadrà in relazione al bonus compostaggio, agevolazione che stando ai dati non sembra aver avuto un grosso successo.
I gestori di centri agroalimentari nelle regioni del Sud (Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia), che hanno quindi richiesto l’agevolazione, potranno utilizzare il credito d’imposta pari al 70 per cento delle spese in compensazione con il modello F24. L’importo fruibile sarà indicato all’interno del Cassetto Fiscale.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus compostaggio in misura piena: poche le richieste d’accesso al credito d’imposta